Consigli per un voto informato: matita umettata e niente schede bianche

Articolo aggiornato dopo la pubblicazione

Non ciucciate quella ca**o di matita: al massimo chiedete di verificare che quella ca**o di matita sia indelebile usando un accidenti di foglio e una maledetta gomma.

E aggiungo, non fotografate quella ca**o di scheda elettorale: è VIETATO.

[Testo nascosto perché citato a sproposito]



Un altro consiglio: chi volesse astenersi votando scheda bianca, dovrebbe preferibilmente chiedere al presidente di seggio di non vedersi consegnata la scheda e di verbalizzare di non averla voluta ricevere. Votare scheda bianca significa, infatti, inserire una scheda valida nell’urna che chiunque, complice una “disattenzione”, potrebbe marcare per un partito o per un altro. (Si veda il D.P.R.  361 del 30 marzo 1957).

Spero di avere fatto cosa gradita informandovi di queste cosette. 🙂

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27 Comments

  1. poco fa mi sono recato a votare portandomi un fazzolettino inumidito di acqua…al contatto con questo tampone “fai da te”, la matita ha macchiato istantaneamente il fazzoletto di un colore violaceo…devo dire che mi sono spaventato parecchio, perchè ho temuto di macchiare le schede o rovinare la matita…
    in effetti il segno lasciato dalla matita umettata è completamente diverso, sembra una penna…
    spero che il voto non venga annullato da qualcuno che possa pensare che sia un tratto di penna.

  2. poco fa mi sono recato a votare portandomi un fazzolettino inumidito di acqua…al contatto con questo tampone “fai da te”, la matita ha macchiato istantaneamente il fazzoletto di un colore violaceo…devo dire che mi sono spaventato parecchio, perchè ho temuto di macchiare le schede o rovinare la matita…
    in effetti il segno lasciato dalla matita umettata è completamente diverso, sembra una penna…
    spero che il voto non venga annullato da qualcuno che possa pensare che sia un tratto di penna.

  3. In linea teorica, non c’è pericolo: il presidente dovrebbe saperlo (nel suo vademecum c’è scritto) e a ben guardare il tratto di matita si vede.

  4. In linea teorica, non c’è pericolo: il presidente dovrebbe saperlo (nel suo vademecum c’è scritto) e a ben guardare il tratto di matita si vede.

  5. In linea teorica, non c’è pericolo: il presidente dovrebbe saperlo (nel suo vademecum c’è scritto) e a ben guardare il tratto di matita si vede.

  6. Per favore, potreste indicare esattamente le fonti? mi sto occupando della questione “matite copiative” e non trovo riscontri (ad esempio) nell’indicazione del Consiglio di Stato nè sul vademecum del presidente. Grazie

  7. Per favore, potreste indicare esattamente le fonti? mi sto occupando della questione “matite copiative” e non trovo riscontri (ad esempio) nell’indicazione del Consiglio di Stato nè sul vademecum del presidente. Grazie

  8. Per favore, potreste indicare esattamente le fonti? mi sto occupando della questione “matite copiative” e non trovo riscontri (ad esempio) nell’indicazione del Consiglio di Stato nè sul vademecum del presidente. Grazie

  9. Se si vuole evitare che la propria scheda bianca venga manomessa basta renderla non valida (per esempio facendo un’enorme croce su tutta la scheda), no?

  10. Il link al sito dell’interno postato nei commenti non funziona, dà un file corrotto. Sarà colpa del traffico notevole di oggi?

    Per quanto riguarda la storia delle schede bianche, sono abbastanza scettico. Nel DPR citato non ho trovato niente a proposito, qualcuno sa citare l’articolo preciso che sconsiglia di votare scheda bianca?

    Ad ogni modo, la scheda bianca è una cosa ben diversa dall’annullare il voto, quindi suggerire di fare una cosa per l’altra è fuorviante.

  11. Il link al sito dell’interno postato nei commenti non funziona, dà un file corrotto. Sarà colpa del traffico notevole di oggi?

    Per quanto riguarda la storia delle schede bianche, sono abbastanza scettico. Nel DPR citato non ho trovato niente a proposito, qualcuno sa citare l’articolo preciso che sconsiglia di votare scheda bianca?

    Ad ogni modo, la scheda bianca è una cosa ben diversa dall’annullare il voto, quindi suggerire di fare una cosa per l’altra è fuorviante.

  12. Il pdf, come altri analoghi che ho potuto trovare dice “è valido il voto con matita umettata”. Il “solo se” non c’è, e quindi anche i voti espressi con la semplice matita copiativa non umettata sono altrettanto validi.

    “Il DPR si riferisce alla possibilità di vedere verbalizzato che l’elettore non ha voluto ritirare una scheda.”

    Ok, il famoso comma 5 dell’articolo 104. La cui interpretazione in questo senso è molto dubbia. Vedi http://www.alessandroronchi.net/2008/rifiutare-la-scheda-occhio-alle-bufale-elettorali/

    Anche perché è del tutto inutile chiedere di verbalizzare un “non ritiro”. Chi non vuole ritirare una scheda, lo dichiara, vota solo per le altre consultazioni e nei registri risulta automaticamente per quali consultazioni l’elettore si è astenuto. Se uno si vuole astenere da tutte le consultazioni, è sufficiente che non si rechi al seggio.

    Per quanto riguarda “la differenza” bisognerebbe prima di tutto mettersi d’accordo su quale differenza stiamo parlando: quella tra una scheda bianca ed un astensione o quella tra una scheda bianca e una nulla? Perché nell’articolo si fa riferimento solo alla prima, mentre nei commenti si consiglia invece di annullare la scheda.

    Nel caso dell’astensione o meno, la differenza è palese: se ci si astiene non si aumenta il numero dei votanti, che è un dato che viene sempre conteggiato e nel caso di un referendum è anche determinante.

    Tra la scheda bianca e nulla, sono d’accordo che, pragmaticamente parlando, non c’è nessuna differenza, neanche in caso di referendum. Ma il significato è profondamente diverso: le schede nulle raggruppano i voti di protesta, i voti espressi in modo riconoscibile (un possibile tentativo di broglio, per quanto stupido…) e i voti espressi in modo non chiaro; le schede bianche invece esprimono una volontà di partecipare alla consultazione, ma senza voler vincolare l’esito. Come se l’elettore dicesse: “riconosco che si tratta di un argomento importante e voglio partecipare, ma onestamente non mi sento in grado di decidere”.

  13. Il pdf, come altri analoghi che ho potuto trovare dice “è valido il voto con matita umettata”. Il “solo se” non c’è, e quindi anche i voti espressi con la semplice matita copiativa non umettata sono altrettanto validi.

    “Il DPR si riferisce alla possibilità di vedere verbalizzato che l’elettore non ha voluto ritirare una scheda.”

    Ok, il famoso comma 5 dell’articolo 104. La cui interpretazione in questo senso è molto dubbia. Vedi http://www.alessandroronchi.net/2008/rifiutare-la-scheda-occhio-alle-bufale-elettorali/

    Anche perché è del tutto inutile chiedere di verbalizzare un “non ritiro”. Chi non vuole ritirare una scheda, lo dichiara, vota solo per le altre consultazioni e nei registri risulta automaticamente per quali consultazioni l’elettore si è astenuto. Se uno si vuole astenere da tutte le consultazioni, è sufficiente che non si rechi al seggio.

    Per quanto riguarda “la differenza” bisognerebbe prima di tutto mettersi d’accordo su quale differenza stiamo parlando: quella tra una scheda bianca ed un astensione o quella tra una scheda bianca e una nulla? Perché nell’articolo si fa riferimento solo alla prima, mentre nei commenti si consiglia invece di annullare la scheda.

    Nel caso dell’astensione o meno, la differenza è palese: se ci si astiene non si aumenta il numero dei votanti, che è un dato che viene sempre conteggiato e nel caso di un referendum è anche determinante.

    Tra la scheda bianca e nulla, sono d’accordo che, pragmaticamente parlando, non c’è nessuna differenza, neanche in caso di referendum. Ma il significato è profondamente diverso: le schede nulle raggruppano i voti di protesta, i voti espressi in modo riconoscibile (un possibile tentativo di broglio, per quanto stupido…) e i voti espressi in modo non chiaro; le schede bianche invece esprimono una volontà di partecipare alla consultazione, ma senza voler vincolare l’esito. Come se l’elettore dicesse: “riconosco che si tratta di un argomento importante e voglio partecipare, ma onestamente non mi sento in grado di decidere”.

  14. @ Giacomo Boschi: Il “solo se” non c’è, e quindi anche i voti espressi con la semplice matita copiativa non umettata sono altrettanto validi. → Bel sofisma: si tratta solo dell’ennesima disposizione normativa che viene calpestata. La matita dovrebbe essere umettata, ma gli scrutatori non ne sanno nulla, men che meno i votanti: risultato, si vota con una matita cancellabile, si esprime un voto falsificabile e pertanto possibilmente annullabile. Li si annulla? No, perché alla fine dovresti prima armarti di gomma per cancellare e poi annullare tutti i voti che si cancellano. Quanti saranno, 40 milioni di voti annullati? E allora avanti con il modo di fare all’italiana, invece di informare scrutatori ed elettori.

    La questione della verbalizzazione serve a evitare che i rappresentanti e gli scrutatori si scannino per capire com’è che le schede della Camera sono meno delle schede del Comune, visto che la base è la medesima. Ronchi prende un abbaglio (non è l’unico, per quanto mi riguarda): l’articolo 44 dice solo che il Presidente può fare ricorso alla forza pubblica per ripristinare il regolare svolgimento delle operazioni, ma un’operazione prevista dal medesimo testo unico e tra l’altro punita con sanzione non può essere considerata turbativa delle elezioni, bensì espressione di un diritto, da parte dell’elettore, di vedere verbalizzata la propria protesta. Adesso i diritti diventano turbativa? Ma siamo diventati peggio di una repubblica delle banane?

    Sul resto, sono d’accordo: sono comunque contro la scheda bianca perché può diventare miracolosamente una scheda a favore di Tizio.

  15. @ Giacomo Boschi: Il “solo se” non c’è, e quindi anche i voti espressi con la semplice matita copiativa non umettata sono altrettanto validi. → Bel sofisma: si tratta solo dell’ennesima disposizione normativa che viene calpestata. La matita dovrebbe essere umettata, ma gli scrutatori non ne sanno nulla, men che meno i votanti: risultato, si vota con una matita cancellabile, si esprime un voto falsificabile e pertanto possibilmente annullabile. Li si annulla? No, perché alla fine dovresti prima armarti di gomma per cancellare e poi annullare tutti i voti che si cancellano. Quanti saranno, 40 milioni di voti annullati? E allora avanti con il modo di fare all’italiana, invece di informare scrutatori ed elettori.

    La questione della verbalizzazione serve a evitare che i rappresentanti e gli scrutatori si scannino per capire com’è che le schede della Camera sono meno delle schede del Comune, visto che la base è la medesima. Ronchi prende un abbaglio (non è l’unico, per quanto mi riguarda): l’articolo 44 dice solo che il Presidente può fare ricorso alla forza pubblica per ripristinare il regolare svolgimento delle operazioni, ma un’operazione prevista dal medesimo testo unico e tra l’altro punita con sanzione non può essere considerata turbativa delle elezioni, bensì espressione di un diritto, da parte dell’elettore, di vedere verbalizzata la propria protesta. Adesso i diritti diventano turbativa? Ma siamo diventati peggio di una repubblica delle banane?

    Sul resto, sono d’accordo: sono comunque contro la scheda bianca perché può diventare miracolosamente una scheda a favore di Tizio.

  16. Tooby ha scritto:

    Bel sofisma: si tratta solo dell’ennesima disposizione normativa che viene calpestata.

    No, non è un sofisma, è un fatto. A meno che tu o qualcuno dimostri il contrario, non c’è nessuna norma che venga calpestata. Se fosse solo un sofisma, non ci sarebbe stato bisogno di interpolare un “solo se” all’interno della frase originale.

    La matita dovrebbe essere umettata,

    Alla luce di quanto è stato riportato, no.

    si vota con una matita cancellabile,

    Io ho fatto la prova ed il segno non viene via, anche strofinando energicamente. Ci sono stati dei casi in cui si è cancellata la matita? Bene, si indaghi, ma appunto se si vuole capire come stanno veramente le cose è meglio evitare di scrivere errori.

    La questione della verbalizzazione serve a evitare che i rappresentanti e gli scrutatori si scannino per capire com’è che le schede della Camera sono meno delle schede del Comune, visto che la base è la medesima.

    Come sarebbe? Veramente pensi che il seggio tenga un solo conteggio dei votanti quando ci sono più consultazioni? Il numero dei votanti è separato per ogni consultazione, ed è aggiornato solo se l’elettore effettivamente prende la scheda. Avrai notato, forse, che alla fine i dati dell’affluenza sono leggermente diversi tra una consultazione e l’altra. Infatti, è sufficiente che l’elettore dichiari “mi astengo sulla consultazione X” perché la scheda non venga consegnata e questi non venga segnato come votante per quella consultazione. Il tutto senza far verbalizzare nulla. Io l’ho fatto una volta, quando ci sono stati una dozzina di referendum tutti assieme, e nessuno del seggio fece una piega, perché la mia era difatti una operazione di voto in piena regola. Quindi io so di cosa sto parlando, ho una esperienza di prima mano.

    Ronchi prende un abbaglio

    Su questo particolare, non essendo competente, non discuto. Può darsi che hai ragione tu, l’articolo l’ho postato solo per far vedere che la questione è dibattuta.

    Adesso i diritti diventano turbativa? Ma siamo diventati peggio di una repubblica delle banane?

    Se accadesse veramente sì. Ma, trattandosi di un caso ipotetico, non ha nulla a che vedere con la situazione reale.

    Sul resto, sono d’accordo: sono comunque contro la scheda bianca perché può diventare miracolosamente una scheda a favore di Tizio.

    Bisognerebbe che “miracolosamente” l’insieme del presidente, dei segretari e del rappresentante di lista fossero tutti d’accordo, incuranti del rischio che basta che uno solo non sia d’accordo per mandare tutti in galera. Un vero miracolo, a giudicare dalle probabilità.

  17. Tooby ha scritto:

    Bel sofisma: si tratta solo dell’ennesima disposizione normativa che viene calpestata.

    No, non è un sofisma, è un fatto. A meno che tu o qualcuno dimostri il contrario, non c’è nessuna norma che venga calpestata. Se fosse solo un sofisma, non ci sarebbe stato bisogno di interpolare un “solo se” all’interno della frase originale.

    La matita dovrebbe essere umettata,

    Alla luce di quanto è stato riportato, no.

    si vota con una matita cancellabile,

    Io ho fatto la prova ed il segno non viene via, anche strofinando energicamente. Ci sono stati dei casi in cui si è cancellata la matita? Bene, si indaghi, ma appunto se si vuole capire come stanno veramente le cose è meglio evitare di scrivere errori.

    La questione della verbalizzazione serve a evitare che i rappresentanti e gli scrutatori si scannino per capire com’è che le schede della Camera sono meno delle schede del Comune, visto che la base è la medesima.

    Come sarebbe? Veramente pensi che il seggio tenga un solo conteggio dei votanti quando ci sono più consultazioni? Il numero dei votanti è separato per ogni consultazione, ed è aggiornato solo se l’elettore effettivamente prende la scheda. Avrai notato, forse, che alla fine i dati dell’affluenza sono leggermente diversi tra una consultazione e l’altra. Infatti, è sufficiente che l’elettore dichiari “mi astengo sulla consultazione X” perché la scheda non venga consegnata e questi non venga segnato come votante per quella consultazione. Il tutto senza far verbalizzare nulla. Io l’ho fatto una volta, quando ci sono stati una dozzina di referendum tutti assieme, e nessuno del seggio fece una piega, perché la mia era difatti una operazione di voto in piena regola. Quindi io so di cosa sto parlando, ho una esperienza di prima mano.

    Ronchi prende un abbaglio

    Su questo particolare, non essendo competente, non discuto. Può darsi che hai ragione tu, l’articolo l’ho postato solo per far vedere che la questione è dibattuta.

    Adesso i diritti diventano turbativa? Ma siamo diventati peggio di una repubblica delle banane?

    Se accadesse veramente sì. Ma, trattandosi di un caso ipotetico, non ha nulla a che vedere con la situazione reale.

    Sul resto, sono d’accordo: sono comunque contro la scheda bianca perché può diventare miracolosamente una scheda a favore di Tizio.

    Bisognerebbe che “miracolosamente” l’insieme del presidente, dei segretari e del rappresentante di lista fossero tutti d’accordo, incuranti del rischio che basta che uno solo non sia d’accordo per mandare tutti in galera. Un vero miracolo, a giudicare dalle probabilità.

  18. non so che matite abbiate usato… quelle al mio seggio se si provava a cancellare, il segno non solo rimaneva, ma addirittura diventava blu…

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