Schegge di fascismo: come e perché l’arroganza di Berlusconi ricorda il Ventennio

Una volta (mi riferisco ai governi Berlusconi II e III) quando il premier diceva evidente cazzate o commetteva vergognose gaffe o ordinava vere e proprie nefandezze ai danni dello Stato (alla fine di quest’articolo trovate un bell’elenco non esaustivo), stuoli di ruffiani (non mi va neanche di farne il nome, visto che si tratta dei soliti noti) intervenivano per dire che il premier era stato frainteso, che è un giocherellone e che la sinistra mangia i bambini (lo so che il noto (ex?) piduista Fabrizio Cicchitto ha una voglia matta di dirlo ogni volta che dice “sinistra”, ala di cui faceva parte ai bei tempi di Craxi). La più grande consolazione, comunque, era che, anche se non si scusava, Berlusconi se ne stava zitto per un po’, probabilmente consigliato dai suoi strapagati strateghi.

Stavolta no, come ho scritto ieri, il nostro premier dopo la gaffe ha ritenuto opportuno fare la controgaffe, la controcontrogaffe e l’insulto supremo, sempre sullo stesso argomento. Stavolta i ruffiani sono stati assai più blandi nel cercare di giustificare il loro padrone, limitandosi a ricordare che la sinistra fa bollire i bambini nell’olio bollente.

Come ci fa notare .mau., anche Canale 5 non ha alleggerito il carico sul suo datore di lavoro, riportando i fatti nudi e crudi. Improvvisa voglia di indipendenza da parte della tv del capo? Dato quanto detto sopra, Berlusconi vuole andare a parare da qualche parte, e quindi anche Canale 5 deve fare la sua parte. Altro che smarcarsi!

Dare del tu e dell’imbecille al giornalista americano è stata poi la ciliegina sulla torta.

Berlusconi, i suoi ruffianazzi, e oggi Maurizio Gasparri, noto berluscones in quota AN, creatore dell’infamia che porta il suo nome, la “legge Gasparri salva Rete 4 che tanto la multa la pagano i cittadini con le tasse”. Ricorderete che Gasparri ha affermato che grazie all’elezione di Obama “forse Al Qaeda è più contenta“. A Gasparri ancora fumano le orecchie, visto che lui fino all’ultimo ha tifato McCain, un po’ anche perché Obama (purtroppo) è amico di Veltroni (e non potendogli dare del comunista, Gasparri ha ritenuto opportuno dargli del terrorista, mi sembra coerente). Ma la novità è che, anche stavolta, Gasparri non vuole star zitto, ma addirittura chiede delle scuse per il manifesto del PD.

Ricostruiamo un attimo la vicenda: Gasparri dice che Al Qaeda è contenta con Obama, il PD pubblica un manifesto che cita le sue (di Gasparri) parole, Gasparri si incazza dicendo: «Ho citato un documento di al Qaida». Una guerra di citazioni, insomma: se il PD deve chiedere scusa a Gasparri per averlo citato, Gasparri dovrebbe chiedere scusa ad Al Qaeda. Mi pare coerente².

Insomma, c’è qualcosa in tutta questa storia che è maledettamente diversa dagli anni passati. Una volta dopo le non rare uscite idiote (che pure non sono mancate negli anni) qualcuno una pezza ce la metteva. Oggi no, avanti tutta sulla nostra strada. Un’arroganza che ammette qualunque uscita sconnessa e anzi la giustifica. Un po’ come accadeva durante il Ventennio.

E se qualcuno pensa che manchino solo le squadracce fasciste a picchiare la gente, basti ricordare gli scontri in Piazza Navona, dove mentre gli studenti di sinistra utilizzavano quello che trovavano (tavolini, sedie di paglia), i neofascisti si erano presentati con un inspiegabile camioncino pieno di manici di piccone tricolore e si mettevano in riga come un plotone di soldati nell’indifferenza dei celerini, che sarebbero dovuti intervenire non appena viste le armi improprie.

Oppure l’invasione degli studi della RAI. Che ha fatto la maggioranza? Ha condannato blandamente quest’ultima (mi ricorda qualcosa, ‘sta “tolleranza” per lo squadrismo), ma ha ampiamente giustificato le prime, riportando in Parlamento che, guarda un po’ il caso, la colpa è stata della sinistra. Gli studenti di sinistra a infiltrarsi fra i neofascisti per far ricadere la colpa su di loro. Anzi, non ce n’erano di neofascisti in piazza Navona. Diciamola tutta.

Nessun rispetto per gli organi costituzionali e per la Costituzione stessa, leggi anticostituzionali, controllo abusivo dei mezzi di informazione, arroganza senza fondo, razzismo (per non citare la Lega), censura a comando per favorire le tv del capo e per fermare con leggi assurde chi fa informazione antimafia (ricordiamolo, la legge 62/2001 è la spada di Damocle sulla testa italiana di internet, basta dare fastidio a qualcuno e ti ritrovi chiuso per stampa clandestina), revisionismo storico alla Dell’Utri (quello che afferma e ribadisce spesso che il mafioso Mangano era un eroe e che, secondo lui, l’Antimafia è uno spreco di soldi), nessun rispetto per le commemorazioni antifasciste, che Berlusconi ha sempre saltato (e Berlusconi non ha mai condannato apertamente il fascismo), Cossiga che, in un momento di pazzia estremo anche per la sua normalità (che tanto normale non è), consiglia alla polizia di aspettare che muoia qualcuno prima di manganellare, Licio Gelli (fascista) che, come se niente fosse, avrà un programma televisivo per ricordare come la P2 sia stata protagonista di misteri e stragi varie in decenni di storia repubblicana e voglia distruggere la democrazia in Italia, grazie al più illustre dei suoi membri, proprio il Silvio Berlusconi di cui sopra…

Direi che il minimo per indignarsi c’è tutto. E considerate che probabilmente ho dimenticato un sacco di nefandezze. Se ne ricordate altre, scrivetemi nei commenti.

Fortunatamente sono certo che in molte persone gli ideali della Resistenza non siano ancora morti.

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4 Comments

  1. Ciao Tooby! A proposito dell'”abbronzatura”, vorrei segnalarti questo:
    http://tinyurl.com/55542e
    dove si ipotizza un preciso disegno diabolico: fare notizia. Troppa dietrologia? Tutto e’ possibile… pero’…
    (complimenti per le lezioni di Economia! Storia la faccio dopo.)

  2. Ciao Tooby! A proposito dell'”abbronzatura”, vorrei segnalarti questo:
    http://tinyurl.com/55542e
    dove si ipotizza un preciso disegno diabolico: fare notizia. Troppa dietrologia? Tutto e’ possibile… pero’…
    (complimenti per le lezioni di Economia! Storia la faccio dopo.)

  3. Si parli di me, anche male, purché se ne parli. Non sono pochi i giornalisti e i commentatori che si sono morsi la lingua: bisogna cominciare a ignorare questo tizio.

    Io però sono della scuola avversa: se questo signore si permette di prendere in giro noi e mezzo mondo noi abbiamo il dovere di farlo notare, di sentirci indignati perché questo signore, nel bene e soprattutto nel male, rappresenta il nostro Paese e ne decide i destini. Fare finta di niente anche quando costui cerca in tutti i modi di rimanere a galla, anche in casi sgradevoli come questo, mi sembra rappresentare il peggiore dei crimini all’intelligenza.

    Ti ringrazio per essere passato e spero di risentirti presto. ^_^

  4. Si parli di me, anche male, purché se ne parli. Non sono pochi i giornalisti e i commentatori che si sono morsi la lingua: bisogna cominciare a ignorare questo tizio.

    Io però sono della scuola avversa: se questo signore si permette di prendere in giro noi e mezzo mondo noi abbiamo il dovere di farlo notare, di sentirci indignati perché questo signore, nel bene e soprattutto nel male, rappresenta il nostro Paese e ne decide i destini. Fare finta di niente anche quando costui cerca in tutti i modi di rimanere a galla, anche in casi sgradevoli come questo, mi sembra rappresentare il peggiore dei crimini all’intelligenza.

    Ti ringrazio per essere passato e spero di risentirti presto. ^_^

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