Avanti, Silvio, chi è che devi (far) corrompere?

Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione.

la Repubblica, 26 dicembre 2008: «Per questi motivi secondo Cascini [Segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati] “lo strumento delle intercettazioni è essenziale” alle inchieste contro la criminalità organizzata e la corruzione e limitarne l’uso sarebbe “un grave danno per il Paese”. “Non c’è altro modo per scoprire fenomeni di corruzione – dice ancora il segretario dell’Anm – Questo genere di reato viene realizzato nel segreto, con accordi che non lasciano tracce scritte o ducumentali. I passaggi di denaro vengono realizzati in maniera difficilmente ricostruibile. Le intercettazioni sono spesso l’unico strumento attraverso il quale è possibile fare queste indagini”.»

il Sole 24 Ore, 26 dicembre 2008: ««Per quanto mi riguarda è un anno terribile quello che ho davanti per il governo del Paese: dovremo fare le riforme a cominciare da quelle delle intercettazioni e della giustizia che ci occuperanno molto». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi»

Lo stesso Berlusconi aveva affermato che bisognava proibirle per i reati sotto i 15 anni (credo ci sia rimasto solo l’omicidio sopra quella soglia) e pure per quanto riguarda la pubblica amministrazione, dove la corruzione (che, lo ribadisco, ruba denaro dalle tasche di tutti i cittadini) è ormai comune quanto un timbro. Già oggi per intercettare un parlamentare occorre il suo permesso (e anche se chiacchiera amabilmente con i mafiosi, come fa Dell’Utri, si nega il permesso a procedere).

Insomma, via libera a corrotti, corruttori e mafiosi. In carcere andranno solo i colti in flagranza, i rei confessi (i pochi rimasti) e gli extracomunitari (anche se solo per poco, al massimo fino al successivo indulto). Addio alla certezza della pena, addio alla concorrenza, insomma benvenuta a un’Italia ancora peggiore di quella che abbiamo: se il carcere diventa una lontanissima possibilità, uno corrompe e si fa corrompere perché tanto «è più facile vincere al Superenalotto che essere pizzicati».

A questo punto la domanda appare lecita: chi vuol (far) corrompere Berlusconi ((Lui non si sporcherebbe mai le mani, manderebbe avanti l’amico Previti, condannato definitivo per corruzione – corruppe un giudice per permettere a Berlusconi di comprarsi la Mondadori –  o qualcuno della medesima risma)) ? Qualche parlamentare? Qualche giudice? Altro? Dopotutto Berlusconi, a causa della crisi finanziaria, ha perso tre miliardi, in qualche modo dovrà pur rifarsi.

Sono aperte le scommesse.

(Domani niente “pillole”: si riparte il sabato successivo 🙂 )

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