Siamo fuori (giustamente), ma…

Per la prima volta dal 1974 (quando eravamo in un gruppo con l’Argentina, mica il Paraguay) l’Italia è fuori dai mondiali di calcio nella fase a gironi. Un’eliminazione meritata, visto che in tre partite abbiamo giocato solo negli ultimi trenta minuti nel girone più facile del mondiale.

Siamo stati sfortunati: Pirlo ha fatto vedere che se fosse stato in campo avrebbe cambiato il volto della nostra Nazionale e forse Buffon avrebbe potuto dare maggiore sicurezza alla difesa (Marchetti è ancora piuttosto lento). Vogliamo aggiungere un portiere slovacco da espellere perché ha sbagliato sport? Ma qui finiscono le colpe “esogene”, il grosso del guaio va ricercato dentro.

Lippi non ha sbagliato, in primo luogo, le convocazioni, a mio avviso (niente Cassano e Balotelli: sono bravi, è indubbio, ma sono inaffidabili): certo, ha convocato un blocco di giocatori da una squadra che ha deluso in campionato (la Juventus) e un blocco di campioni del mondo, ormai vecchi (stesso errore commesso da Domenech), ma ha sbagliato prima di tutto a metterli in campo. Nelle prime due partite ha sbagliato modulo, inventandosi pure i ruoli dei suoi giocatori (Marchisio… Marchisio… che ruolo ha Marchisio?), nella terza non ha messo in campo i giocatori che doveva: Quagliarella, in un solo tempo, è stato il migliore in campo, forse meritava più chance (e anche Maggio).  Capello, per dire, ha buttato fuori un portiere per una semplice papera, facendo capire al gruppo che non si doveva scherzare, e alla fine la qualificazione è arrivata e poi vedremo. L’Italia c’era, ma non era quella che è stata messa in campo, e Lippi se n’è presa la colpa (ma il tono tradiva svariati “budelli delle vostre ma'”).

La preparazione fisica, poi, è stata semplicemente mancante (colpa dell’altura?): i nostri erano lenti praticamente ovunque, e se da un lato (l’attacco) pazienza (erano lenti anche nel 2006), dall’altro (la difesa) è stato il nostro punto debole.

La difesa, infatti, era il nostro punto di forza nel 2006, quattro anni dopo è stata totalmente inesistente. L’immagine che riassume tutto il nostro mondiale è la terza rete della Slovacchia, senza la quale (forse) saremmo passati (prendere una rete da un fallo laterale è forse una delle più grandi vergogne del calcio, soprattutto per la difesa che lo prende). Cannavaro, alla fine della partita con la Nuova Zelanda, aveva respinto tutte le accuse (s’incazzò pure), ma la partita appena conclusa ha dimostrato che ormai non è più il pallone d’oro di qualche anno fa: forse avrebbe avuto bisogno di maggiore umiltà (dopotutto, ci sarà un motivo se Cannavaro è andato in “esilio” a Dubai). Cannavaro, sulla terza rete: ma dico, siete due centrali, tu sei quello anziano, non riesci a notare che al centro non c’è nessuno dei due?

Però c’è un’altra cosa che è maggiormente desolante (e preoccupante, soprattutto per Cesare Prandelli). L’umiliazione che abbiamo subito oggi mi fa pensare a Donadoni, addirittura: a vederla oggi la sua Italia aveva molti spazi di miglioramento (all’Europeo uscimmo ai rigori con la Spagna, che poi li vinse, senza un Cannavaro, per dire: forse Donadoni avrebbe continuato con l’opera di rinnovamento del gruppo eliminando anche gli altri logori campioni del mondo). Questa squadra, invece, è rasa al suolo, come lo fu nel 1966, ma allora c’era qualcosa di buono (due anni dopo vincemmo gli Europei, e non dimentichiamo Messico 1970): c’erano Albertosi, Mazzola, Rivera (tanto per dire). Stavolta io non li vedo: chissà se Prandelli saprà imitare Valcareggi. Non mi dispiacerebbe vedere l’Italia vincere un Europeo, ma, in tutta sincerità, io vedo il calcio italiano praticamente defunto (avrei dovuto avere qualche sospetto pensando all’Inter, ma anche pensando al fatto che tutti i nostri convocati giocano in Italia, non sono stati “importati” da squadre estere).

In definitiva, però, peccato: avevo predetto una o due (storicamente) grandi squadre eliminate, e sicuramente ci siamo noi (aspettando le Furie rosse spagnole, ma non sono come noi). Forse avremmo avuto ancora qualcosa da dire, se avessimo avuto altri minuti oltre questi ultimi trenta. Ma non siamo andati a prenderceli.

Auguri a Prandelli, ne avrà bisogno.

(Adesso Hopp Suisse, poi si vedrà: i mondiali sono i mondiali a prescindere dagli azzurri.)

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