Spenderò due parole due per parlare della recente indagine della CGIA di Mestre, che ha fatto i conti in tasca alle pubbliche amministrazioni europee, per scoprire quanto paghiamo per avere certi servizi. Alla fine la morale della favola è che Brunetta potrà cacciare tutti i conigli dal cilindro che vuole, ma non riuscirà a fare niente. Perché? Magari perché gli italiani sono geneticamente fannulloni? Perché ci sono troppi sprechi? Ma quando mai! La realtà è ben diversa…
Anzitutto vediamo che ha detto la CGIA di Mestre. Espando i dati e li prendo dall’edizione odierna di City (ma potete trovarli facilmente sui giornali online). Il Paese che spende di più per la PA è la Francia, con 6164 euro per ogni francese, seguita dall’Italia, dove ogni italiano paga 5420 euro all’anno. Al lato opposto ci sono Germania, con 4094 pro capite, e la Spagna, con 4006 euro per spagnolo.
Le differenze sono enormi, però all’apparenza non sembrano tali: ogni francese paga, ad ogni impiegato statale, in media, 3837 euro, l’italiano 2784, il tedesco 2046, lo spagnolo 2414. L’amministrazione costa più o meno 1400 euro a testa in tutti e quattro i Paesi.
Prima di passare al colpo di scena, analizziamo i servizi: secondo Giuseppe Pisauro, professore di Scienza delle Finanze a Roma (e con cui concordo), quanto a servizi l’Italia non se la passa troppo male. La sanità è migliore che in altri Paesi (Francia esclusa), per esempio, e costa meno. Inoltre spendiamo molto per sicurezza e ordine pubblico (anche se i mass media ci tengono nell’emergenza continua, chissà perché…). Inoltre paghiamo troppe pensioni: non ricordo bene i numeri, ma, per fare un esempio, se la legge dice che si va in pensione a 60 anni, le statistiche dicono che si comincia a vivere a spese dei figli già a 50 anni. Così, se ti va bene, lavori trent’anni e per altri cinquanta stai in pensione (conosco personalmente qualcuno che è in questa bellissima situazione). Poi c’è la scuola: l’unico ciclo che va bene è la scuola elementare, forse un po’ più di computer sarebbe meglio, ma le cose non vanno troppo male. Il problema sono i cicli successivi: chi esce da un liceo scientifico troppo spesso non sa fare un integrale, l’università non ha fondi, eccetera. Penso lo sappiate (la Gelmini a quanto pare no, visto che ha deciso di distruggere la scuola primaria, ma vabé, è una mia opinione…).
Due parole per la Francia: paghi tanto, ma ti dà tanto, servizi, bonus bebé e gadget vari. Insomma, un salasso che sono ben disposti a sopportare.
E adesso veniamo alla chicca: ma se paghiamo per i servizi quanto gli altri Paesi, per quale incredibile motivo, alla fine, paghiamo molto di più rispetto agli altri?
E la risposta è semplice: ogni anno, ogni italiano, paga 1287 euro di interessi sui debiti che lo Stato ha contratto, il 50% in più di Francia e Germania, e addirittura il 250% rispetto alla Spagna. Chiaro? Paghiamo interessi per non avere niente di niente in cambio, e la situazione peggiora sempre più, perché gli interessi non pagati (no, non li riusciamo a pagare tutti) generano a loro volta interessi. Volete che mi spieghi meglio? Fate un mutuo per acquistare una casa e andate a vivere in quella casa. Ora immaginate che non riusciate a pagare la rata: per non perdere la casa chiedete un prestito ai genitori, ad amici, a parenti, a banche, a strozzini, e per ogni prestito dovete pagare di più, sempre di più. Pagate sempre di più, per avere cosa? La stessa casa in cui vivete.
Ora Brunetta può fare quello che vuole, andare a prendere tutti i fannulloni a casa e portarli per le orecchie al lavoro anche se hanno 40 di febbre, ma non risolverà nulla di nulla di nulla. Finirà come la patente a punti, tutto bene all’inizio, poi è tutto come prima. Gli sprechi? Ci sono, ma sono bruscolini: puoi tagliare gli sprechi, migliorare l’efficienza, ma non potrai tagliare di troppo quei 2800 euro l’anno.
Perché il problema è strutturale. Il debito pubblico è il primo dei problemi da affrontare, perché sta diventando ingestibile e sono soldi buttati, capito? BUTTATI. L’ho detto mesi fa e lo ripeto adesso. Paghiamo troppi interessi, paghiamo troppe tasse, paghiamo poco meno della Francia per avere meno della metà di quanto hanno i francesi.
Ma secondo voi Berlusconi lo ha capito? Ma manco per niente: avrà capito che con l’euro forte abbiamo contratto altri debiti? Avrà pensato che il geniale piano Fenice di Alitalia aggiungerà altri debiti su debiti? Tremonti, intanto, dorme? Ma in fondo che gli frega? Berlusconi già ha ottant’anni, capace che fra dieci anni è morto e sai quanto gl’interessa del debito pubblico. “Tanto ci penseranno le generazioni future”…e infatti mi sa che i discendenti di Berlusconi, con tutti i soldi che c’ha il capostipite oggi, mangeranno caviale e champagne fino all’estinzione. A noi, invece, cavoli pure a merenda.
Infine, l’Unione Europea ci informa allegramente che mentre il governo Prodi (che ci stava provando a migliorare le cose, ma purtroppo per noi, anche per te che hai votato Berlusconi, è caduto prima) aveva previsto che quest’anno il deficit/PIL sarebbe stato al 2,2%, per Berlusconi sarà al 2,5%. Avevo detto mesi fa che Berlusconi non si sarebbe preoccupato delle finanze disastrate del Paese e la profezia si sta avverando: Berlusconi è riuscito ad aumentare sia le tasse che i nostri debiti.
Un miracolo!