Striscia la Notizia smaschera Schifo Aperto

Su questo blog ho spesso preso di mira Schifo Aperto per la sua infima qualità (con questa fanno cinque, credo). Mi scuso con Emilio Fido, riesco a leggere anche Il Giornale, ma il suo TG4 proprio non riesco a digerirlo ((ho visto una volta il suo Sipario, mi sembra – insomma, l’intervista a Fabrizio Corona in cui Fido stava spaparanzato letteralmente su una poltrona quasi con una gamba su un bracciolo – e sono stato male per una settimana. )) .

Bene, stavolta è Striscia la notizia a dire che Schifo Aperto fa… schifo. Per fare una “sboronata” il direttore Mulé manda i suoi picciotti sotto la neve di Milano, in varie zone della città, per far vedere quanto sta nevicando (questi scoop di Schifo Aperto ormai sono leggendari).

Se non che, qualcuno nota qualcosa di sospetto fra le macchine che passano dietro agli inviati. Una veloce analisi con Google Street View e la grande scoperta: i due “giornalisti” (notare le virgolette) erano stati “inviati” a dieci metri l’uno dall’altro. Due inviati due a vedere il tempo che fa a dieci metri l’uno dall’altro!

Ida Barone si giustifica: «Il satellite è uno e costa tanto». Cioè fatemi capire: Schifo Aperto suppongo abbia sede, come tutte le attività Mediaset, a Milano 2 o a Cologno Monzese. Insomma, a due passi da lì:: magari qualcuno della redazione a Milano ci abita. Si poteva usare un collegamento internet dalla casa del “giornalista”.

Ma se proprio questo non era possibile e si voleva risparmiare a tutti i costi, si poteva usare un videotelefono (come fa, ad esempio, Alessandro Di Pietro su Occhio alla spesa, che si collega con un videotelefono in varie città italiane per vedere quanto costa l’oggetto della trasmissione ((Lo ammetto, talvolta non faceva niente di meglio in tv ed ero senza internet. 🙂 )) ) o usare un pc e un collegamento a internet, anche in mobilità (che Milano è bella coperta da qualunque tecnologia). Magari la qualità poteva essere un po’ più bassa: ma questa è stata davvero una presa per il culo per tutti i telespettatori. Hanno sacrificato la qualità del servizio per una fantomatica qualità dell’immagine, dell’apparenza!

Non che a Schifo Aperto le prese per il culo manchino (anzi, sono quotidiane), ma fare una cosa del genere è davvero una mancanza di rispetto per quelle (spero poche) persone che seguono attentamente questo schifogiornale.

Via | Odio Studio Aperto

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