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Nessuno è immune dalla critica, neppure Napolitano

Aprite una pagina web di qualche giornale italiano. Troverete che Di Pietro ha offeso Napolitano.

Scene simili si sono viste anche nei mesi passati, protagonisti Grillo, la Guzzanti, tutti in piazza, a fare manifestazioni contro qualcosa. Di tutte queste manifestazioni si ricorda solo quello che dicono i comici, magari storpiando le parole di qualche politico. L’importante è fare scandalo, puntare il dito contro di loro.

Presto o tardi anche i blog muniti di disonestà (non solo intellettuale) riprenderanno questa notizia allo stesso modo. Per dire che Di Pietro, Grillo, Travaglio, Vulpio sono tutti degli idioti, delle merdacce, degli irrispettosi e via insultando.

Perché c’è stata la manifestazione a piazza Farnese oggi a Roma? Perché ‘sta massa di stronzi protestava?

Silenzio o al massimo qualche riga.

Non si può dire che con la legge Alfano quattro persone, fra cui un criminale prescritto, sono superiori alla legge.

Non si può dire che un magistrato è stato spostato dopo aver aperto inchieste gravissime che poi sono state abbandonate dalla procura competente.

Non si può dire che i magistrati competenti per legge a indagare sulla procura di cui sopra sono stati sospesi, spostati o altro.

Non si può dire che un giornalista che si occupava di questa faccenda è stato buttato fuori a calci dal giornale su cui lavorava (che era il Corriere della Sera, mica la Gazzetta della Garbatella).

Non si può dire che con la scusa di riformare la giustizia si preparano a dissolverla.

Non si può dire che il Parlamento è pieno di mafiosi. Che la mafia governa l’Italia. Falcone e Borsellino, se non fossero saltati in aria, oggi sarebbero stati trasferiti alla procura di Novosibirsk, in Siberia.

E allora a reti unificate si punta il dito contro quel terrorista di Di Pietro per aver attaccato la sacra figura del capo dello Stato al fine di distogliere l’attenzione. Storpiando le parole di Di Pietro, perché non ha offeso nessuno, perché neanche Napolitano è immune dal diritto di critica, e Di Pietro ha detto “rispettiamo quello che dice, ma non ci piace”. Ascoltatelo il discorso di Di Pietro. ((Panorama, tra l’altro, parla di fischi, ma io non ne sento nella parte “incriminata”.)) Vi sfido a trovare una e una sola offesa.

Perché questa informazione disinforma senza vergogna? La risposta è una sola: si cagano sotto. Di Di Pietro, di Grillo, di Travaglio, di De Magistris, di Vulpio, di Santoro.

Paura, eh?

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