Termometro Finanziario: l’economia rallenta e torna la paura sui mercati

Per Termometro Politico Settimana in correzione per le principali borse mondiali, specie nella giornata di venerdì: solo considerando il giorno finale dell’ottava Milano ha lasciato sul terreno il 3,43%, Francoforte il 2,36 %, mentre il Dow Jones statunitense l’1,05%. Il venerdì nero è iniziato a causa dei dati sulla crescita del PIL cinese, che è…

Termometro Finanziario: la recessione bussa alle porte d’Europa

Per Termometro Politico Listini europei in deciso ribasso nel corso della settimana scorsa: l’indice italiano FTSE-MIB, che si era riportato sopra la soglia psicologica dei 17mila punti il 16 marzo, ha accumulato un ritracciamento che lo ha respinto in area 16500 (un calo di circa il 3%). L’area dei 17mila è fondamentale per il percorso…

La lezione che greci (e italiani) non vogliono imparare

Per Diritto di Critica Domenica scorsa il Parlamento greco ha approvato il pacchetto di misure di austerity richiesto dalla comunità internazionale (in particolare la Troika composta da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale) al fine di ottenere una tranche di prestiti che permetteranno al Paese di rimandare (per ora) il fallimento. Il…

Termometro Finanziario: Grecia al centro della notizia, i mercati scelgono la cautela

Per Termometro Politico È sempre la Grecia a dominare la scena dell’economia: l’ennesimo rinvio delle trattative ha spaventato lievemente i mercati che, specie nella giornata di venerdì, hanno bruciato i guadagni di inizio settimana. Le borse restano sui massimi dell’anno, e sembra esserci comunque confidenza, motivo per il quale gli investitori potrebbero approfittare di alcune…

Rallegrarsi perché le cose vanno meno peggio?

Come segnalato su una rubrica sperimentale che ho cominciato a tenere da lunedì su Termometro Politico (scusate il ritardo nella segnalazione, ma è un periodo un po’ così) nelle ultime giornate sono stati rilasciati (qui il report in pdf) i sondaggi sui direttori degli acquisti delle imprese, che in sostanza servono a capire come andranno…

Perso potere d’acquisto? Colpa degli stipendi, non dell’euro

È una cosa che ho puntualizzato un milione di volte (l’ultima volta qui), ma che pare necessitare sempre di un richiamo: la perdita di potere d’acquisto non è dovuto al rincaro dei prezzi, quanto al fatto che gli stipendi sono rimasti fermi. Ovvero, l’inflazione è aumentata ad un tasso normale, mentre gli stipendi, a causa…

Meanwhile in Italy (un brutto venerdì. Un altro)

Mentre Sarkozy racconta in giro di aver salvato il mondo, ricalcando le orme del latitante del consiglio italiano (cit.), altre cose accadono in una dimensione parallela (quella reale). Innanzitutto lo spread fra BTP e Bund decennali perde leggermente significato rispetto a tempo addietro. In questo momento è a 375, non così vicino ai 400: il…

La crisi economica dal 2008 al 2011. In 200 parole

Enri89 mi ha chiesto su Twitter di riassumere in 200 parole (sottinteso: in italiano vero) la crisi economica dal 2008 a oggi. Impresa ardua, per uno abituato a scrivere tanto, ma ecco il risultato (credo siano 200, purtroppo il contatore di WordPress conta a caso). Mi sono limitato a cause e conseguenze dirette, ma in…