Il programma senza copertura, anche logica, del PdL

Il programma elettorale del Movimento 5 Stelle… Spaesati? Non dovete: il programma del PdL, a parte i soliti cavalli di battaglia berlusconiani, è una copia fatta male del programma del M5S, con l’aggiunta di pezzi di programma copiati da altri (per esempio da Fermare il Declino). D’altro canto la campagna elettorale di Berlusconi, nelle ultime…

L’insana arte di perdere il Paese pur di vincere le elezioni

Quando Alfano dice che le cose vanno peggio per il Paese dice una cosa giusta e una sbagliata. Quella giusta è che i dati macroeconomici sono in costante deterioramento; quella sbagliata è che la colpa di ciò sia di Monti e di Monti solo (corollario: “Monti deve cadere per il bene del Paese”). Si badi…

Il governo delle tasse è il governo Berlusconi: impariamo a ripeterlo ogni giorno

Fra i tanti commenti che si possono fare sul ritorno di Berlusconi e sul ritiro del PdL dalla maggioranza, bisogna tenere presente la questione strategica. Berlusconi si prepara a tornare in campo in stile 1994, con la retorica anticomunista (a 23 anni dalla caduta del muro di Berlino) e, soprattutto, contro le tasse. Tutto questo…

Qualche alternativa per regolare il sistema finanziario meglio che la Tobin Tax

Se lo scopo della Tobin Tax come la intendono i suoi sostenitori (che non è ciò che intendeva James Tobin) è fare gettito e tassare la finanza, allora, come dimostrano tutti i Paesi in cui è stata applicata, la Tobin Tax sarà un fallimento, perché eluderla è semplicissimo: basta andare all’estero o su altri mercati…

La Tobin Tax permetterà di tagliare le tasse sul lavoro?

Spulciando sul Twitter di Francesco Boccia, il talebano kamikaze del PD che sta combattendo il suo jihad per la Tobin Tax, noto che il nostro porta avanti una bugia e un mito circa la Tobin Tax all’italiana. (Continua ad essere un errore chiamarla “Tobin Tax”, visto che la Tobin Tax è tutta un’altra cosa, ma…

Termometro Finanziario: Obama subito alle prese col fiscal cliff

Per Termometro Politico Le elezioni (statunitensi) più costose della storia si concludono con un sostanziale nulla di fatto: come prima del 6 novembre, un presidente democratico dovrà convivere con un Congresso spaccato fra la Camera a maggioranza repubblicana e un Senato a maggioranza democratica. E i mercati si spaventano. Si preannuncia una lotta durissima sulla…