L’Olandese elettorale [riassunti del 2013-02-24]

Tanti articoli, boom di visite per questo blog, di retweet su Twitter, di discussioni sulla pagina Facebook. L’ennesima dimostrazione che questo Paese è perduto, insomma. Di seguito il consueto riassunto settimanale, casomai, per vostra fortuna, vi foste persi qualcosa: abbiamo scritto di Giannino, Grillo, elezioni, ma anche di cose serie.

La settimana è iniziata con lo scandalo delle lauree di Giannino, probabilmente lo scandalo più piccolo della Storia d’Italia, e la dimostrazione più grande del fatto che la gente perbene, in questo Paese, è una minoranza. Per quanto riguarda queste pagine, per quanto non abbiamo alcuna certezza, dobbiamo rilevare una coincidenza temporale interessante: Zingales sapeva del falso curriculum di Giannino già da alcuni giorni, ma ha reso noto l’abbandono di Fare per Fermare il Declino appena sei ore dopo l’articolo di Niccolò che, per la prima volta, ricostruiva e pubblicizzava in modo “giornalistico” la questione che ha portato alle dimissioni di Giannino. La pubblicazione della mini-inchiesta è stata sofferta, ma ha portato a galla il declino di un uomo che ha alimentato piccole speranze di cambiamento grazie a un programma neppure indecente, ma che si è rivelato un mentitore seriale, anche di fronte all’evidenza, tipo lo smemorato di Cologno che tanto non sopporta.

Ci siamo occupati anche del caso elettorale, Beppe Grillo: già con l’analisi del programma avevamo evidenziato che si trattava di un ammasso di roba priva di senso e irrealizzabile. Ho analizzato la punta del diamante populista incastonato sullo scettro di Grillo, il reddito di cittadinanza (mille euro al mese), giungendo alla conclusione che neanche inventandosi i soldi era possibile farlo. Post letto e commentatissimo, nonostante una certa rigorosità di analisi molti grillini sono passati ripetendo a megafono le idee del leader e a negare l’evidenza. Ah, casomai vi chiediate se si può fare qualcosa di simile a un reddito di cittadinanza, la risposta è sì, ma occorre tanto lavoro, tanta buona volontà, tante discussioni e tanta voglia di compromesso. Gli onorevoli grillini ce l’avranno? Il problema, comunque non sono gli attivisti a 5 stelle, bensì il leader del movimento. Valepert ha ben riassunto i molti tratti che rendono Grillo 2013 simile al Mussolini 1921 o al Berlusconi 1994. La retorica grillina è costruita sempre sullo stesso schema: denunciare, intrattenere, sparare soluzioni irrealizzabili che han fatto la fortuna di più di un leader populista. Se stuzzichi il fascista che alberga in ogni italiano, i risultati si vedono e si rivedono. Per fortuna sono talmente poveri di argomenti che si tagliano con il grissino dell’ironia (notare i commenti).

Aggià, oggi e domani si vota. Se siete indecisi, se volete approfondire i programmi partendo dalle mie considerazioni o se volete farvi quattro risate amare, ho riassunto i programmi dei principali partiti in gioco. Attenzione, contiene dichiarazioni di voto esplicite (Ambrosoli presidente in Lombardia e Luca Martinelli per Fermare il Declino come consigliere per la provincia di Roma) e implicite. Di seguito il mio pronostico.

Secondo me voterà intorno al 75% degli aventi diritto. I vari partiti parafascisti prenderanno il 48% dei voti; i vari partiti paracomunisti alle vongole l’8%; la lista del Club dei Miliardari Vaticano prenderà il 10%; gli altri il 34%. Fate il vostro gioco, ma non andate in all-in: c’è il serio rischio che questa farsa si ripeterà a breve.

Casomai lunedì aveste bisogno di compagnia, seguirò come sempre lo spoglio in diretta sui vari social network.

Ah, parlando di cose serie, il club tripla A è sempre più deserto in Europa, perché la ricetta è sempre più sbagliata. Intanto infuria la guerra valutaria, che la guardiate oppure no.

Tweet della settimana

(192 retweet per una semplice divisione, mi state deludendo 😛 )

Video della settimana

https://www.youtube.com/watch?v=HfvvYuO6zHM

(Grazie a Valepert)

Articolo stagionato della settimana

Il governo delle tasse è il governo Berlusconi: impariamo a ripeterlo ogni giorno

Se l’articolo ti è piaciuto, puoi incoraggiarmi a scrivere ancora con una donazione, anche piccolissima. Grazie mille in ogni caso per essere arrivato fin quaggiù! Dona con Paypal oppure con Bitcoin (3HwQa8da3UAkidJJsLRfWNTDSncvMHbZt9).

2 Comments

  1. dubito che le dimissioni di zingales e il vostro articolo siano direttamente collegati, ma di certo bisogna darvi credito per essere stati prontamente sullo scoop! Complimenti!

    Miei pronistici a naso senza nessuna pretesa vedono il pd come primo partito alla camera, senza maggioranza al senato. M5S molto vicino al PDL, FARE 2% e MONTI che non supera l’8% in alcune regioni per il senato. Governabilità a rischio.

    Miei intenzioni di voto sono: voto disgiunto per Amrosoli per la lombradia, mentre sono indeciso se buttare il mio voto per FARE o buttarlo per il PD alla camera, Il fatto di non poter votare al senato mi da proprio la sensazione di voto INUTILE.

Comments are closed.