Welcome to Super Mario Land

In ritardo di tre mesi almeno (grazie Triscemo), arriva il taglio dei tassi che tanto abbiamo auspicato.

Posto che è necessario per l’Eurozona adottare misure di austerità, è ancora più necessario mitigare tali misure con una politica monetaria espansiva, quindi la mossa a sorpresa di Draghi appare essere di buon auspicio, in generale.

In generale.

Perché mentre le borse esplodono di gioia, i rendimenti dei BTP fanno spallucce, segno che la crisi dell’Italia non verrà risolta dalla politica monetaria, né dalle doppie e triple manovre a tutto tasse sinora varate, né dalle pallide misure che forse si prenderanno nelle prossime settimane (e se quelle sono liberalizzazioni, io sono Yoshi).

Il decennale chiude per il terzo giorno consecutivo a 6,19% di rendimento, in calo il 5 anni (ma lo spread col decennale resta un misero 0,27%). In calo, ma minore in modo preoccupante pure il titolo a 2 anni. Tradotto: sul mercato dei titoli italiani c’è rimasta poca gente disposta a comprarli.

E adesso rimaniamo in attesa del G20.

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