Emergenza continua

Dovete sapere che fino a qualche lustro fa in Italia si facevano gare d’appalto brillantemente manipolate, attraverso le quali, grazie a tangenti passate a politici sensibili, mafie di mafiosi e/o di imprenditori si accordavano su come costruire (di solito male) ciò che si doveva costruire. In tutta Italia, sia chiaro.

Poi però venne Mani Pulite, ma soprattutto arrivò l’Unione Europea che stabilì che in tutta Europa le gare d’appalto e cose così dovessero funzionare in un certo modo per garantire la trasparenza e la correttezza per tutte le imprese del mercato comune.

Tuttavia in Italia non è cambiato nulla, o quasi. L’UE, infatti, aveva previsto che i controlli potevano essere meno stringenti solo nei casi di emergenza, quando bisogna favorire la velocità, piuttosto che il controllo.

Che è successo dunque in Italia? Tutto si è trasformato in emergenza, dai terremoti ai mondiali di nuoto ai viaggi del papa. Così tutto passa senza controlli. Ci sarebbe la Corte dei Conti, tuttavia i giudici contabili sbraitano tanto, ma hanno le mani legate.

La trasformazione della Protezione Civile in Società per Azioni abbasserebbe ulteriormente il livello dei controlli, e i casi di corruttela usciti in questi giorni sarebbero punture di zanzara al confronto.

Questi si stanno mangiando l’Italia, le nostre tasse, il nostro futuro.

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3 Comments

  1. questo è il riassunto che avevo in mente e che volevo scrivere, notare come da Craxi -> Berlusconi si siano legalizzate le ruberie ai nostri danni

  2. E che siano diventate qualcosa come 10 volte i livelli del 1993 (da 10mila miliardi di lire a tipo 60 miliardi di euro, Corte dei Conti, se non ricordo male)

  3. Aggiungici anche gli elicotteri Agusta: in Italia mai una volta è stato bandito un concorso internazionale per elicotteri, ne abbiamo migliaia in tutti i servizi di Stato, tutti made in Agusta. Poi andiamo all'estero e facciamo le 'gare internazionali' (e quando non basta ci mettiamo anche le mazzette, vedi Belgio), ma intanto i potentati dell'Agusta sono al sicuro nel loro 'cortile', in definitiva è lo Stato che vende elicotteri a se stesso (finmeccanica), ovviamente con i soldi del contribuente. Di tutto questo, ovviamente, in Italia (stampa specializzata in primis) si parla poco o niente. Tutte le volte che l'industria italica si afferma da qualche parte in questo settore (e capita spesso) bisognerebbe mettere vicino all'annuncio della vittoria anche il numero di gare casalinghe: 0, come dire che l'Inter a Milano non gioca neanche, vince per 'forza maggiore', mentre in trasferta può giocarsela. Troppo comodo, considerando quanto costano gli elicotteri moderni, ma nessuno ce lo dice. Anzi, anche in internet è più probabile che trovi gente che fa da 'PR' per questi potentati economici, guai a 'parlarne male!' Finmeccanica non si tocca.

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