San Pinocchiet, fulminato sulla via di Arcore

«Un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico»

Lo diceva Augusto Pinocchiet Minzolini nel 1994. Ieri sera ha detto l’esatto contrario. Voi direte: quindici anni fa era tutta un’altra cosa. Ma tre anni fa, a proposito di Romano Prodi, il nostro uomo scriveva su Panorama (di proprietà del signore e padrone Silvio Berlusconi):

l’opinione pubblica ha diritto di sapere chi è che guida il Paese, come reagisce in situazioni diverse, come si comporta nelle trasmissioni politiche, ma anche da Biscardi e da Bonolis

Ma non è finita. Non tutti sanno che Minzolini è il creatore di un intero filone del giornalismo italiano. Nel 1996 nasceva la parola “Minzolinismo”, che significa:

forma di giornalismo che si basa sulla raccolta di dichiarazioni anche informali di uomini politici, senza alcuna verifica delle affermazioni raccolte

Quest’uomo (se uomo si può definire) è il direttore del maggiore telegiornale italiano. Ci dovremmo fidare di un tizio che rinnega se stesso proprio per fare un favore a un altro tizio che qualche anno fa gli pagava lo stipendio e che si è spianato la strada un mese e mezzo fa difendendo lo stesso tizio (Berlusconi) ovunque gli fosse concesso di parlare?  È questa la linea editoriale, l’indipendenza e la coerenza che dobbiamo aspettarci dal TG1 targato Minzolini?

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