Traduzione simultanea

Avevo intenzione di commentare il discorso di ieri di Pierluigi Bersani. Il Circolo PD Barack Obama offre una traduzione simultanea di alcuni estratti del discorso, che lascia ben intendere che Bersani rappresenta il vecchio che resiste attaccato alla poltrona. I vecchi non hanno più giustificazioni: sono lì da vent’anni, che si chiamino Minimo D’Alema o Walter Veltroni, hanno fallito ed è ora di cambiare pagina.

Presentata la candidatura Bersani alla segreteria. Certe affermazioni sanno anche a voi di déjà vu?

Inno: Vasco Rossi, Siamo solo noi (e stiamo bene così, sembra)

Rinnovamento? “Ho in mente un partito in cui c’è rispetto per la generazione precedente” (non ci schiodiamo)

Primarie? “La sovranità appartiene agli iscritti che, sulla base di regole, la delegano in determinate occasioni agli elettori” (scordatevele, si torna alle tessere che si controllano meglio)

Alleanze? “Bisogna riconoscere autonomie e responsabilità alle altre forze del centrosinistra e di opposizione e lavorare ad una ricomposizione del campo alternativo alla destra: da soli non si può fare nulla” (rifacciamo il carrozzone dell’Unione, olé!)

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