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Verso l’insano gesto

Premesso che è evidente che qualcosa non funziona nell’Italia dei Valori, ovvero che non c’è una questione morale, ma solo una questione di intelligenza politica, da elettore di tale partito nel 2008, sia pure solo perché lo ritenevo meno peggio degli altri (( Troppo democristiani, coerenza del programma economico non pervenuta, altro )) , consiglio a Di Pietro di togliere il suo nome dal partito e promuovere nuovi meccanismi di promozione interna e di scelta dei candidati che siano pienamente democratici, come prevede la Costituzione.

In caso contrario, sarò costretto a prendere atto del fatto che l’IdV è come gli altri partiti (per la precisione un ibrido fra PD e PdL) dovrò compiere un insano gesto. Alle prossime elezioni (probabilmente in primavera) potrei, nell’ordine:

  1. votare Vendola (dipenderà dal programma, non voto i comunisti);
  2. votare Partito Marxista-Leninista Italiano (( Nel senso che lo scriverò a mano nella scheda o ci appiccicherò un adesivo, visto che il PMLI non crede nella democrazia elettorale e non si candida. O meglio, non si candida perché nessuno è talmente minchione da votarlo, e i marxisti-leninisti lo sanno. )) (per scoppiare a ridere nella cabina elettorale, così evito di piangere);
  3. defecare nella scheda elettorale.

Votare è un dovere civico, ma farsi prendere per il qulo no.

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