Poco fa a Studio Aperto, più o meno a metà telegiornale, hanno dato la notizia dei terroristi che volevano attuare attacchi terroristici a Milano per “convincere” gli italiani a non votare Silvio Berlusconi alle elezioni politiche del 2006. Un po’ come nel marzo 2004 a Madrid.
La notizia è stata data fra quella di certi ragazzi che derubavano la gente al luna park e quella di un figlio di un ex senatore che aveva creato un giro di squillo.
Ah, non vi ho detto la cosa più simpatica: a darla è stato l’anchorman, in due righe, dicendo che sono stati arrestati dei terroristi che volevano fare attentati in Italia. Così, en passant.
Non è il caso di calcare la mano, specialmente oggi che Barack Obama (mi viene da piangere) pronuncia un discorso storico al mondo arabo (e mi viene da piangere ancora), prendendo letteralmente a calci nel culo sia Osama bin Laden, che sembra uno spauracchio pallido del passato, sia il suo predecessore, George W. Bush, amicone del nostro capo Silvio, ultimo e unico dei magnifici quattro (insieme a Tony Blair e José Maria Aznar) ad essere ancora alla guida di un Paese della coalizione contro il terrore, quella della guerra in Iraq.
Cerchiamo di non dimenticare che noi al mondo arabo stiamo un po’ sulle scatole: oltre alla grande “amicizia” che ci lega ad Israele (che io Ronchi lo strozzerei), abbiamo ancora come ministro un certo Roberto Calderoli, quello delle vignette sull’Islam (Calderoli ha sulla coscienza qualche morto, per quella vicenda) e del maiale-day, oltre che il nostro capo del governo, che un giorno se ne uscì con la meravigliosa battuta: “L’Occidente è superiore alle altre civiltà” (→ mondo arabo).
No, una notizia del genere a due giorni dalle elezioni non si può dare come farebbero dei giornalisti normali.
Sia chiaro: i coglioni oggi al governo non mi rappresentano manco di striscio.
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