La politica è morta, ma anche Grillo non si sente tanto bene

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Not a golden dawn (NASA)
Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha due problemi evidenti, il secondo dei quali è più grave ed è conseguenza del primo.

Il M5S non è un movimento democratico. Ogni decisione chiave viene presa dal leader del movimento, mentre si lascia alla base del partito l’illusione di contare qualcosa più in basso nella scala gerarchica attraverso sondaggi non trasparenti spacciati per elezioni e referendum. Nella realtà si tratta di decisioni irrilevanti, di facciata, poiché chiunque non sia d’accordo con il grande capo viene cacciato dal Movimento attraverso gli avvocati di Grillo.

Nel fascismo c’era più democrazia.

La mancanza di spirito democratico e di confronto fra idee diverse genera il secondo problema, ovvero l’espulsione dal Movimento delle menti dotate di pensiero indipendente.

Il “problema” più grosso quando hai a che fare con un tizio esperto nel suo campo è che se dici una cosa sbagliata lui non potrà essere d’accordo con te: non puoi convincere un matematico che 2+2 fa settordici; non puoi convincere un fisico che la gravità dipende dalle scie chimiche. E abbiamo detto cosa succede quando qualcuno non è d’accordo con Grillo e osa farlo notare in giro.

“Purtroppo” fra menti dotate di capacità di pensiero indipendente il contrasto è inevitabile. È inevitabile litigare su qualche punto. È inevitabile non essere d’accordo su qualcosa. Se la soluzione è buttare fuori chi non la pensa come noi, alla fine tutti quelli che pensano col proprio cervello escono dal partito, lasciando la base popolata solo di pecore, in balia dell’unica mente pensante rimasta, ovvero il leader del partito.

Converrete che c’è una certa somiglianza col PdL di Berlusconi (ma non solo).

Le parlamentarie grilline sono state la quintessenza della mediocrità. Va bene, quella era gente normale, onesta, ma io non me ne faccio nulla di un deputato che cucina torte buonissime; non me ne faccio nulla di una persona che “non è un politicante come quelli lì”. Li avete visti gli spot su YouTube, no? Fanno molto 1993: “l’Italia è il Paese che amo, votami perché sono come te, sono diverso dagli altri politicanti”. Poi si sa com’è andata a finire.

I contenuti erano assenti. I candidati non avevano blog o profili su social network degni di nota, non lasciavano trasparire alcuna idea propria, facce pulite sì, ma un curriculum poverissimi. Qualcuno aveva addirittura difficoltà ad esprimersi in italiano corrente.

Mi han fatto notare oggi su Facebook che un grillino ha copiato questo mio vecchio post (senza inserire un link al blog, in violazione della licenza). Sarei pure disposto a soprassedere, non fosse che il tizio ha pensato che fosse un articolo contro l’euro, e non un’amara presa in giro di chi crede che uscire dall’euro sia la soluzione.

Come ben sapete, suppongo, la soluzione alla crisi non è uscire dall’euro, ma governare bene, ovvero mandare in Parlamento gente onesta e competente in qualche campo, che possa prendere la parola in aula e in commissione e proporre un’idea diversa e discuterla in modo costruttivo. Ma se mandi in Parlamento gente che ha a stento la licenza media, costui o costei andrà lì a scaldare la poltrona.

Purtroppo con i soldati di Grillo probabilmente andrà così. In aula e in commissione urleranno i proclami di Grillo, dicendo che “noi siamo laggente, non ci mescoliamo con voi“, “questo provvedimento non lo votiamo perché proviene dal gruppo Billyboy”; i grillini hanno già dimostrato di non gradire il compromesso e la discussione: o si fa come dicono loro oppure non votano il tuo provvedimento; non poche proposte di legge saranno copie dei proclami populisti di Grillo “usciamo dall’euro, biowash per tutti”, eccetera; i loro voti saranno radiocomandati dalla sede di Casaleggio Associati.

Ma immaginiamo che ci vada un essere pensante e non radiocomandabile. Cosa accadrebbe? Facile, Grillo non lo ha mica nascosto. Se sgarri, ti caccio. Grillo ha già inviato tramite i suoi avvocati delle lettere che sottolineano che Grillo comanda e gestisce i soldi che arriveranno da Roma per il gruppo parlamentare. Grillo ricorda che il bollino 5 banane stelle è suo, e può cacciarti in ogni momento.

Nel frattempo scatterebbe la guerra psicologica del gregge a 5 stelle contro i dissidenti, per arrivare agli insulti (anche sessisti) e alle minacce di morte come quelle ricevute da Favia e Salsi, espulsi giusto oggi.

Se ritenete che Grillo sia migliore di un PdL qualsiasi, votatelo pure. Se credete che il Movimento 5 Stelle è meglio perché almeno è onesto, metteteci una ics sopra quando sarete nella cabina elettorale.

Ma se credete che il Movimento 5 Stelle possa salvare l’Italia o anche solo farci stare meglio, devo avvisarvi che state per andare incontro ad una cocente delusione. A questo Paese servono idee, democrazia, competenza e onestà. I candidati del Movimento 5 Stelle soddisfano, forse, solo l’ultimo requisito.

Non pochi dei partiti che Grillo definisce “morti” ne soddisfano di più.

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One Comment

  1. Peccato che tu non abbia partecipato alle parlamentarie, Too. Sicuramente avresti illuminato quelle menti ottuse e oggi potresti dire d’essere stato rifiutato perché dicevi cose sconvenienti per il duce genovese.

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