Difesa della lingua italiana (sì, come no)

Portrait de DanteL’Italia è pronta a far scoppiare un quarantotto perché l’Unione Europea è intenzionata a introdurre brevetti europei in tre lingue, inglese, francese e tedesco, ma non l’italiano. Apriti cielo.

Poi viene fuori che Tremonti ha deciso di tagliare i fondi alla società Dante Alighieri, che diffonde lingua e cultura italiana nel mondo, insegnandola a centinaia di migliaia di persone in cinque continenti. Il taglio fa passare le disponibilità finanziarie da 1,7 milioni a 600 mila euro.

Nulla, se si pensa che il British Council riceve dalla Gran Bretagna 220 milioni di euro, mentre il Goethe Institut riceve dalla Merkel 218 milioni. Sarkozy, invece, nel 2011, staccherà un assegno da 11 milioni alla Alliance française (i 600mila euro di cui parla Wikipedia si riferiscono ai finanziamenti alla sola scuola internazionale a Parigi).

Perfino la nostra compagna in questa crociata versa allo Cervantes ben 90 milioni di euro, e lo spagnolo avrebbe molte più ragioni di entrare nel club, visto che è parlato da tre quarti di America. E avete presente quell’altro PIIGS, il Portogallo? Pur con le pezze al fondoschiena, pagherà 13 milioni di euro al Camões.

Estiquaatsi, aggiungerei.

Prima di tirare fuori l’orgoglio nazionale e di strepitare come le anatre che siete, tirate fuori i quattrini per la cultura e la ricerca. Se no è normale che ci piglino a pesci in faccia in questioni del genere.

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