Ma quanta disoccupazione c’è in Italia?

La domanda non è scema. Il dato ufficiale sulla disoccupazione è leggermente desaparecido, l’ultima stima (uscita il primo dicembre) è relativa ad ottobre, ed è una stima provvisoria, secondo il comunicato ISTAT. Il che già è un po’ strano di per sé, visto che, ad esempio, venerdì è uscito il dato sulla disoccupazione USA di novembre.

La stranezza si ripete? La risposta è sì. The Economist pubblica settimanalmente i dati macro relativi a molti Paesi del mondo, e fra questi c’è il dato sulla disoccupazione. La tabella la trovate qui sotto (cliccate per ingrandire).

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L’ultimo dato ufficiale disponibile riguarda la disoccupazione nel trimestre terminato a giugno. L’unico dato più vecchio in questa prima metà della tabella (il resto della stessa la trovate qui) è la Cina (2008); tutti gli altri Paesi con i quali ci confrontiamo (quindi l’Europa) hanno rilasciato i dati al minimo relativamente ad agosto (e parliamo della Grecia, non un Paese con il quale vorrei confrontarmi, in tutta sincerità).

Colpa dell’Economist, giornale comunista? Non saprei: è curioso notare, però, che il rallentamento è avvenuto proprio dopo lo scoppio della polemica fra Giulio Tremonti e i signori economisti (era l’estate scorsa, ricordate?).

Non sarà che il dato sulla disoccupazione è migliore di quello di altri Paesi solo perché riguarda mesi meno recenti quando l’impatto della crisi sul livello occupazionale era ancora blando?

Ci sarebbe da divertirsi anche a confrontare gli altri dati macro, ma ve lo risparmio.

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