Le urne delle prossime elezioni regionali

La vignetta di Vukic è molto eloquente. Abbiamo un governo in carica che vuole costruire centrali nucleari, ma ha bisogno dell’approvazione delle Regioni per scegliere i siti. Anche per questo motivo, dunque, il voto di marzo dovrà essere ben ponderato: è ovvio che in regioni in mano alla destra ci saranno maggiori probabilità (anzi, quasi certezze) che le centrali nucleari vengano costruite magari nei pressi del vostro giardino, ed è per questo motivo che il governo è estremamente reticente in materia (insomma, se ne riparlerà dopo le regionali).

Sia chiaro che io non sono contrario tout court al nucleare (ci sono promettenti ricerche verso un nucleare meno pericoloso e più pulito), ma, a parte il fatto che in Italia esiste il grosso rischio che le centrali vengano costruite male (avete presente la Casa dello Studente a L’Aquila, quella che è crollata durante il terremoto perché mancava un pilastro? Il disastro di Messina? L’elenco è lungo), in questo momento è un errore politico ed economico puntare su questa tecnologia: le altre grandi potenze mondiali, infatti, le centrali le stanno chiudendo a favore sia di grandi e vere politiche di risparmio energetico sia delle energie pulite e rinnovabili, che nei prossimi anni avranno un grande sviluppo (e di conseguenza creeranno ricchezza e posti di lavoro). E se oggi il nucleare sembra conveniente, non lo sarà domani, poiché il costo delle materie prime necessarie lieviterà enormemente.

Insomma, in questo momento, il nucleare è un treno sbagliato su cui questo governo (e le regioni che finiranno sotto il suo controllo) vogliono sciaguratamente portarci. Quindi non dimenticatelo quando andrete a votare.

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