10 motivi per cui ti sei fatto un’idea sbagliata della Tobin Tax

Three arm brass candelabrum
By “Keith S Brown (Ksbrown)” [CC-BY-SA-2.5], via Wikimedia Commons

Se proprio uno vuole essere contrario alla Tobin Tax, se proprio uno vuole attaccare mercati, banche e compagnia bella, dovrebbe almeno farlo in modo consapevole, ovvero cercando di conoscere esattamente chi e che cosa si sta attaccando e quali sono le conseguenze di questa o quella misura, legge, regolamento. Con questo post e con i prossimi post cercherò di fare chiarezza sul punto, anche attraverso domande, osservazioni e obiezioni che vorrete fare nei commenti, su Twitter, su Facebook, via mail, dove volete, perché qui, fra populismo e ignoranza, stiamo giocando una partita pericolosa pure per chi in banca non ci va mai e neanche sa cos’è un’azione. Per questo, se avete argomenti razionali contro la Tobin Tax vi invito a tirarli fuori.

Bisogna immaginare il sistema finanziario come il sistema circolatorio del corpo umano, laddove il sangue sono i soldi, mentre il resto dell’organismo sono le famiglie, le imprese, lo Stato. Se il sangue non arriva il corpo va in cancrena, e se non arriva ad organi vitali, l’intero organismo muore. Occorre quindi che il sistema finanziario funzioni in modo efficiente per far funzionare il resto dell’economia.

In questo momento storico ci troviamo in una situazione in cui di sangue ce n’è in abbondanza, ma non va ad irrorare in modo corretto tutto il corpo, un po’ perché alcuni organi funzionano peggio degli altri, un po’ perché in giro c’è troppo colesterolo (troppi debiti) e questo “spaventa” il sangue.

L’organo centrale del sistema circolatorio è il cuore, che nella nostra metafora rappresenta i mercati, le banche e le altre istituzioni e attori finanziari. È così da almeno sette secoli, ed è stato di grande supporto allo sviluppo dell’umanità (e lo è ancora, che piaccia o meno: se uno sta leggendo queste parole, deve ringraziare pure la banche, mi spiace dovere esprimere questa amara verità). Quest’organo oggi funziona male, per i motivi espressi sopra, e ci sono crescenti richieste che venga in qualche modo punito (non curato, punito). Queste richieste, di solito, provengono da chi a stento è a conoscenza della medicina, cioè della finanza. Francesco Boccia, responsabile economia del PD, ha affermato che «Noi diciamo che vanno tassati in particolar modo i derivati senza sottostante». Il problema è che non esistono derivati senza sottostante: i derivati si chiamano così perché derivano il loro valore da un “sottostante”. Boccia intendeva parlare dei derivati non usati a fini di copertura di un rischio, ma la sua ignoranza in materia lo ha portato a commettere questo errore nella scelta dei termini.

Voi affidereste la vostra salute a un medico che, mentre vi dice cos’ha il vostro cuore malaticcio, scambia un atrio per un ventricolo, o una valvola mitrale per una tricuspide? È un lapsus, direte voi, ma se questo lapsus lo scrive in un qualche referto, in qualche cartella clinica? Se tutto va bene, l’errore si scopre dopo un po’, ma per allora la situazione potrebbe essere peggiorata.

È proprio ciò che sta avvenendo con la Tobin Tax, che viene costantemente presentata come una cura per una malattia del sistema finanziario. Purtroppo la diagnosi è sbagliata, e la cura sarà peggiore del male: la Tobin Tax impedisce al sangue di fluire in modo regolare nell’organismo. È come se mettessimo lacci emostatici su braccia, gambe e collo per curare un infarto: prima o poi come minimo il corpo diventa viola, e dopo un anno, un anno e mezzo, quei lacci avranno fatto moltissimi danni all’intero Paese (probabilmente il paziente sarà morto).

Permettetemi di fare luce su qualche bufala a proposito della Tobin Tax. Vi invito nuovamente a esprimere ogni dubbio o domanda a riguardo, possibilmente nel modo meno ideologico possibile. Poi decidete voi se questa tassa servirà allo scopo che voi ritenete più utile o meno: io mi limiterò a dire come stanno le cose.

Ecco quindi i 10 motivi per cui probabilmente hai un’idea sbagliata della Tobin Tax. »»

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