Vuoi vincere il premio Nobel?

Ho avuto un breve (perché non è che volessi perdere la mia vita in una causa persa) scambio di battute con un berlusconiano sfegatato. Gli ho chiesto come mai per Fini il teorema “Non poteva non sapere” era valido, mentre per Berlusconi (e per tutti gli altri, tipo Craxi) era una boiata logica.

Lui mi ha risposto che in quel caso era vero, cioè che nel caso di Berlusconi era lecito potere non sapere. E perché? Perché, dice lui, in 127 processi Berlusconi è sempre stato assolto.

Ora, qui abbiamo una grossa dissonanza:

  • una memoria di ferro nel ricordare che Berlusconi ha subito 127 processi (numero falso, sono almeno un centinaio in meno, ma il numerone sparato è così credibile da rimanere impresso nella memoria della scimmia dello sfegatato berlusconiano – la tecnica del numero a caso è molto convincente anche per abbordare le ragazze, ma devono essere piuttosto oche);
  • una memoria di ferro arrugginito nel ricordare che le assoluzioni sono poche, molto poche se rapportate alle amnistie, alle prescrizioni (spesso grazie a una legge che si è scritto da solo), alle abolizioni di reato (che, ovviamente, ha abolito lui stesso).

Insomma ricordano bene che il loro eroe nano ha affrontato con indomito e divino coraggio legioni e legioni di magistrati rossi con le forche in mano, mentre non ricordano che il loro eroe nano si è sempre cagato sotto dalla paura, tanto che dopo aver pianto sotto la doccia, il nostro impavido s’è buttato in politica per difendersi DAI processi e non NEI processi.

Dunque, si ricorda il falso Berlusconi eroe, si dimentica il vero Berlusconi cagasotto.

Dopo sedici anni di evidenze oltre ogni limite, ci sono ancora milioni di persone che credono nelle favole. Poiché, a questo punto, anche uno scimpanzé si sarebbe accorto della truffa, mi sto convincendo del fatto che i berlusconiani abbiano un difetto genetico che gli fa vedere elefanti rosa volanti in cielo. Trovarlo potrebbe valere il premio Nobel, magari si scopre che esiste una sottospecie diversa di homo sapiens sapiens.

Ma soprattutto servirebbe a scoprire un accidenti di cura per liberarci di questo piazzista da Arcore (e fra poco ci manderà quelli del CEPU a convincerci porta a porta per davvero).

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7 Comments

  1. Secondo me è facile: basterebbe vivisezionare Capezzone, ma va bene anche un qualunque altro radicale convertito sulla via di Hardcore.

    Scopriremmo il vuoto assoluto del niente che avanza, come il Nulla su La Storia infinita. Sarebbe un viaggio straordinario nel cervello umano e chissà, magari scopriremmo anche come mai dappertutto stanno spuntando ROTONDE CON LA FONTANA, mentre tutt’attorno l’asfalto fa così schifo che sembra lo abbiano bombardato i Serbi con i mortai da 120.
    E’ incredibile come si butta via il denaro in Italia, e questo in comuni ‘rossi’, tradizionalmente rinomati per la buona gestione. Questo ‘niente che avanza’, assieme al cemento e all’asfalto ha molto, ma molto a che fare con il berlusconismo, a mio avviso. Per provarlo sarebbe quindi cosa buona e giusta studiare a fondo il cervello di Capezzone, aiuta a capire come reagisce quando sente la parola ‘soldi’, ‘paraculo’, ‘voltagabbana’, ‘la mafianonesiste’ e così via.

    Ma temo che non sia possibile trovare una cura. E’ una situazione disperante, giusto come nel film ‘1976: occhi bianchi sul pianeta Terra’. Horror puro, del resto il lombrosario Bondi-Cicchetto-Gasparri già dice tutto.

    Forse al berluscones tipico bisognerebbe fargli capire che A- non fa carriera solo leccando (come pensa di fare Alfano), e B- rischia di finire non a letto con la Carfregna, ma a fare lo scendiletto di Bondi, visto che il sistema è comunque piramidale, pochi pigliano e molti pagano.

    Ma certo, ragionare con gente irragionevole è da Comma 22.

  2. Corretto: tagliata la testa della piramide rischia di rimanere solo un branco di iene a scannarsi. E ciò che è peggio è che potrebbero stare guidando il Paese nel frattempo.

  3. Tutti si dimenticano che molti processi sono caduti in prescrizione, vuoi a causa delle leggi ad personam, vuoi a causa, diciamo anche questo, dell’immunità di cui gode, ed infine anche, diciamolo per par condicio, i procuratori cercano la carriera facile colpendo il politico del momento, poi non so, però ci stà tutta la questione che i procuratori partono in quarta e poi alla fine cercano la prima marcia per non perdere ciò che hanno cominciato.
    De Magistris, lo trovo un caso a parte, lì in quel caso parte in prima e quando arriva alla  quarta gli si inghippa il motore per eccesso di liquame al posto del carburante, ma si sà, i dispetti spesso li fano gli amici………….

    1. Quella di de Magistris e di altri è una vicenda complessa. Ci sono magistrati meno bravi che attaccano senza avere le spalle coperte, altri che attaccano avendo anche un bel po’ di prove e indizi, ma che vengono fregati dai giochetti di palazzo.

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