Le elezioni di ieri hanno fornito alcune indicazioni chiare su com’è l’Italia oggi. La prima è che l’Italia ha scelto, ovviamente, il governo che merita: meritava Prodi, ora merita Berlusconi. In entrambi i casi, devo rendermi conto che Giolitti aveva ragione: «Governare gli italiani non è impossibile, è inutile», secondo una frase a lui attribuita (alcuni la attribuiscono a Mussolini, ma è indifferente).
La seconda è che gli italiani hanno preferito chi ha parlato chiaro di cose terra terra (a me ricorda Commodo che rovinava l’impero romano ma rendeva felice il popolo con le “feste, farina e forca”, per dirla borbonicamente, e il popolo, come un allocco, non capiva un bel nulla della rovina incombente).
La terza è che il sistema politico, dopo essersi ribellato al maggioritario voluto dal popolo, ha fatto in modo da diventare maggioritario con una legge elettorale incostituzionale. Ma non è avvenuto come nelle altre democrazie, come Regno Unito, Francia e Spagna, dove gli estremi si sono fusi con gli schieramenti, mitigando le proprie posizioni riscaldando quelle cui si univano, bensì è stata usata una legge elettorale per buttare fuori le minoranze, senza risolvere il problema: la Destra fa ancora la fascista, Casini fa ancora il finto cattolico, la sinistra ha la possibilità di capire che deve cambiare.
La quarta è che gli exit poll sono uno spreco di soldi, fatti soltanto per riempire il buco di un paio d’ore fra l’inizio dello spoglio e le prime proiezioni.
Ma andiamo nel dettaglio, partito per partito:
- Popolo della Libertà: dati alla mano, il PdL non è cresciuto; la somma dei voti di Forza Italia, AN e i partititini sotto l’1% ivi confluiti del 2006 coincide con i voti del PdL. Ma non credo che i votanti siano gli stessi: il PdL ha tolto voti all’UDC, ma altri sono travasati a La Destra (quelli alla destra el PdL, delusi da AN per la scelta di accentrarsi). Insomma, entrano da sinistra per uscire a destra. Si può dire, quindi, che Berlusconi non ha vinto per i suoi proclami e le sue sparate, che sono servite solo a serrare i ranghi dei fedeli al centrodestra;
- Lega Nord: è la vera sorpresa, avendo quasi raddoppiato i propri consensi rispetto al 2006. Vivendo al Nord, ho potuto notare che la Lega ha preferito fare una campagna davvero vicino ai bisogni della gente: ha raccolto il malessere dovuto ai clandestini, il problema sicurezza e anche il problema del fondo perequativo, che pure contiene soldi presi dal nord e travasati al sud, dove vengono rubati da piramidi infinite di intermediari e dalle varie mafie; tuttavia, il voto alla Lega Nord indica che il Paese sta vivendo una situazione di malessere profondo, come quello vissuto prima dell’avvento del fascismo, anche se la situazione è molto diversa oggi. Purtroppo la Lega è lontana dal mondo globalizzato, e questo può avere conseguenze nefaste per il Paese, come pure un federalismo fiscale che si limiti a penalizzare il Sud, com’è lecito immaginare (ho ancora un volantino della Lega che parla di Sud ladro dei soldi del Nord, per dirvene una);
- UDC: il partito ha tenuto, ma ha decisamente perso consensi a favore di diversi altri partiti: il valore dei proclami cattolici e della famiglia fatti da un uomo che è comunque un divorziato risposato, non hanno agganciato gli elettori;
- La Destra: niente da dire, il richiamo al fascismo è ancora di moda; unito al problema sicurezza, ha raccolto i voti delle destre di AN e Lega Nord. Un risultato significativo, ma comunque al di sotto delle aspettative. C’è da dire che la Santanché ha appeal…anche troppo;
- Partito Democratico: la sinistra del partito, che si era separata dai DS, non ha portato con se elettori, o meglio, non molti; quelli che mancano, sono stati ripresi dall’UDC. Il PD ha tuttavia pagato lo scotto di un programma troppo simile al PdL, oltre che a candidature ipocrite e senza senso. Mi auguro che Veltroni se ne vada, che si facciano primarie serie, prive della vecchia nomenclatura: il centrosinistra non può vincere soltanto quando l’Italia si accorge che Berlusconi fa schifo (è quello che è successo negli ultimi quindici anni, dopotutto). Ops, scusate, ho detto centrosinistra, ma il PD, al massimo, è centros e basta;
- Italia dei Valori: altra grande rivelazione di queste politiche, a mio avviso ha raccolto consensi grazie al fatto di essere l’unico partito pulito: tutti i candidati avevano una fedina penale immacolata; a mio avviso, parte di quei voti sono venuti dai delusi (non fascisti) di AN, uno dei partiti che appoggiò Tangentopoli e quindi Di Pietro;
- Sinistra Arcobaleno: non si sono accorti che i precari non sono tutti comunisti; e ancora prima non si sono accorti che il comunismo è finito. Dovevano entrare nel PD, ma Veltroni ha preferito gli industriali a loro, con ovvie conseguenze. Devo comunque dire che anche loro, a voler essere “Comunisti per sempre” se la sono cercata. Quello che la Sinistra voleva fare è fuori dal mondo, Veltroni non ha giocato sporco con loro, ma sono stati loro a voler essere indietro con i tempi: Bertinotti doveva dimettersi prima delle elezioni, non dopo;
- Partito Socialista: Boselli ha fatto il socialista all’italiana, senza un programma decente, la ciliegina sulla torta sono state le idiozie della candidatura di Mastella (fallita) e della pornostar Milly D’Abbraccio; mi consola che i socialisti dovranno pagare da sé la campagna elettorale, visto che non hanno raggiunto l’1% necessario per i rimborsi (sì, abbiamo lo sbarramento al 4%, ma rimborsiamo rigorosamente con le nostre tasse tutti quelli sopra l’1% – legge 26 luglio 2002, n.156, guarda caso, il governo Berlusconi).
Dunque la sconfitta dell’ex-centrosinistra è dovuta a idiozie strategiche: il PD si è spostato troppo al centro, la Sinistra Arcobaleno è rimasta anacronisticamente troppo a sinistra. La vittoria del PdL, invece, è tutta della Lega Nord. Il nuovo parlamento, per la prima volta dal 1946, non vedrà comunisti: un po’ è una liberazione, forse finalmente capiranno che dovrebbero riformarsi come hanno fatto i comunisti (e i socialisti) nel resto d’Europa. D’altro canto, alla guida del Paese c’è un Parlamento e quindi un Governo di industriali e liberali di nome ma non di fatto.
Ad ogni buon conto, io custodirò gelosamente uno specchietto sul programma della PdL, oltre, com’è ovvio, a ricordare tutti gli articoli che ho letto riguardo le dichiarazioni di Berlusconi. Vedremo se le rispetterà, ma nel frattempo già parla di abolizione dell’ICI e di bonus bebé al primo consiglio dei ministri (che dovrà tenersi a Napoli), mentre io mi chiedo dove troverà i soldi. Ai posteri (cioè a noi giovani) l’ardua sentenza. Senza dimenticare l’affaire Alitalia e l’abolizione del bollo auto, ovviamente…
Dreaming Argentina…
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Eh, già, perché evidentemente, per come la pensi tu, la maggioranza degli italiani (dati alla mano, i quali parlano di una ottima maggioranza) è formata da coglioni che non sa scegliere i propri rappresentanti nei palazzi. Gli italiani hanno scelto una persona che ha esperienza al Governo, essendo questo il suo quarto mandato (la XIV legislatura ha visto due governi Berlusconi, lo sappiamo entrambi) ed una persona che si è rinnovata, promettendo quello che può fare, e che farà nel bene del paese. Voi,(tu) del Partito Democratico, con il vostro leader, parlate di collaborazione, di accordi per le riforme, e poi sapete solo fare politica dell’odio. Io sono convinto, invece, che per riportare il paese in linea con la media europea serva proprio il Verlusconi tanto criticato, perché è così che si agisce, nelle democrazie occidentali, ovvero con accordi tra le grandi forze del paese.
Comunque, per il resto, trovo che finalmente un Parlamento senza comunisti, socialisti, filo-fascisti, sinistro-critici, verdi, gialli e grilli vari sia lo specchio di un paese che ha scelto di cambiare, che ha scelto di semplificare la politica, di un paese che ha voglia di cambiamento, ma non ancora in modo radicale. Berlusconi è un uomo lungimirante, e saprà creare le innumerevoli occasioni affinché l’opposizione possa contribuire alle decisioni più importanti, anche se Veltroni, parlando della decisione di non assegnare la presidenza di una delle Camere al PD (non è stato fatto da Prodi con una ridicola maggioranza, pensa se doveva farlo lui con una schiacciante) ha già commesso la sua prima gaffe da capo del primo partito d’opposizione. E tanto non sarà neanche l’ultima, dato che non è Veltroni un uomo per governare un paese. A questo punto rimpiango Prodi, quel simpatico ometto tutto europeista che sembra essere deciso a lasciare definitivamente la politica. Buona vecchiaia, allora.
Eh, già, perché evidentemente, per come la pensi tu, la maggioranza degli italiani (dati alla mano, i quali parlano di una ottima maggioranza) è formata da coglioni che non sa scegliere i propri rappresentanti nei palazzi. Gli italiani hanno scelto una persona che ha esperienza al Governo, essendo questo il suo quarto mandato (la XIV legislatura ha visto due governi Berlusconi, lo sappiamo entrambi) ed una persona che si è rinnovata, promettendo quello che può fare, e che farà nel bene del paese. Voi,(tu) del Partito Democratico, con il vostro leader, parlate di collaborazione, di accordi per le riforme, e poi sapete solo fare politica dell’odio. Io sono convinto, invece, che per riportare il paese in linea con la media europea serva proprio il Verlusconi tanto criticato, perché è così che si agisce, nelle democrazie occidentali, ovvero con accordi tra le grandi forze del paese.
Comunque, per il resto, trovo che finalmente un Parlamento senza comunisti, socialisti, filo-fascisti, sinistro-critici, verdi, gialli e grilli vari sia lo specchio di un paese che ha scelto di cambiare, che ha scelto di semplificare la politica, di un paese che ha voglia di cambiamento, ma non ancora in modo radicale. Berlusconi è un uomo lungimirante, e saprà creare le innumerevoli occasioni affinché l’opposizione possa contribuire alle decisioni più importanti, anche se Veltroni, parlando della decisione di non assegnare la presidenza di una delle Camere al PD (non è stato fatto da Prodi con una ridicola maggioranza, pensa se doveva farlo lui con una schiacciante) ha già commesso la sua prima gaffe da capo del primo partito d’opposizione. E tanto non sarà neanche l’ultima, dato che non è Veltroni un uomo per governare un paese. A questo punto rimpiango Prodi, quel simpatico ometto tutto europeista che sembra essere deciso a lasciare definitivamente la politica. Buona vecchiaia, allora.
Eh, già, perché evidentemente, per come la pensi tu, la maggioranza degli italiani (dati alla mano, i quali parlano di una ottima maggioranza) è formata da coglioni che non sa scegliere i propri rappresentanti nei palazzi. Gli italiani hanno scelto una persona che ha esperienza al Governo, essendo questo il suo quarto mandato (la XIV legislatura ha visto due governi Berlusconi, lo sappiamo entrambi) ed una persona che si è rinnovata, promettendo quello che può fare, e che farà nel bene del paese. Voi,(tu) del Partito Democratico, con il vostro leader, parlate di collaborazione, di accordi per le riforme, e poi sapete solo fare politica dell’odio. Io sono convinto, invece, che per riportare il paese in linea con la media europea serva proprio il Verlusconi tanto criticato, perché è così che si agisce, nelle democrazie occidentali, ovvero con accordi tra le grandi forze del paese.
Comunque, per il resto, trovo che finalmente un Parlamento senza comunisti, socialisti, filo-fascisti, sinistro-critici, verdi, gialli e grilli vari sia lo specchio di un paese che ha scelto di cambiare, che ha scelto di semplificare la politica, di un paese che ha voglia di cambiamento, ma non ancora in modo radicale. Berlusconi è un uomo lungimirante, e saprà creare le innumerevoli occasioni affinché l’opposizione possa contribuire alle decisioni più importanti, anche se Veltroni, parlando della decisione di non assegnare la presidenza di una delle Camere al PD (non è stato fatto da Prodi con una ridicola maggioranza, pensa se doveva farlo lui con una schiacciante) ha già commesso la sua prima gaffe da capo del primo partito d’opposizione. E tanto non sarà neanche l’ultima, dato che non è Veltroni un uomo per governare un paese. A questo punto rimpiango Prodi, quel simpatico ometto tutto europeista che sembra essere deciso a lasciare definitivamente la politica. Buona vecchiaia, allora.
Premessa: tu non hai letto il mio post, e si evince facilmente dal fatto che tu non abbia capito nulla. Ciò mi convince sempre più che certa gente davvero fa finta di non vedere (e leggere) quel che non vuole vedere. Ma ti risponderò dettagliatamente, come è mio costume, pregandoti, in futuro, di leggere prima di commentare.
La maggioranza degli italiani (dati alla mano, i quali parlano di una ottima maggioranza) è formata da coglioni che non sa scegliere i propri rappresentanti nei palazzi. ← Quello che dà dal coglione agli italiani è Berlusconi, dovresti saperlo. Io non do la colpa agli italiani, ma all’informazione controllata dai politici (cosa vecchia come la Repubblica grazie alla legge fascista sulla stampa) e al fatto che da quindici anni sono costretti a votare sempre gli stessi: credo che la politica di oggi abbia rinunciato a confrontarsi con il popolo, e la legge elettorale in vigore ne è la più lampante dimostrazione;
…che farà nel bene del paese ← certo, se gli rimarrà qualcosa da fare dopo avere sistemato le sue cose e quelle dei suoi amici;
Voi,(tu) del Partito Democratico, con il vostro leader, ← Prego, questa cosa mi offende. Non ho mai affermato di parteggiare per il partito democratico, ne aspiro ad essere di questo partito così come è ora, e quanto dici dimostra che non hai neppure letto il mio post: ho affermato, per l’appunto, che secondo me Veltroni se ne deve andare, assieme a tutta la vecchia nomenclatura. Che comincino a fare primarie vere, con candidati veri, non una mera legittimazione-farsa delle scelte compiute da pochi;
Io sono convinto, invece, che per riportare il paese in linea con la media europea serva proprio il Verlusconi tanto criticato ← Preferisco il modello inglese: opposizione costruttiva con shadow cabinet, ma pur sempre opposizione e possibilmente la fine della favoletta che «chi è contro di me è comunista» al fine di chiudere il dialogo con la parte opposta: il PD è un partito centrista, è un dato di fatto; se Berlusconi vorrà dialogare con esso, sarà solo una questione di volontà, non certo di comunismo;
Trovo che finalmente un Parlamento senza comunisti, socialisti, filo-fascisti, sinistro-critici, verdi, gialli e grilli vari sia lo specchio di un paese che ha scelto di cambiare ← D’accordo sulla scomparsa di tutte queste formazioni fuori dal tempo moderno, molto meno sul fatto che l’Italia abbia scelto di cambiare: il fatto che in Italia ci siano le stesse persone (a destra e a sinistra) da quindici anni non può farti pensare che l’Italia ha scelto di cambiare: questi politici da quindici anni non lo permettono. Cambiano i nomi dei partiti (PCI/PSI/DC → FI → PdL, PCI → DS → PD), ma chi li guida non è cambiato. Fammi il piacere di accorgertene, non fare il Diliberto della situazione;
decisione di non assegnare la presidenza di una delle Camere al PD (non è stato fatto da Prodi con una ridicola maggioranza, pensa se doveva farlo lui con una schiacciante) ← Come ho già scritto da qualche parte (non trovo dove), il problema delle Presidenze delle Camere è collegato alle nomine alle autorità indipendenti. In cinque anni i presidenti delle Camere (Pera e Casini) avevano nominato come titolari di tali autorità (Antitrust, Agcom, etc) persone troppo vicine al centrodestra e a Berlusconi. Dare la presidenza di una Camera al centrodestra avrebbe significato congelare definitivamente il funzionamento di queste autorità, che già sono inefficaci di per sé;
anche se Veltroni, parlando della decisione di non assegnare la presidenza di una delle Camere al PD (… ) ha già commesso la sua prima gaffe da capo del primo partito d’opposizione ← Prima parli di Veltrusconi, poi cassi un gesto che l’avrebbe portato alla luce?
non è Veltroni un uomo per governare un paese ← Sono d’accordo, ma allargo il discorso: nessuno dell’attuale alta classe dirigente è in grado di governare il Paese. E io ho timore che questo loro attaccamento al potere abbia come conseguenza l’allontanamento di giovani validi;
Buona vecchiaia, allora. ← A me lo dici? Prova a guardare in casa tua: Berlusconi è il più anziano leader d’Europa, e non sa neanche usare internet, per sua esplicita ammissione: per un mondo che va via via sviluppandosi su questo strumento, devo dire che siamo in ottime mani… Voglio un premier di quarant’anni, io, come avviene in Europa (e spero negli USA).
Premessa: tu non hai letto il mio post, e si evince facilmente dal fatto che tu non abbia capito nulla. Ciò mi convince sempre più che certa gente davvero fa finta di non vedere (e leggere) quel che non vuole vedere. Ma ti risponderò dettagliatamente, come è mio costume, pregandoti, in futuro, di leggere prima di commentare.
La maggioranza degli italiani (dati alla mano, i quali parlano di una ottima maggioranza) è formata da coglioni che non sa scegliere i propri rappresentanti nei palazzi. ← Quello che dà dal coglione agli italiani è Berlusconi, dovresti saperlo. Io non do la colpa agli italiani, ma all’informazione controllata dai politici (cosa vecchia come la Repubblica grazie alla legge fascista sulla stampa) e al fatto che da quindici anni sono costretti a votare sempre gli stessi: credo che la politica di oggi abbia rinunciato a confrontarsi con il popolo, e la legge elettorale in vigore ne è la più lampante dimostrazione;
…che farà nel bene del paese ← certo, se gli rimarrà qualcosa da fare dopo avere sistemato le sue cose e quelle dei suoi amici;
Voi,(tu) del Partito Democratico, con il vostro leader, ← Prego, questa cosa mi offende. Non ho mai affermato di parteggiare per il partito democratico, ne aspiro ad essere di questo partito così come è ora, e quanto dici dimostra che non hai neppure letto il mio post: ho affermato, per l’appunto, che secondo me Veltroni se ne deve andare, assieme a tutta la vecchia nomenclatura. Che comincino a fare primarie vere, con candidati veri, non una mera legittimazione-farsa delle scelte compiute da pochi;
Io sono convinto, invece, che per riportare il paese in linea con la media europea serva proprio il Verlusconi tanto criticato ← Preferisco il modello inglese: opposizione costruttiva con shadow cabinet, ma pur sempre opposizione e possibilmente la fine della favoletta che «chi è contro di me è comunista» al fine di chiudere il dialogo con la parte opposta: il PD è un partito centrista, è un dato di fatto; se Berlusconi vorrà dialogare con esso, sarà solo una questione di volontà, non certo di comunismo;
Trovo che finalmente un Parlamento senza comunisti, socialisti, filo-fascisti, sinistro-critici, verdi, gialli e grilli vari sia lo specchio di un paese che ha scelto di cambiare ← D’accordo sulla scomparsa di tutte queste formazioni fuori dal tempo moderno, molto meno sul fatto che l’Italia abbia scelto di cambiare: il fatto che in Italia ci siano le stesse persone (a destra e a sinistra) da quindici anni non può farti pensare che l’Italia ha scelto di cambiare: questi politici da quindici anni non lo permettono. Cambiano i nomi dei partiti (PCI/PSI/DC → FI → PdL, PCI → DS → PD), ma chi li guida non è cambiato. Fammi il piacere di accorgertene, non fare il Diliberto della situazione;
decisione di non assegnare la presidenza di una delle Camere al PD (non è stato fatto da Prodi con una ridicola maggioranza, pensa se doveva farlo lui con una schiacciante) ← Come ho già scritto da qualche parte (non trovo dove), il problema delle Presidenze delle Camere è collegato alle nomine alle autorità indipendenti. In cinque anni i presidenti delle Camere (Pera e Casini) avevano nominato come titolari di tali autorità (Antitrust, Agcom, etc) persone troppo vicine al centrodestra e a Berlusconi. Dare la presidenza di una Camera al centrodestra avrebbe significato congelare definitivamente il funzionamento di queste autorità, che già sono inefficaci di per sé;
anche se Veltroni, parlando della decisione di non assegnare la presidenza di una delle Camere al PD (… ) ha già commesso la sua prima gaffe da capo del primo partito d’opposizione ← Prima parli di Veltrusconi, poi cassi un gesto che l’avrebbe portato alla luce?
non è Veltroni un uomo per governare un paese ← Sono d’accordo, ma allargo il discorso: nessuno dell’attuale alta classe dirigente è in grado di governare il Paese. E io ho timore che questo loro attaccamento al potere abbia come conseguenza l’allontanamento di giovani validi;
Buona vecchiaia, allora. ← A me lo dici? Prova a guardare in casa tua: Berlusconi è il più anziano leader d’Europa, e non sa neanche usare internet, per sua esplicita ammissione: per un mondo che va via via sviluppandosi su questo strumento, devo dire che siamo in ottime mani… Voglio un premier di quarant’anni, io, come avviene in Europa (e spero negli USA).
Premessa: tu non hai letto il mio post, e si evince facilmente dal fatto che tu non abbia capito nulla. Ciò mi convince sempre più che certa gente davvero fa finta di non vedere (e leggere) quel che non vuole vedere. Ma ti risponderò dettagliatamente, come è mio costume, pregandoti, in futuro, di leggere prima di commentare.
La maggioranza degli italiani (dati alla mano, i quali parlano di una ottima maggioranza) è formata da coglioni che non sa scegliere i propri rappresentanti nei palazzi. ← Quello che dà dal coglione agli italiani è Berlusconi, dovresti saperlo. Io non do la colpa agli italiani, ma all’informazione controllata dai politici (cosa vecchia come la Repubblica grazie alla legge fascista sulla stampa) e al fatto che da quindici anni sono costretti a votare sempre gli stessi: credo che la politica di oggi abbia rinunciato a confrontarsi con il popolo, e la legge elettorale in vigore ne è la più lampante dimostrazione;
…che farà nel bene del paese ← certo, se gli rimarrà qualcosa da fare dopo avere sistemato le sue cose e quelle dei suoi amici;
Voi,(tu) del Partito Democratico, con il vostro leader, ← Prego, questa cosa mi offende. Non ho mai affermato di parteggiare per il partito democratico, ne aspiro ad essere di questo partito così come è ora, e quanto dici dimostra che non hai neppure letto il mio post: ho affermato, per l’appunto, che secondo me Veltroni se ne deve andare, assieme a tutta la vecchia nomenclatura. Che comincino a fare primarie vere, con candidati veri, non una mera legittimazione-farsa delle scelte compiute da pochi;
Io sono convinto, invece, che per riportare il paese in linea con la media europea serva proprio il Verlusconi tanto criticato ← Preferisco il modello inglese: opposizione costruttiva con shadow cabinet, ma pur sempre opposizione e possibilmente la fine della favoletta che «chi è contro di me è comunista» al fine di chiudere il dialogo con la parte opposta: il PD è un partito centrista, è un dato di fatto; se Berlusconi vorrà dialogare con esso, sarà solo una questione di volontà, non certo di comunismo;
Trovo che finalmente un Parlamento senza comunisti, socialisti, filo-fascisti, sinistro-critici, verdi, gialli e grilli vari sia lo specchio di un paese che ha scelto di cambiare ← D’accordo sulla scomparsa di tutte queste formazioni fuori dal tempo moderno, molto meno sul fatto che l’Italia abbia scelto di cambiare: il fatto che in Italia ci siano le stesse persone (a destra e a sinistra) da quindici anni non può farti pensare che l’Italia ha scelto di cambiare: questi politici da quindici anni non lo permettono. Cambiano i nomi dei partiti (PCI/PSI/DC → FI → PdL, PCI → DS → PD), ma chi li guida non è cambiato. Fammi il piacere di accorgertene, non fare il Diliberto della situazione;
decisione di non assegnare la presidenza di una delle Camere al PD (non è stato fatto da Prodi con una ridicola maggioranza, pensa se doveva farlo lui con una schiacciante) ← Come ho già scritto da qualche parte (non trovo dove), il problema delle Presidenze delle Camere è collegato alle nomine alle autorità indipendenti. In cinque anni i presidenti delle Camere (Pera e Casini) avevano nominato come titolari di tali autorità (Antitrust, Agcom, etc) persone troppo vicine al centrodestra e a Berlusconi. Dare la presidenza di una Camera al centrodestra avrebbe significato congelare definitivamente il funzionamento di queste autorità, che già sono inefficaci di per sé;
anche se Veltroni, parlando della decisione di non assegnare la presidenza di una delle Camere al PD (… ) ha già commesso la sua prima gaffe da capo del primo partito d’opposizione ← Prima parli di Veltrusconi, poi cassi un gesto che l’avrebbe portato alla luce?
non è Veltroni un uomo per governare un paese ← Sono d’accordo, ma allargo il discorso: nessuno dell’attuale alta classe dirigente è in grado di governare il Paese. E io ho timore che questo loro attaccamento al potere abbia come conseguenza l’allontanamento di giovani validi;
Buona vecchiaia, allora. ← A me lo dici? Prova a guardare in casa tua: Berlusconi è il più anziano leader d’Europa, e non sa neanche usare internet, per sua esplicita ammissione: per un mondo che va via via sviluppandosi su questo strumento, devo dire che siamo in ottime mani… Voglio un premier di quarant’anni, io, come avviene in Europa (e spero negli USA).
un po’ fazioso, permettimi
non puoi fare una analisi politica partendo dal fatto che sei di sinistra.
un po’ fazioso, permettimi
non puoi fare una analisi politica partendo dal fatto che sei di sinistra.
un po’ fazioso, permettimi
non puoi fare una analisi politica partendo dal fatto che sei di sinistra.
Mi spiace per te: definirmi di sinistra lo ritengo un insulto (anche se è diffusa l’idea che chiunque critichi Berlusconi è un comunista, compreso Montanelli, che era notoriamente di destra: evidentemente io non scampo a questa sciocchezza, ma ci tengo a non definirmi di sinistra).
Mi spiace per te: definirmi di sinistra lo ritengo un insulto (anche se è diffusa l’idea che chiunque critichi Berlusconi è un comunista, compreso Montanelli, che era notoriamente di destra: evidentemente io non scampo a questa sciocchezza, ma ci tengo a non definirmi di sinistra).
Mi spiace per te: definirmi di sinistra lo ritengo un insulto (anche se è diffusa l’idea che chiunque critichi Berlusconi è un comunista, compreso Montanelli, che era notoriamente di destra: evidentemente io non scampo a questa sciocchezza, ma ci tengo a non definirmi di sinistra).