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Diamo i numeri

Silvio “il Clown” Berlusconi, di recente ci ha deliziato con una delle sue bugie più grosse: ha affermato che quei cattivoni di Air France volevano tagliare settemila posti di lavoro dopo l’acquisto di Alitalia.

CAZZATE! Quello che taglierà settemila posti è lui, è Silvio Berlusconi, mentre Air France ne voleva tagliare duemila e rotti. Meno della metà. Chi non ancora avesse ancora capito che questo signore sta fregando chi ha creduto e crede in lui, abbia la compiacenza di farsi fare una visita al fondoschiena, perché temo abbia completamente perso la sensibilità in quella zona.

Passiamo a Brunetta, il novello Napoleone della Pubblica Amministrazione. Un altro tizio che dà numeri assai strani: ogni mese il numero di assenze diminuisce il doppio (in termini percentuali) rispetto al mese precedente. Meno 10% a maggio, meno 20% a giugno, meno 40% a luglio. Un mito: aspetto i dati del mese prossimo, magari la diminuzione sarà del 110%.

Di Tremonti non vorrei parlare, perché l’ho già fatto in abbondanza: prima taglia l’ICI, poi si lamenta che non ci sono soldi, poi taglia di tutto di più e la pressione fiscale, che Silvio voleva sotto il 40%, aumenterà rispetto al Governo Prodi.

Guardiamoli bene i numeri, quelli reali, quelli che non sono sotto il controllo del Governo: siamo quasi in recessione, la crescita nel trimestre scorso è stata negativa, e lo stesso era stato nell’ultimo trimestre del 2007. Poi c’è un’inflazione al 4%, il che è tutto un dire. Questa si chiama stagflazione: Tremò, spolvera i libri dell’università, e ricordati che cosa significa sta parola. A chi non s’intendesse di economia, lo spiego in due parole: la cosa peggiore che possa capitare. Gli outlook per il trimestre in corso sono ugualmente negativi, e questo significa recessione tecnica e quindi stagflazione dichiarata. Stiamo andando a fondo, altro che rialzati Italia.

E cosa ha fatto questo Governo? Undici leggi approvate, di cui dieci di conversione di decreti-legge, la maggior parte riguardanti la sicurezza, con misure liberticide e militari, e l’emergenza rifiuti a Napoli, risolta mettendo i rifiuti sotto il tappeto e la polizia a manganellare chi protesta (intanto l’Impregilo, una dei responsabili di questa crisi, ha appena riavuto indietro 750 milioni di euro che le erano stati sequestrati, giusto per ricordare che non c’è giustizia in Italia). E l’unica legge approvata a tempo di record dal Parlamento è stato il lodo Alfano, il lodo che garantisce a Berlusconi (l’unico ad avere pendenze con la giustizia) il riparo dal giusto processo, per l’ennesima volta.

La prossima Finanziaria, la legge che deciderà il nostro destino l’anno prossimo, è già blindata, immutabile, dovrà diventare legge come Tremonti l’ha voluta. Berlusconi ha preso la democrazia e l’ha schiacciata come uno scarafaggio.

Di caro vita non si parla. Di morti sul lavoro non si parla. Di precari non si parla (anzi, vengono bastonati). Il Parlamento è svuotato a colpi di fiducie. I ministri insultano la Costituzione su cui hanno giurato. Gasparri definisce “cloaca” un organo dello Stato. Rete 4 continua a trasmettere abusivamente. La legge Gasparri ci farà pagare 3-400 milioni di euro più 325 mila euro al giorno di multa per fare guadagnare Silvio Berlusconi. La democrazia sparisce dalle nostre elezioni, dove noi elettori, come muli, possiamo solo mettere una ics.

E quel che è peggio, come scrive l’Economist (solita traduzione qui), la lotta al crimine è solo simbolica, una manovra di propaganda: i soldati sono pochi, non possono effettuare arresti, spaventano i turisti e come se non bastasse, la corruzione diventa sempre meno reato (non dimentichiamo la chiusura dell’ufficio europeo anticorruzione decisa da Berlusconi, oltre che l’immunità per sé prima di una sentenza proprio per corruzione).

Se aggiungiamo anche la censura su Internet per favorire Mediaset, se non siamo già in un regime come quello cinese, poco ci manca. Davvero.

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