Ignoranza economica in Italia: un esempio “nobeliare”

Che il nostro Paese non brilli per competenza economica è già noto per chi passa ogni tanto su queste pagine, ma anche in relazione al fatto che, per dirne due, abbiamo un ministro dell’Economia che è un commercialista (laurea in giurisprudenza), ma anche il fatto che a capo dell’opposizione e, in passato, a capo di ministeri “economici”, vi fosse uno che è laureato in filosofia (con una tesi su Gregorio Magno). Abbiamo avuto un ministro dell’Economia laureato in economia, ma è stato preso a pesci in faccia e additato come mostro (sorte condivisa con Visco, pure lui laureato in giurisprudenza, ma in seguito redento).

Oggi è stato assegnato il Nobel per l’economia. Il Corriere della Sera se ne esce con la seguente motivazione: «per le loro analisi sui mercati alla ricerca di attriti». Uno si immagina il trio di laureati col cappello da Sherlock Holmes e la lente d’ingrandimento mentre vanno alla ricerca di sporgenze, sassi e ostacoli vari in mezzo alla strada causati dalle buche di Keynes; oppure col cappello di Indiana Jones, alla ricerca della cassa dell’arca perduta che il magazziniere alla fine del film fa fatica a spingere, creando un inaccettabile collo di bottiglia nella gestione del magazzino.

Passi che si tratti di una traduzione dall’inglese fatta coi piedi (perché tradurre frictions con attriti? Ma soprattutto “search frictions” (frizioni di ricerca) come accidenti fa a diventare “frictions search” (ricerca di frizioni)?), bastava un minimo di conoscenza economica per capire che, in gergo, le frictions sono le frizioni (maddai?), tipiche di qualunque mercato.

E bastava un minimo di conoscenza economica anche per risolvere la questione dell’altra parola chiave, ovvero search: nei mercati (non solo quello del lavoro) una delle questioni fondamentali è data proprio dalla ricerca della controparte con cui negoziare, e il problema della ricerca bilaterale è un area di studio abbastanza importante (( Pane e sarcasmo stasera )) . E poi, davvero, ci voleva tanto a mettere mentalmente vicino a “ricerca” la locuzione “di occupazione”?

Il Nobel a questi tre è stato assegnato, per l’appunto, proprio per i loro studi sulle frizioni che vi sono in questa ricerca, ovvero per avere tentato di spiegare perché datori e lavoratori hanno difficoltà ad incontrarsi. Ma non chiedetemi di spiegarlo ai giornalai della sera.

(Lo stesso errore c’era pure su Wikipedia: ho paura di sapere chi ha copiato male da chi).

Poi chiedetevi perché l’economia italiana fa ca*are. E perché questi tizi, che sono riusciti a prevedere la vittoria di quei tre (( Cosa non facile: in tutta sincerità, a mio modestissimo avviso, l’avrebbe meritata qualcun altro prima (e solo prima) di loro. )) , sono in sostanziale esilio volontario.

Photo credits | Daniel Vogel

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