Nei trasporti il monopolio è miope

Qualche giorno fa mi ritrovavo con alcuni parenti e amici su un balcone a prendere il fresco all’ombra del mio monte preferito. Siccome sarei partito per Milano il giorno dopo mi è stato chiesto quanto tempo ci impiegassi in treno, e ho risposto che da Napoli a Milano (secondo l’orario) occorrevano sei ore e dodici minuti. Poiché, poi, si è parlato anche di Alitalia, mi è venuto subito in mente una cosa inquietante…

Ricapitolando: uno dei punti-cardine del piano Fenice per salvare Alitalia è istituire un sostanziale monopolio sulla tratta Roma-Milano (il che è già una grossa stronzata: quella tratta andrebbe dismessa).

In questo momento, per volare da Roma a Milano occorrono 90,56 euro (ho immaginato di dover partire fra 19 giorni, il 22 settembre) e un’ora e dieci minuti, cui va aggiunto un altro po’ di tempo (dipende dalle condizioni, ma non è raro perdere un’ora e mezza) per check-in, controlli e imbarco e poi il ritiro bagagli a terra, cui bisogna aggiungere anche il tempo per andare (per esempio) dall’aeroporto al centro della città (sì, Linate dista sette chilometri, ma Fiumicino ne dista 28, ovvero 31 minuti con il treno Leonardo Express). Siamo, insomma, intorno alle tre ore di tempo per partire dal centro della città per arrivare al centro dell’altra.

Sempre in questo momento (e alla stessa data di partenza), con il treno, occorrono 56,10 euro (-34,46 euro) e quattro ore e trenta minuti, cui NON bisogna aggiungere altro, visto che non ci sono controlli da fare e le stazioni (Termini e Centrale) sono già in centro.

Questo è il presente. Adesso il futuro. Due cose sono abbastanza sicure:

  1. A meno di interventi politici (leggi “imporre ad Alitalia una tariffa massima”), a causa del monopolio, per una elementare legge microeconomica, dovrebbe aumentare (anche se aumentasse di pochissimo, arriveremmo, diciamo, fino a cento euro);
  2. A fine 2009 dovrebbe essere possibile andare da Roma a Milano, in treno, in tre ore e dieci minuti.

Insomma, si impone un monopolio de facto sulla tratta Roma-Milano in aereo, ma ci sono due grosse obiezioni:

  1. Mica detto che la gente voglia andare con Alitalia: sappiamo benissimo (e finalmente se ne sono accorti anche i sindacati, dopo quello che hanno combinato con AirFrance) che sul raggio medio-corto le low cost la fanno da padroni, e pur di pagare un quinto di quanto chiede Alitalia sono dispostissimo a pagare altri venti euro (da Malpensa a Milano Stazione Centrale pagavo sette euro, non so da Roma a Ciampino, ma penso di avere bene approssimato) per andare da Roma a Ciampino e da Malpensa a Milano. Risparmio sempre sessanta euro, e il viaggio, di soli settanta minuti, è sopportabilissimo (anzi, comodo). E non state a sentire i media quando parlano male delle low cost: lo fanno per interesse, visto che il padron Berlusconi DEVE salvare Alitalia (un esempio per tutti: i media hanno riportato di una direttiva di RyanAir che imponeva ai piloti di razionare il carburante. Vero o meno, il punto è un altro: RyanAir non può scavalcare la Legge, e le leggi europee impongono una certa percentuale di carburante in eccedenza e le leggi italiane sono pure più restrittive…insomma, una scemenza montata ad arte e per interesse; e gli incidenti accadono anche alle compagnie di bandiera – il disastro di Linate del 2001 coinvolse un aereo della compagnia di bandiera scandinava, giusto per dirne uno).
  2. Infine, se io, per viaggiare sempre in seconda classe e nello stesso tempo, posso spendere meno (praticamente impossibile che Trenitalia raddoppi i prezzi, li aumenterà, certo, ma non fino a tanto), sceglierò Trenitalia o Alitalia? La risposta mi pare ovvia…e mi evito anche un’eventuale paura di volare.

Una delle cose che ho imparato nel corso di marketing è stata quella di fare marketing intelligence, il che comprende anche tenere sotto controllo le mosse non solo dei diretti concorrenti, ma anche di quelli meno diretti, come Trenitalia per Alitalia.

E Berlusconi e consulenti non solo hanno dimenticato di fare attenzione ai concorrenti diretti di Alitalia (le low cost), ma hanno pure dimenticato un concorrente indiretto che pure gode di protezione politica: le Ferrovie dello Stato. Non solo: secondo voi, dopo il 2013, quando gli imprenditori saranno liberi di vendere le proprie quote della nuova società, non penseranno a vendere ad una delle tante compagnie straniere che oggi fanno la corte a questo delizioso cioccolatino?

Purtroppo il nostro eroe di Arcore comincia seriamente a perdere colpi come imprenditore (come statista l’abbiamo già perso da un pezzo…).

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18 Comments

  1. Giusto una precisazione: ma l’aereo lo prendi a Capodichino o vai fino a Roma in treno e poi parti per Milano? A parte questo, non sono d’accordo con la “convenienza” del treno: se spendo 50 € per un volo RyanAir che a Milano mi ci fa arrivare in ¼ del tempo rispetto ad un treno, perché dovrei scegliere la seconda opzione? Spirito patriottico? Ogni tanto bisogna pensare al portafoglio, visto che non tutti sono dei ricconi sfondati. E poi, la Trenitalia è tutt’altro che economica. Abbiamo dei prezzi da spavento, sia sulle tratte brevi che lunghe, e spesso i prezzi non sono assolutamente rapportati all’effettiva qualità del mezzo di trasporto. Le linee migliori sono le TAV, ovvero Torino-Milano-Roma-Napoli, ma vai a dire ad una famiglia di 4 persone di usare quel treno, andata e ritorno, dal capoluogo piemontese a quello campano: sono (56,10*4)*2= 448,80 €. E ti pare che un’auto di media cilindrata con 448 € di benzina non ricopre la stessa tratta più che egregiamente? Presupponiamo siano 900 km di percorso e il consumo medio dell’utilitaria sia 8lt/100km, e che la benzina costi 1,45€/lt. In pratica, spende intorno ai 100 €, ovvero 200 se calcoli anche il ritorno. Qualunque sia la spesa, comunque, ne risulta che sia il treno che l’aereo sono due mezzi di trasporto sconvenienti. Perché dovrei decidere di partire col treno, io? Perché è più comodo e spendo meno, presuppongo. Ma di spendere meno, non se ne parla, e anche la comodità, data la rete non troppo capillare di trasporti (specialmente al sud), è relativa. L’aereo, magari, ha dalla sua la velocità, ma il prezzo? E torniamo al discorso di prima. Quello che dico io non è che il treno dovrebbe essere regalato, naturalmente, però se i prezzi fossero più “popolari”, sicuramente racimolerebbe più del 3,3% dei trasporti vacanzieri estivi. Ah, please, finiscila di trovare il Berlusconi dappertutto..sei esagerato ^^

  2. Giusto una precisazione: ma l’aereo lo prendi a Capodichino o vai fino a Roma in treno e poi parti per Milano? A parte questo, non sono d’accordo con la “convenienza” del treno: se spendo 50 € per un volo RyanAir che a Milano mi ci fa arrivare in ¼ del tempo rispetto ad un treno, perché dovrei scegliere la seconda opzione? Spirito patriottico? Ogni tanto bisogna pensare al portafoglio, visto che non tutti sono dei ricconi sfondati. E poi, la Trenitalia è tutt’altro che economica. Abbiamo dei prezzi da spavento, sia sulle tratte brevi che lunghe, e spesso i prezzi non sono assolutamente rapportati all’effettiva qualità del mezzo di trasporto. Le linee migliori sono le TAV, ovvero Torino-Milano-Roma-Napoli, ma vai a dire ad una famiglia di 4 persone di usare quel treno, andata e ritorno, dal capoluogo piemontese a quello campano: sono (56,10*4)*2= 448,80 €. E ti pare che un’auto di media cilindrata con 448 € di benzina non ricopre la stessa tratta più che egregiamente? Presupponiamo siano 900 km di percorso e il consumo medio dell’utilitaria sia 8lt/100km, e che la benzina costi 1,45€/lt. In pratica, spende intorno ai 100 €, ovvero 200 se calcoli anche il ritorno. Qualunque sia la spesa, comunque, ne risulta che sia il treno che l’aereo sono due mezzi di trasporto sconvenienti. Perché dovrei decidere di partire col treno, io? Perché è più comodo e spendo meno, presuppongo. Ma di spendere meno, non se ne parla, e anche la comodità, data la rete non troppo capillare di trasporti (specialmente al sud), è relativa. L’aereo, magari, ha dalla sua la velocità, ma il prezzo? E torniamo al discorso di prima. Quello che dico io non è che il treno dovrebbe essere regalato, naturalmente, però se i prezzi fossero più “popolari”, sicuramente racimolerebbe più del 3,3% dei trasporti vacanzieri estivi. Ah, please, finiscila di trovare il Berlusconi dappertutto..sei esagerato ^^

  3. Aggiungo un solo dettaglio: alitalia “possiede” una low-cost (volare.web) che, sebbene non faccia la tratta Roma-Milano (in Italia parte solo da Malpensa) fa un certo numero di tratte europee “turistiche” a prezzi più che ragionevoli.

  4. Aggiungo un solo dettaglio: alitalia “possiede” una low-cost (volare.web) che, sebbene non faccia la tratta Roma-Milano (in Italia parte solo da Malpensa) fa un certo numero di tratte europee “turistiche” a prezzi più che ragionevoli.

  5. @Stef Mec: parto da Capodichino. Ma hai letto l’articolo? Hai letto gli esempi? E soprattutto quante volte sei andato da Roma a Milano? Non mi sono inventato prezzi, tempi e distanze, e ho raccontato tutto come utente sia del treno che dell’aereo, usando le informazioni reperibili anche da te su internet. Io quella tratta (anche se a partire da Napoli) la faccio svariate volte l’anno, in treno, aereo e auto. Quindi non parlo senza avere alcuna esperienza.

    A me non interessa la tratta Catania-Venezia, il viaggio in treno da Bari a Torino o il viaggio in auto dall’Aspromonte alla Slovenia: uno dei punti cruciali del piano Fenice è la sospensione della legge antitrust sulla tratta Roma-Milano; la cosa, già gravissima di per sé, è pure da miopi. Questo significa che per volare da Fiumicino a Linate tu dovrai praticamente usare Alitalia. Non mi fregano le altre destinazioni, e neppure al governo, che non sembra avere considerato la concorrenza di Trenitalia (anche se, lo ammetto, vista la scarsa protezione della concorrenza in Italia, è probabilissimo che Alitalia e le FS allineeranno i prezzi, come fanno i petrolieri). La presenza delle low cost sulla stessa tratta, anche se da Ciampino a Malpensa è un’aggravante a tutto questo, ma io non l’ho considerata fondamentale, perché questa cosa è inquietante già così com’è.

    Detto questo, chiunque deve intraprendere il viaggio da Roma a Milano deve innanzitutto scegliere il mezzo da usare, che può essere treno, aereo, auto e altri ancora (anche in nave, elicottero e a piedi) che non prendo in considerazione per ovvi motivi. Per scegliere il mezzo l’utente sceglie in base a diverse variabili e le principali sono costo e tempo, cui si aggiungono variabili che non possono essere considerate in un modello (o possono essere considerate solo con difficoltà): uno può non volere andare in auto per paura di avere un incidente o di trovare un traffico incredibile a Firenze (sai che i fiorentini praticamente usano la A1 come tangenziale? E che su quella tratta ci sono code a tutte le ore del giorno? E che i lavori per la terza corsia li ha praticamente avviati Cavour (sì, la A1 in quel tratto ha SOLO due corsie)? Che fra Bologna e Firenze la strada è rischiosa e che mio zio – con cui salgo e scendo talvolta e che fa spessissimo quella strada – ha praticamente terrore di farla? Leggitela la voce su Wikipedia, e capirai); poi posso mai complicare il modello considerando il tipo di auto, il numero di persone che essa può contenere, il peso dei loro bagagli e il tipo di benzina utilizzato? La cosa è totalmente ininfluente, perché parlo di trasporto di massa e di due compagnie protette dalla politica che l’anno prossimo finiranno per farsi concorrenza. Questa è la cosa inquietante: non solo il piano Fenice fa la scemenza di concentrarsi su tratte da dismettere o ridimensionare (quale è la Roma-Milano), come hanno fatto le altre compagnie di bandiera (ne ho parlato a marzo), ma dimentica pure di considerare che su quella tratta ci sarà un concorrente che sarà impossibile estromettere, e che, in quanto a prezzi, anche se alti relativamente, sono ancora inferiori a quelli di Alitalia. Insomma, questa storia rischia di essere un fallimento totale (perché Alitalia e Trenitalia si batteranno tra loro e una delle due rischia di soccombere) e il sacrificio che io e te (e tutti gli altri contribuenti) dovremo sopportare per smaltire la bad company rischia di essere inutile. Chiaro il concetto di fondo del mio articolo o no?

    Quindi: ho preso in considerazione i prezzi e i tempi di Alitalia, i prezzi e i tempi di Trenitalia, sulla tratta da Roma a Milano, precisamente da Linate a Fiumicino (Ciampino e Malpensa sono abbandonate da Alitalia). Quella è la tratta presa in considerazione dal governo. E ho fatto l’analisi.

    Non ho parlato della qualità della rete ferroviaria italiana, né dei treni, né di nient’altro. Io parlo di mele e tu parli di banane, tentando di dimostrare che ho sbagliato qualcosa. Da notare che nel merito non ci entri mai (e mi pare che sbagli pure i numeri: io non ho considerato la partenza da Napoli, ma da Roma – il prezzo da Napoli è 73,20 e il tempo di percorrenza, come ho scritto, è sei ore e dodici minuti). Infine viaggiare in auto è enormemente più stressante: devi guidare e stare in un abitacolo di un metro cubo e se viaggi con bambini, come hai detto tu e come ho fatto io, è un casino che non puoi neppure immaginare. Poi dici evidenti falsità: a parità di altre condizioni (come la paura di volare e altre inconsiderabili variabili soggettive), viaggiare in treno è comodo quanto viaggiare in aereo (almeno sull’Eurostar – come previsto nel mio modello – e, in misura minore, sull’Intercity), ed è più economico (come puoi vedere tu stesso). A tutto questo ho aggiunto che nel 2009 pure i tempi saranno comparabili, e che quindi il prezzo diventerà una variabile fondamentale in questa scelta.

    Infine, se il tuo beniamino si voleva risparmiare le critiche, non doveva entrare in politica, perché da cittadino italiano quello che fa sono pure affari miei, perché i soldi che usa sono pure i miei. Poi, se voleva risparmiarsi le critiche su Alitalia non doveva usarla come cavallo di battaglia e non doveva fare una scelta statalista come quella che ha fatto. Non è che Berlusconi lo vedo io dappertutto, ma sono io che vado a cercarlo nelle cose che fa (adesso vuoi dirmi che Berlusconi non c’entra niente col piano Fenice? Non farmi ridere…). Berlusconi in tutta questa faccenda c’entra eccome e in modo decisivo, perché ci ha imperniato la sua campagna elettorale. Per favore, meno propaganda e più fatti: se critico il tuo beniamino, mi spiace che a te dia fastidio, ma non ci posso fare niente; è il presidente del consiglio del mio Paese, e anche se è immune da procedimenti giudiziari, non lo è dalla critica: è un normale essere umano.

    @ J B: la storia di Volare Airlines parla da sola, come pure l’acquisto da parte di Alitalia, che se non ricordo male è ancora oggetto di contenzioso (credo che verrà sanato a seguito della fusione fra Alitalia e AirOne nell’ambito del piano Fenice). Come detto a Stef Mec, visto che non rientra nel mio modello (che, ribadisco, tratta solo Roma-Milano, che non è negli orari di Volare), è totalmente ininfluente.

  6. @Stef Mec: parto da Capodichino. Ma hai letto l’articolo? Hai letto gli esempi? E soprattutto quante volte sei andato da Roma a Milano? Non mi sono inventato prezzi, tempi e distanze, e ho raccontato tutto come utente sia del treno che dell’aereo, usando le informazioni reperibili anche da te su internet. Io quella tratta (anche se a partire da Napoli) la faccio svariate volte l’anno, in treno, aereo e auto. Quindi non parlo senza avere alcuna esperienza.

    A me non interessa la tratta Catania-Venezia, il viaggio in treno da Bari a Torino o il viaggio in auto dall’Aspromonte alla Slovenia: uno dei punti cruciali del piano Fenice è la sospensione della legge antitrust sulla tratta Roma-Milano; la cosa, già gravissima di per sé, è pure da miopi. Questo significa che per volare da Fiumicino a Linate tu dovrai praticamente usare Alitalia. Non mi fregano le altre destinazioni, e neppure al governo, che non sembra avere considerato la concorrenza di Trenitalia (anche se, lo ammetto, vista la scarsa protezione della concorrenza in Italia, è probabilissimo che Alitalia e le FS allineeranno i prezzi, come fanno i petrolieri). La presenza delle low cost sulla stessa tratta, anche se da Ciampino a Malpensa è un’aggravante a tutto questo, ma io non l’ho considerata fondamentale, perché questa cosa è inquietante già così com’è.

    Detto questo, chiunque deve intraprendere il viaggio da Roma a Milano deve innanzitutto scegliere il mezzo da usare, che può essere treno, aereo, auto e altri ancora (anche in nave, elicottero e a piedi) che non prendo in considerazione per ovvi motivi. Per scegliere il mezzo l’utente sceglie in base a diverse variabili e le principali sono costo e tempo, cui si aggiungono variabili che non possono essere considerate in un modello (o possono essere considerate solo con difficoltà): uno può non volere andare in auto per paura di avere un incidente o di trovare un traffico incredibile a Firenze (sai che i fiorentini praticamente usano la A1 come tangenziale? E che su quella tratta ci sono code a tutte le ore del giorno? E che i lavori per la terza corsia li ha praticamente avviati Cavour (sì, la A1 in quel tratto ha SOLO due corsie)? Che fra Bologna e Firenze la strada è rischiosa e che mio zio – con cui salgo e scendo talvolta e che fa spessissimo quella strada – ha praticamente terrore di farla? Leggitela la voce su Wikipedia, e capirai); poi posso mai complicare il modello considerando il tipo di auto, il numero di persone che essa può contenere, il peso dei loro bagagli e il tipo di benzina utilizzato? La cosa è totalmente ininfluente, perché parlo di trasporto di massa e di due compagnie protette dalla politica che l’anno prossimo finiranno per farsi concorrenza. Questa è la cosa inquietante: non solo il piano Fenice fa la scemenza di concentrarsi su tratte da dismettere o ridimensionare (quale è la Roma-Milano), come hanno fatto le altre compagnie di bandiera (ne ho parlato a marzo), ma dimentica pure di considerare che su quella tratta ci sarà un concorrente che sarà impossibile estromettere, e che, in quanto a prezzi, anche se alti relativamente, sono ancora inferiori a quelli di Alitalia. Insomma, questa storia rischia di essere un fallimento totale (perché Alitalia e Trenitalia si batteranno tra loro e una delle due rischia di soccombere) e il sacrificio che io e te (e tutti gli altri contribuenti) dovremo sopportare per smaltire la bad company rischia di essere inutile. Chiaro il concetto di fondo del mio articolo o no?

    Quindi: ho preso in considerazione i prezzi e i tempi di Alitalia, i prezzi e i tempi di Trenitalia, sulla tratta da Roma a Milano, precisamente da Linate a Fiumicino (Ciampino e Malpensa sono abbandonate da Alitalia). Quella è la tratta presa in considerazione dal governo. E ho fatto l’analisi.

    Non ho parlato della qualità della rete ferroviaria italiana, né dei treni, né di nient’altro. Io parlo di mele e tu parli di banane, tentando di dimostrare che ho sbagliato qualcosa. Da notare che nel merito non ci entri mai (e mi pare che sbagli pure i numeri: io non ho considerato la partenza da Napoli, ma da Roma – il prezzo da Napoli è 73,20 e il tempo di percorrenza, come ho scritto, è sei ore e dodici minuti). Infine viaggiare in auto è enormemente più stressante: devi guidare e stare in un abitacolo di un metro cubo e se viaggi con bambini, come hai detto tu e come ho fatto io, è un casino che non puoi neppure immaginare. Poi dici evidenti falsità: a parità di altre condizioni (come la paura di volare e altre inconsiderabili variabili soggettive), viaggiare in treno è comodo quanto viaggiare in aereo (almeno sull’Eurostar – come previsto nel mio modello – e, in misura minore, sull’Intercity), ed è più economico (come puoi vedere tu stesso). A tutto questo ho aggiunto che nel 2009 pure i tempi saranno comparabili, e che quindi il prezzo diventerà una variabile fondamentale in questa scelta.

    Infine, se il tuo beniamino si voleva risparmiare le critiche, non doveva entrare in politica, perché da cittadino italiano quello che fa sono pure affari miei, perché i soldi che usa sono pure i miei. Poi, se voleva risparmiarsi le critiche su Alitalia non doveva usarla come cavallo di battaglia e non doveva fare una scelta statalista come quella che ha fatto. Non è che Berlusconi lo vedo io dappertutto, ma sono io che vado a cercarlo nelle cose che fa (adesso vuoi dirmi che Berlusconi non c’entra niente col piano Fenice? Non farmi ridere…). Berlusconi in tutta questa faccenda c’entra eccome e in modo decisivo, perché ci ha imperniato la sua campagna elettorale. Per favore, meno propaganda e più fatti: se critico il tuo beniamino, mi spiace che a te dia fastidio, ma non ci posso fare niente; è il presidente del consiglio del mio Paese, e anche se è immune da procedimenti giudiziari, non lo è dalla critica: è un normale essere umano.

    @ J B: la storia di Volare Airlines parla da sola, come pure l’acquisto da parte di Alitalia, che se non ricordo male è ancora oggetto di contenzioso (credo che verrà sanato a seguito della fusione fra Alitalia e AirOne nell’ambito del piano Fenice). Come detto a Stef Mec, visto che non rientra nel mio modello (che, ribadisco, tratta solo Roma-Milano, che non è negli orari di Volare), è totalmente ininfluente.

  7. Tooby, Tooby, non fare l’invasato. Io ho solo detto che, a parità di spesa (tenendo in considerazione questo criterio soltanto), l’automobile è più conveniente, ma da sempre sostengo che il treno, molto più dell’aereo, sia estremamente comodo: non devi guidare, non devi fermarti all’autogrill per andare in bagno, puoi sgranchirti le gambe, etc.etc. E..sì, l’ho fatta la Firenze-Bologna di notte, quando sono andato alle Dolomiti: siamo arrivati a Bologna intorno alle 3 e qualcosa, e il tratto appenninico è decisamente inquietante. E..sì, conosco la storia dei fiorentini che usano l’autostrada come tangenziale, poiché a discapito di quanto pensi tu, sono stato anche a Firenze, e ci sono ripassato al ritorno dal Veneto (alle 2 di notte si procede bene, ma a mezzogiorno di meno), e in entrambi i casi la coda, verso N piuttosto che verso S, era inquietante. Inoltre, personalmente, se dovessi decidere di andare a Milano in treno, la mia scelta primaria sarebbe sicuramente Ciampino, e non l’Alitalia. Vuoi per una questione di risparmio, vuoi perché da Rocca di Papa a Ciampino ci sono sì e no 15 chilometri di distanza (l’aeroporto si vede benissimo dal balcone, se non ti fidi, vieni a vedere ^^). Sei tu che hai travisato le mie parole, o eventualmente ti diverti a strumentalizzarmi, ma il treno ha vantaggi e svantaggi, e l’ho scritto, e tra gli svantaggi più penalizzanti c’è quello di una rete poco capillare, e dunque scomoda. Se dovessi andare che so, ad Alleghe (sotto la Marmolada), dovrei prendere il treno fino a Belluno (cambiare a Bologna e Venezia, se non ricordo male), e poi che faccio una volta arrivato a Belluno? Mi carico i miei quintali di valigie, prendo un autobus e ci metto 10 anni per arrivare all’albergo? Oppure spendo 150 € di taxi? Il treno è comodo solo per le destinazioni grandi, come Milano, Roma, e compagnia bella. Per il resto, no. E la mia tesi è confermata dal fatto che l’80% dei vacanzieri parte in automobile. O sbaglio? P.S.: il tuo modello non è universalmente valido, poiché si adatta alle tue esigenze, che non sono quelle di tutti coloro che usufruiscono del trasporto aereo. Per me è più comodo Ciampino, per altri potrebbe esserlo il futuro aeroporto di Viterbo, per te Capodichino. Dunque, devi valutare tutte le offerte, non solo quelle che vanno bene a te.

  8. Tooby, Tooby, non fare l’invasato. Io ho solo detto che, a parità di spesa (tenendo in considerazione questo criterio soltanto), l’automobile è più conveniente, ma da sempre sostengo che il treno, molto più dell’aereo, sia estremamente comodo: non devi guidare, non devi fermarti all’autogrill per andare in bagno, puoi sgranchirti le gambe, etc.etc. E..sì, l’ho fatta la Firenze-Bologna di notte, quando sono andato alle Dolomiti: siamo arrivati a Bologna intorno alle 3 e qualcosa, e il tratto appenninico è decisamente inquietante. E..sì, conosco la storia dei fiorentini che usano l’autostrada come tangenziale, poiché a discapito di quanto pensi tu, sono stato anche a Firenze, e ci sono ripassato al ritorno dal Veneto (alle 2 di notte si procede bene, ma a mezzogiorno di meno), e in entrambi i casi la coda, verso N piuttosto che verso S, era inquietante. Inoltre, personalmente, se dovessi decidere di andare a Milano in treno, la mia scelta primaria sarebbe sicuramente Ciampino, e non l’Alitalia. Vuoi per una questione di risparmio, vuoi perché da Rocca di Papa a Ciampino ci sono sì e no 15 chilometri di distanza (l’aeroporto si vede benissimo dal balcone, se non ti fidi, vieni a vedere ^^). Sei tu che hai travisato le mie parole, o eventualmente ti diverti a strumentalizzarmi, ma il treno ha vantaggi e svantaggi, e l’ho scritto, e tra gli svantaggi più penalizzanti c’è quello di una rete poco capillare, e dunque scomoda. Se dovessi andare che so, ad Alleghe (sotto la Marmolada), dovrei prendere il treno fino a Belluno (cambiare a Bologna e Venezia, se non ricordo male), e poi che faccio una volta arrivato a Belluno? Mi carico i miei quintali di valigie, prendo un autobus e ci metto 10 anni per arrivare all’albergo? Oppure spendo 150 € di taxi? Il treno è comodo solo per le destinazioni grandi, come Milano, Roma, e compagnia bella. Per il resto, no. E la mia tesi è confermata dal fatto che l’80% dei vacanzieri parte in automobile. O sbaglio? P.S.: il tuo modello non è universalmente valido, poiché si adatta alle tue esigenze, che non sono quelle di tutti coloro che usufruiscono del trasporto aereo. Per me è più comodo Ciampino, per altri potrebbe esserlo il futuro aeroporto di Viterbo, per te Capodichino. Dunque, devi valutare tutte le offerte, non solo quelle che vanno bene a te.

  9. Io penso che qualunque persona sana di mente vada da Roma a Milano partendo da Ciampino con una low cost. Siccome ti ritengo sano di mente, non ho messo in dubbio questo.

    Allora cerco di spiegarmi in poche parole: stiamo parlando della sola tratta Roma-Milano. Capodichino, Viterbo, Punta Raisi non ci fregano manco di striscio, perché è su quella tratta (Roma-Milano) che il piano Fenice prevede un regime di monopolio di Stato. Non ho preso la tratta che fa comodo a me, ma quella che il piano Fenice prevede. Il mio modello è valido perché prende in considerazione solo quella tratta perché solo su quella tratta il piano Fenice prevede il monopolio di Stato. Piano Fenice → Monopolio Roma-Milano, Tooby → Monopolio Roma-Milano. Piano Fenide non trattare Viterbo, Napoli. Tu capire me? E’ la terza volta che lo spiego in questa pagina, ce la fai a capirlo o devo spiegartelo in un’altra lingua?

    Detto questo, come hai pure detto tu, volare da Ciampino con una low cost costa meno che volare da Fiumicino con Alitalia. Andare in treno dalla Termini (quindi con qualche comfort in più rispetto a una low cost) costa meno che volare da Fiumicino con Alitalia e dall’anno prossimo si impiega lo stesso tempo. Una persona sana di mente sceglierebbe Alitalia pur avendo due alternative praticamente uguali, ma meno costose? La risposta dovrebbe essere no. Se rispondi no, per favore, chiama il comitato per il Nobel per l’economia e dì loro che sono degli imbecilli, poi torna qua, perché io a buttare a mare due secoli di studi (e due anni di rette salatissime per la mia università) non ci sto.

    E allora perché Alitalia dovrebbe puntare su questa tratta con DUE dico DUE alternative altrettanto valide e meno costose, invece di fare come le altre compagnie di bandiera che hanno puntato sui voli a lungo raggio, dove le low cost non possono arrivare e i viaggi in treno sono una tortura?

    Io non me lo so spiegare. Tu ci riesci?

    A margine, mi dai la battuta e mi esprimo in uno sfogo: mi sono sinceramente rotto le palle degli aeroporti di provincia. Servono solo a sprecare soldi pubblici (per dare prestigio al politico di turno e a finanziare palazzinari vari): vogliono aprire un aeroporto pure a Benevento. L’Italia geograficamente è stretta e se continua così fra poco avremo più aeroporti noi che gli Stati Uniti. Pazzesco…

  10. Io penso che qualunque persona sana di mente vada da Roma a Milano partendo da Ciampino con una low cost. Siccome ti ritengo sano di mente, non ho messo in dubbio questo.

    Allora cerco di spiegarmi in poche parole: stiamo parlando della sola tratta Roma-Milano. Capodichino, Viterbo, Punta Raisi non ci fregano manco di striscio, perché è su quella tratta (Roma-Milano) che il piano Fenice prevede un regime di monopolio di Stato. Non ho preso la tratta che fa comodo a me, ma quella che il piano Fenice prevede. Il mio modello è valido perché prende in considerazione solo quella tratta perché solo su quella tratta il piano Fenice prevede il monopolio di Stato. Piano Fenice → Monopolio Roma-Milano, Tooby → Monopolio Roma-Milano. Piano Fenide non trattare Viterbo, Napoli. Tu capire me? E’ la terza volta che lo spiego in questa pagina, ce la fai a capirlo o devo spiegartelo in un’altra lingua?

    Detto questo, come hai pure detto tu, volare da Ciampino con una low cost costa meno che volare da Fiumicino con Alitalia. Andare in treno dalla Termini (quindi con qualche comfort in più rispetto a una low cost) costa meno che volare da Fiumicino con Alitalia e dall’anno prossimo si impiega lo stesso tempo. Una persona sana di mente sceglierebbe Alitalia pur avendo due alternative praticamente uguali, ma meno costose? La risposta dovrebbe essere no. Se rispondi no, per favore, chiama il comitato per il Nobel per l’economia e dì loro che sono degli imbecilli, poi torna qua, perché io a buttare a mare due secoli di studi (e due anni di rette salatissime per la mia università) non ci sto.

    E allora perché Alitalia dovrebbe puntare su questa tratta con DUE dico DUE alternative altrettanto valide e meno costose, invece di fare come le altre compagnie di bandiera che hanno puntato sui voli a lungo raggio, dove le low cost non possono arrivare e i viaggi in treno sono una tortura?

    Io non me lo so spiegare. Tu ci riesci?

    A margine, mi dai la battuta e mi esprimo in uno sfogo: mi sono sinceramente rotto le palle degli aeroporti di provincia. Servono solo a sprecare soldi pubblici (per dare prestigio al politico di turno e a finanziare palazzinari vari): vogliono aprire un aeroporto pure a Benevento. L’Italia geograficamente è stretta e se continua così fra poco avremo più aeroporti noi che gli Stati Uniti. Pazzesco…

  11. Fattelo fare direttamente a Montesarchio l’aeroporto, e poi comprati un jet privato, così sei a cavallo, no? 😀 Ah, proposito, ci sono università statali altrettanto valide, non ti ha costretto nessuno a sperperare il patrimonio della tua ricchissima famiglia per laurearti alla Bocconi, insieme al figlio del premier (proposito, se lo vedi salutamelo), potevi scegliere un’altra facoltà, che so, giurisprudenza…con la chiacchiera che ti ritrovi, faresti concorrenza a Taormina, Bongiorno e Ghedini 🙂
    P.S.: preferisco viaggiare in treno, è più romantico e non corri il rischio di precipitare, al massimo, deragli e finisci di lato… 😛

  12. Fattelo fare direttamente a Montesarchio l’aeroporto, e poi comprati un jet privato, così sei a cavallo, no? 😀 Ah, proposito, ci sono università statali altrettanto valide, non ti ha costretto nessuno a sperperare il patrimonio della tua ricchissima famiglia per laurearti alla Bocconi, insieme al figlio del premier (proposito, se lo vedi salutamelo), potevi scegliere un’altra facoltà, che so, giurisprudenza…con la chiacchiera che ti ritrovi, faresti concorrenza a Taormina, Bongiorno e Ghedini 🙂
    P.S.: preferisco viaggiare in treno, è più romantico e non corri il rischio di precipitare, al massimo, deragli e finisci di lato… 😛

  13. Eh, ricchissima famiglia un paio di pifferi… Alla fine hai capito o no? Hai notato che hai detto cose condivisibili ma che non fregano né a me né a Colaninno né a Passera né a Berlusconi?

    Speriamo…

  14. Eh, ricchissima famiglia un paio di pifferi… Alla fine hai capito o no? Hai notato che hai detto cose condivisibili ma che non fregano né a me né a Colaninno né a Passera né a Berlusconi?

    Speriamo…

  15. Gli imprenditori (e anche il premier, in quanto tale) se ne fregano dei poveri cristi (nota bene: lettera minuscola in quanto usato come fosse nome comune), poiché il loro interesse primario è far lievitare, come un pandoro nella fabbrica della Motta, (uhm…visioni natalizie), i conti, che siano in Italia o nelle Cayman, Svizzera, Liechtenstein, o nella “Serenissima Repubblica di San Marino”…dico male, caro? 😀

  16. Gli imprenditori (e anche il premier, in quanto tale) se ne fregano dei poveri cristi (nota bene: lettera minuscola in quanto usato come fosse nome comune), poiché il loro interesse primario è far lievitare, come un pandoro nella fabbrica della Motta, (uhm…visioni natalizie), i conti, che siano in Italia o nelle Cayman, Svizzera, Liechtenstein, o nella “Serenissima Repubblica di San Marino”…dico male, caro? 😀

  17. E allora ammettiamo pure che un imprenditore non può fare anche il presidente del consiglio per l’evidente conflitto di interessi che hai appena confermato.

    Questo conferma pure che il piano Fenice è miope in quanto non guarda agli interessi del Paese, ma a quello degli imprenditori (e del premier, in quanto tale).

    Felice di esserci finalmente spiegati.

  18. E allora ammettiamo pure che un imprenditore non può fare anche il presidente del consiglio per l’evidente conflitto di interessi che hai appena confermato.

    Questo conferma pure che il piano Fenice è miope in quanto non guarda agli interessi del Paese, ma a quello degli imprenditori (e del premier, in quanto tale).

    Felice di esserci finalmente spiegati.

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