Diffidare dalle soluzioni facili: non esistono pasti gratis

In settimana sono tornato su un argomento che ho affrontato numerose volte su queste pagine ovvero la staffetta generazionale che vorrebbe che i lavoratori anziani andate in pensione per liberare posti di lavoro per i giovani. Si tratta di una sciocchezza colossale proposta da ignoranti in cerca di consenso. I motivi sono spiegati nell’articolo linkato, qui voglio fare un discorso più ampio, ovvero ricordare che in economia non esistono soluzioni facili e che chi vi propone una formula magica che tutto risolve o è un ignorante o è un truffatore.

Lo insegnano agli studenti di economia sin dall’inizio che in questo campo si devono affrontare sempre dei trade off: ogni soluzione ad un problema, in altre parole, crea o approfondisce un problema da un’altra parte. L’esempio più scemo è quello fra lavoro e tempo libero (se lavoro di più, guadagno di più, ma ho meno tempo per occuparmi delle mie passioni, della mia famiglia, e viceversa, se lavoro poco non ho di che mangiare, ecc). Ma possiamo anche rimanere sull’attualità:

  • Se mandi in pensione troppe persone, magari pure troppo presto, chi lavora dovrà sopportare più costi per pagare tali maggiori pensioni, e dato che questi costi sono sopportati dalle aziende, queste ultime non assumono o licenziano;
  • Se istituisci il reddito di cittadinanza (ovvero quello che prevede che ogni cittadino italiano debba ricevere una certa somma di denaro) devi trovare finanziamenti così grossi che distruggono lo Stato;
  • Se svaluti la moneta favorisci le esportazioni, ma deprimi le importazioni;
  • Se finanzi il debito pubblico stampando moneta, ovvero se immetti troppa liquidità nel sistema, crei delle bolle finanziarie, rischi di perdere il controllo dell’inflazione, del debito pubblico, impoverisci la gente.

I trade off sono tanti, il discorso è lungo e vastissimo (si vincono premi Nobel studiando queste cose), ma il punto fondamentale è che non esistono pasti gratis: economia è ricerca costante dell’equilibrio, e se togli qualcosa da un piatto della bilancia, prima o poi succederà qualcosa che riporterà il tutto in equilibrio. Il problema nasce quando si attuano cure da cavallo spacciandole per miracolose (come sta avvenendo in Giappone) oppure si propongono idee mostrando solo i lati positivi e sminuendo quelli negativi, perché quella bilancia si muoverà paurosamente per tornare in equilibrio, fosse anche quello di rompersi.

Chiedere sempre “dov’è la truffa?”, e continuare a farlo finché non si scopre l’inganno. Perché, siatene sicuri, c’è.

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