La rinascita democratica

Ieri si è ricordata la strage di Bologna. Vedendo il TG1 ho avuto un senso di nausea: è stato davvero strano che la cronaca della manifestazione si sia soffermata sulle persone che, silenziosamente, hanno abbandonato la piazza quando è salito sul palco il ministro Gianfranco Rotondi.

Due giorni fa, come leggiamo su voglioscendere.it, sul Corriere della Sera una sorta di editoriale preventivo accusava chi avrebbe manifestato, fischiato, protestato il giorno dopo a Bologna. Ma nessuno si è soffermato sul perché queste persone abbiano protestato. Non erano black bloc o facinorosi e, oltre a pochi fischi (come si fa a teatro, non come fanno dei buzzurri qualsiasi), non hanno fatto altro che abbandonare la piazza silenziosamente, senza disturbare. Eppure li hanno stigmatizzati persino in anticipo. Senza neppure tentare di capirne le ragioni.

Una delle poche cose certe circa la strage di Bologna è questa: esecutori materiali erano stati dei neofascisti e i servizi segreti e la loggia massonica P2 avevano depistato le indagini. Non hanno permesso che si venisse a conoscenza delle persone che ordinarono quella strage.

Qual è l’importanza di questo particolare? Molto semplice: cominciamo dal fatto che il presidente del Consiglio si chiama Silvio Berlusconi, ed era iscritto alla loggia massonica P2 con il numero di tessera 1816.

La cosa che però davvero lascia perplessi è un’altra: la P2 aveva approntato un piano che avrebbe dovuto cambiare l’Italia. Lo chiamavano Piano di rinascita democratica, e avrebbe portato alla nascita di un nuovo ordine nazionale con al centro proprio la P2.

Come si può leggere qui, molti dei provvedimenti presi dai governi Berlusconi negli anni richiamano a tali principi. E molti altri sono stati annunciati da Berlusconi stesso proprio in questi giorni. Consapevole o meno, Berlusconi sta attuando proprio quel piano che una loggia sovversiva aveva programmato per salire al potere.

L’abbandono della piazza, più che per mere ragioni politiche, mi sembra essere correlato anche al fatto che Rotondi è rappresentante del governo il cui capo (e i suoi confratelli) non hanno permesso di fare giustizia completa a ottantacinque morti (e centinaia di feriti) e che hanno lasciato aperta una ferita nel cuore di Bologna e dell’Italia intera.

Non si può avere rispetto per queste persone: Berlusconi sta piano piano cambiando l’Italia. La rinascita democratica è già in atto: proprio come la voleva la P2.

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