Provo a fare un po’ di mente locale, ma le varie leggi sulla giustizia e atti simili mi si accavallano in testa. Legge Alfano per bloccare i processi del premier Silvio Berlusconi, Legge Consolo per bloccare i processi dei ministri, Legge Carnevale per far tornare il giudice ammazza-sentenze (il nemico giurato di Falcone e Borsellino). E ancora, legge sulle intercettazioni: vietate per i reati sotto i dieci anni, reati sui quali si basa la mafia, che non è solo narcotraffico e omicidi (come dice l’ANM), ma molto più subdola, nascosta nel sistema, quasi legalmente (come per gli appalti) o illegalmente (come esattore delle tasse, il pizzo). Poi il rendere il 41bis una misura permanente: prima si prorogava di sei mesi in sei mesi, per un motivo tutt’altro che stupido, visto che in questo modo si rendevano più difficili i ricorsi proposti da avvocati sempre alla ricerca di cavilli per tirare fuori boss di Cosa Nostra ((Ah, casomai non lo sappiate, i parlamentari possono fare visita ai boss in regime di 41-bis, come se nulla fosse.)) .
Eccetera eccetera, passando per Capezzone che intima la sinistra a chiedere scusa a Craxi (il tizio che ammise ((Riconoscete il presidente della Camera, all’inizio? )) , in Parlamento e in Tribunale, “sì, rubavamo anche noi, rubavano tutti, e che siamo fessi noi?”, quindi, Silvio, che cazzo vuoi riabilitare?).
Torno un po’ indietro: De Magistris che indaga su vari politici, imprenditori e magistrati, e viene cacciato, pardon “trasferito”; Forleo che indaga su politici e imprenditori e viene cacciata, pardon “trasferita”.
Negli ultimi giorni si è parlato di guerra fra procure. Come in molti han fatto notare, non si è trattato di guerra: la procura di Salerno ha il dovere di indagare su Catanzaro, ma non è vero il contrario. Catanzaro doveva rivolgersi a Napoli, la quale sarebbe intervenuta nel caso vi fossero stati gli estremi ((Non si tratta di un avvitamento burocratico, ma di una grande idea, perché il controllato non può controllare il controllore, come avveniva prima del 1998. )) . Catanzaro avrebbe dovuto, diligentemente, consegnare quanto richiesto, Catanzaro, però, non lo fa e Salerno va a prendersele. Anche i magistrati sono esseri umani.
Invece Catanzaro commette una irregolarità e “controdenuncia” Salerno e controsequestra quanto Salerno aveva sequestrato.
I giornali parlano di guerra fra procure. I politici se ne escono fuori indignati e chiedono a gran voce una riforma di questa giustizia di merda. Il Capo dello Stato chiede notizie a Salerno. Perché? Si vede che Napolitano non aveva niente di meglio da fare che irrompere nell’indipendenza della magistratura. Poi la Commissione del CSM, l’organo di autogoverno della Magistratura (che poi tanto “auto” non è), dopo aver letto 1700 pagine in 24 ore ((Che significa leggersi più di una pagina al minuto, continuando a leggere anche mentre si mangia, si va in bagno e ovviamente senza dormire. )) , decide di trasferire sia un po’ di gente sia a Salerno che a Catanzaro. Hanno torto tutt’e due, insomma ((Solo a me tutta questa storia suona assurda? )) . Aspettiamo di sapere il perché, forse a gennaio. Intanto le indagini su politici, imprenditori, mafiosi, massoni e compagnia bella continueranno ad essere bloccate.
In Abruzzo le cose si smuovono un po’: il centrosinistra ha deciso di riformarsi prima della legge, di candidare solo persone senza pendenze con la giustizia. Il centrodestra, invece, continua sulla sua strada: candidato è Gianni Chiodi, indagato insieme ad altri politici, sia di destra, che di sinistra, giusto a dimostrare che è vero che la questione morale riguarda tutti, ma ci sono partiti che l’affrontano meglio degli altri ((in altre parole, alcuni partiti dicono “È vero, c’è la questione morale, da oggi niente indagati, imputati, condannati” e altri partiti rispondono “È vero, c’è la questione morale, ma non ce ne frega un fico secco, né ieri né oggi”. )) .
La cosa simpatica è poi il solito Berlusconi che se ne esce parlando di questione morale: lui, processato decine di volte, assolto nel merito un paio, autoassolto nella maggioranza dei casi, lui, politico, imprenditore, massone e, quanto meno, amico/datore di lavoro di mafiosi ((Vedasi l’eroe Mangano e l’amico fraterno Dell’Utri, condannato in primo grado. )) . Una barzelletta, ma in fondo è quello che è diventata la politica italiana.
Quasi in tutti i partiti in Parlamento ci sono indagati e condannati che vorrebbero riformare la giustizia, addirittura cambiare la Costituzione (Berlusconi, che non ha mai voluto condannare il fascismo ((Di cui la Costituzione è la più grande reazione )) , non conosce neppure il procedimento, dall’alto del suo 110 e lode in giurisprudenza ((Insomma vuole cambiare la Costituzione in modo che sia uguale a quella che ritiene di conoscere. )) ). Quindi separazione degli ordini (giudici separati dai pubblici ministeri) e fine dell’obbligatorietà dell’azione penale. In soldoni, il pm finisce per essere braccio dell’esecutivo (grazie, ad esempio, a un CSM separato dominato da politici) e quindi sarà l’esecutivo a decidere quali reati debbano perseguirsi. I criminali che decidono chi processare. Meraviglioso!
Ciliegina sulla torta, Berlusconi vorrebbe riscrivere la Costituzione senza le opposizioni, giudicate antidemocratiche.
Una volta l’annuncio del regime avveniva in Parlamento. Oggi non può non avvenire che da Bruno Vespa.