Il minimo che possa pensare quando leggo baggianate sui maggiori quotidiani italiani è che i giornalisti pretendono di informare senza prima informarsi. Della roba al limite dell’arroganza.
L’alternativa è credere che gli organi di informazione vogliano fare disinformazione. Il che mi crea problemi a radermi.
Oggi tocca a Il Sole 24 Ore che in questo articolo scrive che il No Berlusconi Day è una manifestazione dell’Italia dei Valori. Cosa semplicemente falsa: gli organizzatori, come ribadito ieri ad Annozero, stanno facendo di tutto per evitare di dare una dimensione partitica alla manifestazione, a cominciare dalla scelta dei colori (il viola) al fatto di non volere sul palco alcun esponente politico.
Forse è semplice ignoranza. O forse si vuole servire l’inciucio: l’articolo parla infatti della convergenza fra maggioranza e opposizione sulle riforme istituzionali (a proposito, bentornato Minimo D’Alema), e scrive subito dopo che che «il Pd non è soltanto un partito dei no come quello di Di Pietro.» Come a dire: noi del PD siamo bravi giovini che dialoghiamo, Di Pietro è un tribuno che dice no a tutto, cattivo cattivo.
Non so quale delle due prospettive sia vera. In ogni caso un po’ di vergogna non ci starebbe male.