Che?

A proposito della presa in giro, il TG1 delle 20 ha dato la notizia come quattordicesimo lancio:

ALL’AQUILA OGGI CENTINAIA DI ABITANTI HANNO VARCATO SOTTO SCORTA LA ZONA ROSSA DELLA CITTA’. CHIEDONO DI ACCELERARE LE OPERAZIONE DI MESSA IN SICUREZZA DELLE CASE

E io che credevo volessero protestare contro un governo e il suo decreto assurdo, che stabilisce (quando le stabilisce) condizioni pazzesche per la ricostruzione del dopo terremoto. Che simpatica l’informazione di regime…

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2 Comments

  1. Fantastico. Dopo il capitalismo con le pezze al culo, ora abbiamo anche la ricostruzione con le pezze al culo.

    Ma a costo di essere un pò OT volevo segnalarti un’altra storia di case, dove al contrario la costruzione delle stesse ‘è’ il problema. E che problema.

    http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/05/articolo/846/

    Mi sembra inconcongruo ignorarlo, no? Altrimenti per dirla con gli antichi Greci facciamo la figura delle rane di stagno di fronte al mare.

    Così come mi sembra ottimista dire ‘siamo liberi dal fascismo ma non dai fascisti’: Magari!

    Sarebbe già qualcosa. In realtà il fascismo è diventato talmente parte della vita normale, dalla censura su internet agli stranieri ‘respinti’, gli autobus padani e le ronde del piacere, che nemmeno ci si accorge più che succede: magari qualche altro annetto e faremo come i Cinesi, che considerano il Dalai Lama un pericoloso e seccante sovversivo (troll?) dell’ordine costituito e delle conseguenti magnifiche e progressive sorti del mondo. (Ovviamente è un puro caso che queste parole si possano anche applicare a una nota iniziativa culturale al cui vertice è assiso un ex(?) pornografo americano).

    Quindi, con tutto il rispetto, sull’incipit del tuo blog ci scriverei piuttosto una singola parola, fatta di numeri: ‘1984’. O se preferisci ‘Farenheit 457’. O ancora ‘La fattoria degli animali’. Insomma, dai, in Israele, USA e Italia stanno avanzando all’unisono le armate del ‘Noi razza eletta, gli altri stiano a casa loro’ (magari detto all’afghano che è scappato dalle faide tra bombe democratiche e barbutos col turbante). Il fascismo oramai è nell’aria, almeno come la cocaina di Milano (anche la Madonnina ha l’espressione più allegra, da qualche tempo, non può essere solo per le marmitte catalitiche).

    Ps- almeno in Egitto gli speculatori edilizi hanno il fatto loro: http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20090522/pagina/13/pezzo/250485/

    peccato che non si sia candidato con tanto del lodo Al Fano, poveraccio, altrimenti camperebbe cent’anni almeno..

  2. Fantastico. Dopo il capitalismo con le pezze al culo, ora abbiamo anche la ricostruzione con le pezze al culo.

    Ma a costo di essere un pò OT volevo segnalarti un’altra storia di case, dove al contrario la costruzione delle stesse ‘è’ il problema. E che problema.

    http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/05/articolo/846/

    Mi sembra inconcongruo ignorarlo, no? Altrimenti per dirla con gli antichi Greci facciamo la figura delle rane di stagno di fronte al mare.

    Così come mi sembra ottimista dire ‘siamo liberi dal fascismo ma non dai fascisti’: Magari!

    Sarebbe già qualcosa. In realtà il fascismo è diventato talmente parte della vita normale, dalla censura su internet agli stranieri ‘respinti’, gli autobus padani e le ronde del piacere, che nemmeno ci si accorge più che succede: magari qualche altro annetto e faremo come i Cinesi, che considerano il Dalai Lama un pericoloso e seccante sovversivo (troll?) dell’ordine costituito e delle conseguenti magnifiche e progressive sorti del mondo. (Ovviamente è un puro caso che queste parole si possano anche applicare a una nota iniziativa culturale al cui vertice è assiso un ex(?) pornografo americano).

    Quindi, con tutto il rispetto, sull’incipit del tuo blog ci scriverei piuttosto una singola parola, fatta di numeri: ‘1984’. O se preferisci ‘Farenheit 457’. O ancora ‘La fattoria degli animali’. Insomma, dai, in Israele, USA e Italia stanno avanzando all’unisono le armate del ‘Noi razza eletta, gli altri stiano a casa loro’ (magari detto all’afghano che è scappato dalle faide tra bombe democratiche e barbutos col turbante). Il fascismo oramai è nell’aria, almeno come la cocaina di Milano (anche la Madonnina ha l’espressione più allegra, da qualche tempo, non può essere solo per le marmitte catalitiche).

    Ps- almeno in Egitto gli speculatori edilizi hanno il fatto loro: http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20090522/pagina/13/pezzo/250485/

    peccato che non si sia candidato con tanto del lodo Al Fano, poveraccio, altrimenti camperebbe cent’anni almeno..

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