Avevo scritto un post un mese fa, ma sono 1500 parole. E sinceramente non voglio stracciarvi le scatole con qualcosa che magari non vi interessa. Quindi sarò breve. Valga per tutti: non vi astenete. Chi si astiene sbaglia due volte, perché non fa nulla per cambiare le cose.
Non voterò Popolo della Libertà, perché lo ritengo il partito della criminalità mafiosa impunita, con un leader populista pronto ad assecondare le peggiori volontà del popolo, invece di perseguire il suo bene, pur di avere più potere, più soldi, più impunità, più gnocca. Ah, il popolo lo prende pure per il culo (soprattutto quelli deboli, tipo i precari). Una vittoria di questa gentaglia significherebbe che fra due mesi l’Italia finirà in una cappa di oscurità e di illegalità legalizzata, viste le controriforme che si vogliono mettere in campo, probabilmente a suon di fiducie.
Non voterò Lega Nord, perché non sono razzista, xenofobo, criminale, ladrona, e/o analfabeta. Il mio territorio è il mondo, non l’orticello dietro casa (che tanto i leghisti vi riempiranno di cemento).
Non voterò Unione Di Centro, perché è pieno di cattolici che predicano bene e razzolano male (Casini, divorziato risposato la cui moglie approfitta dei PACS gentilmente offerti dal Parlamento che li nega ai comuni mortali).
Non voterò Sinistra e Libertà, perché non hanno capito un cazzo.
Non voterò i comunisti, perché sono un’anomalia temporale: siamo nel terzo millennio, santo cielo.
Non voterò Partito Democratico, anche se Dario Franceschini ha fatto un buon lavoro e gliene dò atto, ha fatto la mossa sbagliata nell’annunciare che se ne andrà comunque a ottobre, lasciando il partito a Pierluigi Bersani alias Minimo D’Alema. E io un partito che ancora tenga in considerazione un fallito impunito farabutto del genere non posso tenerlo in considerazione. Oltretutto le candidature nella mia circoscrizione fanno veramente cagare.
Non voterò i Radicali, perché, purtroppo, sarebbe un voto sprecato (spero di sbagliarmi).
L’unica forza liberale rimasta (e l’unica iscritta al Partito Liberale Europeo) è l’Italia dei Valori, con la speranza che questo partito dichiari compiuta la sua missione e si dissolva al più presto, perché, in tal caso, vorrà dire che l’Italia sarà diventata un Paese liberale, dove la Legge è uguale per tutti, dove la legge della giungla è un ricordo terribile, dove la corruzione è l’eccezione e non il sistema. Ah, è anche l’unico partito ad aver fatto opposizione contro tutte l’immondizia che questo governo ha generato, Alitalia, Lodo Alfano, legge anti-intercettazioni, leggi che mettono il bavaglio alla stampa, per le inchieste di De Magistris e della Forleo contro i poteri forti.
Per quanto riguarda le preferenze, ho due sicurezze: una preferenza sarà per Luigi De Magistris. Una seconda (come la terza) NON sarà per Antonio Di Pietro: mi spiace, ma votarlo significherebbe assecondare la sua truffa. L’Italia dei Valori non deve essere il partito di Di Pietro, ma camminare con le sue gambe.