Un premier umano e un premier che cammina sulle acque

Angela Gennaro su PoliticaLive ci segnala che Zapatero ha accettato di farsi intervistare da 27 illustri sconosciuti in diretta televisiva: “disoccupati, artigiani, pensionati, piccoli imprenditori, casalinghe”. Lo hanno talmente bastonato che credere che fosse tutto combinato si direbbe un bestemmia.

Voi ve l’immaginate Berlusconi che parla con una persona normale? Magari un disoccupato? Magari che qualcuno lo rimproveri dicendo “salve, io percepisco la pensione minima, ma non è mai arrivata a un milione di lire come lei aveva promesso di fare nel contratto con gli italiani”, sputtanandolo davanti a milioni di persone? Risponderebbe “lei è un comunista” o se ne uscirebbe con una barzelletta, magari sui comunisti.

Alla fine una ragazza ha addirittura chiesto di essere assunta al Congresso, perché secondo la legge il 2% dei posti viene riservata a disabili come lei. Zapatero ha risposto che ne sarebbe onorato e ha preso il suo curriculum, probabilmente impressionato da tanto coraggio espresso da una ragazza disabile.

Berlusconi, intervistato al TG2 in presenza di una ragazza “normale” (che poi si è scoperto essere elettrice del PdL, quasi candidata al comune di Roma, guarda un po’), alla domanda di quest’ultima (di nome Perla Pavoncello) che si lamentava dell’impossibilità di mettere su famiglia con un lavoro precario, rispose che la soluzione a tutti i suoi problemi era “sposare un miliardario, con un sorriso come il suo non sarà difficile”.

Chissà, magari il gesto di Zapatero era solo una manovra elettorale, per fare scena. Di sicuro ha evitato agli spagnoli una figura di merda: non ha dimostrato davanti a milioni di persone e di osservatori stranieri di essere percepito come una faccia di cazzo lontano dai problemi della gente, chiuso nella sua auto blu, atteggiandosi alla “che me ne fotte, io possiedo tre televisioni e metà dell’Italia”. Al contrario, gli italiani, vedendo un premier rispondere ad una ragazza che denunciava una situazione drammatica come quella della precarietà con una battuta e soprattutto senza rispondere, hanno invece ricevuto un’ulteriore palata di merda in faccia. A prescindere dal fatto che fosse o meno una gag preconfezionata, abbiamo un pagliaccio che non vorrebbe neppure il più infimo dei circhi come presidente del consiglio. Pagliaccio e criminale prescritto.

E c’è gente che lecca il terreno che questo tizio tocca. Quando non vola, ovvio.

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