Il 20 gennaio 2006 Silvio Berlusconi aveva affermato a Matrix che Di Pietro non era laureato.
Oggi, 10 aprile 2008, Silvio Berlusconi ha chiesto una verifica sulla laurea di Di Pietro.
Il 30 gennaio 2006, Antonio Di Pietro aveva già mostrato al mondo il suo diploma di laurea.
Berlusconi non ha più argomenti, è un dato di fatto ormai. Ripete all’infinito le stesse cose che ripete da quando è sceso in campo nel 1993.
Intanto il programma di Berlusconi è scomparso dalla scena politica: si limita ad attaccare gli avversari e a dire cose che già aveva affermato nel 2001. Tutte cose smentite dai diretti avversari o dalla sua azione di governo (una su tutte: aveva promesso di portare l’Italia a livelli di eccellenza per quanto riguarda internet [una delle tre “i”, insieme a Impresa e Inglese, che dominavano la campagna elettorale del 2001], ma oggi Punto Informatico riporta che l’Italia nelle tecnologie è al 42° posto dopo Porto Rico e Cipro, mentre il digital divide è ancora una solida realtà). Ah, e Berlusconi ha ammesso di recente di non saper usare internet, come potete vedere e sentire qui.
Senza un programma, completamente avulso dal mondo moderno, interessato soltanto a impedire che la Giustizia faccia il suo corso e a favorire le sue aziende, circondato da slogan che definiscono il praticamente centrista PD “pieno di comunisti” e che parlano allegramente di imbracciare i fucili, mentre rispolvera modi ormai strausati di attaccare gli avversari, evitando il contraddittorio politico e denunciando brogli preventivi. Ecco l’uomo che si candida per la quinta volta a guidare l’Italia.
Un patetico bugiardo disperato.
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