Spulciando sul Twitter di Francesco Boccia, il talebano kamikaze del PD che sta combattendo il suo jihad per la Tobin Tax, noto che il nostro porta avanti una bugia e un mito circa la Tobin Tax all’italiana. (Continua ad essere un errore chiamarla “Tobin Tax”, visto che la Tobin Tax è tutta un’altra cosa, ma mi piego alla vulgata politco-giornalistica).
L’impressione è che questo caso umano non ha la più pallida idea di quello che sta facendo.
La bugia.
Dice Boccia che il suo obiettivo è allargare la base imponibile al fine di abbassare le aliquote. Poi vai a vedere le sue proposte di emendamento, e leggi che lui propone:
a) 0,125 per cento sulla compravendita di strumenti finanziari di cui all’articolo 1, comma 3, del testo unico di cui al decreto legislativo 4 febbraio 1998, n. 58 [ndTooby: i derivati]; b) 0,06 per cento sulla compravendita di strumenti finanziari la cui esecuzione delle negoziazioni avviene fuori dai mercati regolamentati [ndTooby: a dimostrazione che l’emendamento è pure scritto male, i derivati scambiati over-the-counter sono tassati allo 0,06 o allo 0,125?]; c) 0,05 per cento sulla compravendita degli altri strumenti finanziari ivi incluse la compravendita di azioni.
Le aliquote attuali sono a 0,05% per tutto. Se la matematica non è un’opinione, ad esclusione del punto c) in cui non vi è variazione, Boccia chiede di alzarle fra il 20% e il 150%, ma mai di abbassarle.
O quest’uomo mente o ha problemi di analfabetismo. Ma la cosa divertente è un’altra.
Il Governo ha stimato che con la Tobin Tax allo 0,05% il volume di transazioni in derivati crollerà dell’80%, lasciando sul mercato (a quanto pare) solo chi usa i derivati in modo “giusto”, cioè per coprirsi da un rischio (hedging), non per speculare. Ammesso che ciò sia vero (ma probabilmente non lo è, lo vedremo nella prossima sezione di questo articolo, alla prossima pagina), la proposta Boccia di alzare l’aliquota finirà per colpire i “buoni“, mentre i “cattivi” saranno fuori dal mercato oppure a speculare all’estero. Detto altrimenti, Boccia, nella sua siderale ignoranza, va all’attacco delle aziende che NON speculano: se già con un’aliquota più bassa a usare i derivati restano solo i “buoni”, un aumento delle aliquote per forza di cose colpirà solo loro, solo le aziende (ma pure i consumatori, i lavoratori, le gente comune). La Tobin Tax la pagheranno quelli che usano i derivati nel modo “giusto, sano, bello, buono”, e Boccia vuole pure alzargli le aliquote.
Il che denota o ignoranza o bisogno di trattamento sanitario obbligatorio. Ma passiamo al secondo punto. »»»
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