Caviale agli avanzi di galera

Leggo che vari blogger se la prendono (o almeno così sembra) con Di Pietro che ieri sera a Ballarò incalzava Sallusti intimandogli di confessare di avere spifferato il mandato di comparizione inviato a Berlusconi nel 1994 al mondo intero prima che l’interessato ne ricevesse comunicazione attraverso le canoniche vie giudiziarie. (( Prontamente trasformato in avviso di garanzia dal ministero della Verità perché il popolo bue che cavolo ne sa di diritto processuale? Il mandato di comparizione (ex. art. 15 del TULPS) è un invito a venire in tribunale perché si ritiene che un tizio sappia qualcosa che i magistrati dovrebbero sapere; l’informazione di garanzia (art. 369 cpp) avvisa una persona di essere sottoposta a indagini e le permette di preparare una difesa. In altre parole, i magistrati volevano solo fare domande a Berlusconi, non ammanettarlo. Per la cronaca, ciò che fecero Sallusti e i suoi collaboratori è un reato, purtroppo prescritto. )) .

Dicono che così Tonino conduceva gli interrogatori degli imputati e s’indignano della volgaVità.

Le hanno mai viste le serie tv americane? Il poliziotto buono e il poliziotto cattivo? Che doveva fare Di Pietro, offrire caviale e champagne a gente che aveva rubato per decenni milioni di miliardi di lire agli italiani?

Qua già si tenta da decenni di riscrivere la storia in piena linea con l’orwelliano bispensiero, dando ai magistrati la colpa della caduta del primo governo Berlusconi quando invece cadde perché la Lega Nord non accettava la riforma delle pensioni.

Finiamola, non è con le gentilezze che si elimina la feccia dalla politica: come più volte hanno dimostrato le aperture a Berlusconi, ogni volta ci sono strette di mano, inciuci e patti della crostata, salvo che poi Berlusconi si mette (scusate le volgarità, cit.) a cagare in bocca a loro e a noi. Ultimo esempio, il 90% del debito di Antigua verso l’Italia: noi italiani abbiamo pagato con le nostre tasse gli intrallazzi di Craxi e Berlusconi.

Gli italiani non comprendono le raffinatezze retoriche, hanno bisogno di una dose massiccia di realtà dura e cruda per capire che questo Paese è allo sfascio perché chi è al potere ne succhia giornalmente tonnellate di polpa.

Il PD non solo non ci arriva, ma è pure incapace di dare vita a proposte decenti, basti dare un’occhiata alla teocrazia laica proposta da Scalfarotto (vicepresidente e gggiovane del PD) o al documento economico prodotto dalla dirigenza di partito.

E se la prendono con Di Pietro che, pur soffrendo della medesima povertà ideologica, almeno ha il merito di fare il lavoro sporco?

Poi si chiedono come mai mentre il PdL sprofonda nei sondaggi loro non riescono ad approfittarne…

Photo credits | Frederic Guimont

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