C’è da temere le ronde padane?

Poco fa, facendo un paio di commissioni, sono capitato davanti ad una sede della Lega Nord. Sulla vetrina, con vernice bianca non spray, c’era un simbolo che non sono riuscito a decifrare (un vandalismo, insomma). Poco sopra il simbolo un cartello scritto a mano, a penna, che con un incerto italiano diceva pressappoco: «Brutto vandalo, non farti acchiappare da noi padani perché se ti prendiamo ti consegniamo dopo 24 ore ai carabinieri».

Mi sono fatto due domande:

  1. Cosa gli faranno nelle 24 ore che decorreranno dall’arresto (illegale) alla consegna (a parte che cadere nel reato di sequestro di persona)?
  2. Se questi hanno già idee simili in testa, che accadrà quando le ronde padane (alias la Guardia Nazionale Padana al comando di Roberto Maroni) saranno legali?
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3 Comments

  1. Ancora e’ fresco nei Balcani il sangue di coloro che furono trucidati dai  secessionisti, i quali, tramite   le ronde, delimitarono e pattugliarono il territorio, intimidirono chi  secessionista non era e scrissero a pochi chilometri dal nostro confine, una delle pagine più animalesche e feroci della storia contemporanea europea.
    E’ scritto nei manuali dei secessionisti che l’ atto primario e fondamentale per preparare la secessione di un territorio è disporre sullo stesso di una propria capillare organizzazione che abbia potere di controllo e di intimidazione verso la cittadinanza senza che le Istituzioni si oppongano.
    I secessionisti del Nord Italia  hanno già pronte le proprie ronde e compiranno una determinante svolta nella strategia secessionista se passerà la legge che darà ai Sindaci dei Comuni da loro controllati il potere di organizzarle, di dar loro direttive e di retribuirle a spese della Comunità.
    Si ripete la stessa tragica sottovalutazione che fece proliferare le “camicie nere”, allorquando i socialisti, che stavano cacciando a pedate dalla città di Livorno le “camicie nere” furono richiamati dalla cecità politica di Bordiga ed invitati a ritirarsi ed a prendere legnate piuttosto che mettersi al livello dei picchiatori fascisti.
    E’ storicamente acclarato che i fascismi senza il supporto intimidatorio delle ronde partitiche non avrebbero avuto modo di affermarsi, come le secessioni balcaniche non sarebbero state possibili se si fosse impedito ai secessionisti di autoinvestirsi di potere poliziesco in violazione delle più fondamentali leggi democratiche dello stato di diritto.
    I difensori delle Istituzioni repubblicane sono a perfetta conoscenza che il Parlamento è pieno di secessionisti e che  del  Governo fanno parte personaggi che odiano e disprezzano l’ Italia Unita, promettendo da anni  ai propri iscritti  una loro nazione liberata e staccata dal resto dell’ Italia, irridendo l’ articolo 241 del codice penale che prevede 30 anni di galera per chi attenta all’ unità nazionale.
    Le ronde senza identità giuridica, al servizio dei Comuni ad orientamento anticostituzionale, porteranno ad abusi, persecuzioni e violenze senza che i cittadini possano difendersi.
    Francesco Miglino
    segretario del Partito Internettiano.

  2. Ancora e’ fresco nei Balcani il sangue di coloro che furono trucidati dai  secessionisti, i quali, tramite   le ronde, delimitarono e pattugliarono il territorio, intimidirono chi  secessionista non era e scrissero a pochi chilometri dal nostro confine, una delle pagine più animalesche e feroci della storia contemporanea europea.
    E’ scritto nei manuali dei secessionisti che l’ atto primario e fondamentale per preparare la secessione di un territorio è disporre sullo stesso di una propria capillare organizzazione che abbia potere di controllo e di intimidazione verso la cittadinanza senza che le Istituzioni si oppongano.
    I secessionisti del Nord Italia  hanno già pronte le proprie ronde e compiranno una determinante svolta nella strategia secessionista se passerà la legge che darà ai Sindaci dei Comuni da loro controllati il potere di organizzarle, di dar loro direttive e di retribuirle a spese della Comunità.
    Si ripete la stessa tragica sottovalutazione che fece proliferare le “camicie nere”, allorquando i socialisti, che stavano cacciando a pedate dalla città di Livorno le “camicie nere” furono richiamati dalla cecità politica di Bordiga ed invitati a ritirarsi ed a prendere legnate piuttosto che mettersi al livello dei picchiatori fascisti.
    E’ storicamente acclarato che i fascismi senza il supporto intimidatorio delle ronde partitiche non avrebbero avuto modo di affermarsi, come le secessioni balcaniche non sarebbero state possibili se si fosse impedito ai secessionisti di autoinvestirsi di potere poliziesco in violazione delle più fondamentali leggi democratiche dello stato di diritto.
    I difensori delle Istituzioni repubblicane sono a perfetta conoscenza che il Parlamento è pieno di secessionisti e che  del  Governo fanno parte personaggi che odiano e disprezzano l’ Italia Unita, promettendo da anni  ai propri iscritti  una loro nazione liberata e staccata dal resto dell’ Italia, irridendo l’ articolo 241 del codice penale che prevede 30 anni di galera per chi attenta all’ unità nazionale.
    Le ronde senza identità giuridica, al servizio dei Comuni ad orientamento anticostituzionale, porteranno ad abusi, persecuzioni e violenze senza che i cittadini possano difendersi.
    Francesco Miglino
    segretario del Partito Internettiano.

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