Micropale eoliche da installare sui tetti di piccole aziende agricole o case di campagna, con la promessa di diventare presto appetibili per le aree urbane. Tegole fotovoltaiche pronte per i tetti delle case o degli edifici di interesse storico: il silicio è integrato nella struttura già nella fase di realizzazione, risolvendo una volta per tutte l’impatto visivo della tecnologia che traduce l’energia del Sole in corrente elettrica.
Una decina di anni fa, alle scuole medie, ci chiesero di immaginare una “casa ecologica”. Micropale e tegole-pannelli solari sui tetto erano nel mio progetto: la professoressa di scienze disse che “era un po’ esagerato”.
Dopo il carbone e il petrolio, l’energia verde sarà il motore della terza rivoluzione industriale. Altro che piano casa.
Se l’articolo ti è piaciuto, puoi incoraggiarmi a scrivere ancora con una donazione, anche piccolissima. Grazie mille in ogni caso per essere arrivato fin quaggiù! Dona con Paypal oppure con Bitcoin (3HwQa8da3UAkidJJsLRfWNTDSncvMHbZt9).
Il problema rimangono i costi… speriamo in bene… ma non so quanto ci sia da essere fiduciosi…
Il problema rimangono i costi… speriamo in bene… ma non so quanto ci sia da essere fiduciosi…
@Massimiliano: Quanto costava un supercomputer che faceva le addizioni, negli anni Cinquanta? Abbi fede. 🙂
@Massimiliano: Quanto costava un supercomputer che faceva le addizioni, negli anni Cinquanta? Abbi fede. 🙂
Scusa, avevo dimenticato di seguire il discorso qui.
Io faccio fatica ad aver “fede”. Non riesco a paragonare il supercomputer con un pannello FV. Una certa economia di scala già c’è, le tecnologie con cui vengono prodotti non sono nuove: il modo con cui si ricavano i wafer di silicio, si drogano e si incidono è più o meno lo stesso che si segue da anni per i chip di vario genere…
Per il policristallino e per l’amorfo forse si può sperare, ma hanno efficienza più ridotta.
E il problema del global warming è un problema che va affrontato oggi, così come l’esaurimento del petrolio.
Scusa, avevo dimenticato di seguire il discorso qui.
Io faccio fatica ad aver “fede”. Non riesco a paragonare il supercomputer con un pannello FV. Una certa economia di scala già c’è, le tecnologie con cui vengono prodotti non sono nuove: il modo con cui si ricavano i wafer di silicio, si drogano e si incidono è più o meno lo stesso che si segue da anni per i chip di vario genere…
Per il policristallino e per l’amorfo forse si può sperare, ma hanno efficienza più ridotta.
E il problema del global warming è un problema che va affrontato oggi, così come l’esaurimento del petrolio.
@Massimiliano: La storia umana è tutta un superare problemi di varia natura: tu adesso parli di wafer di silicio, ma la soluzione potrebbe anche venire dallo sterco di vacca. Ci sono eserciti di studiosi che studiano con passione (e fede) che studiano questi problemi.
Finora la curva di Foster non ha sgarrato. 🙂
@Massimiliano: La storia umana è tutta un superare problemi di varia natura: tu adesso parli di wafer di silicio, ma la soluzione potrebbe anche venire dallo sterco di vacca. Ci sono eserciti di studiosi che studiano con passione (e fede) che studiano questi problemi.
Finora la curva di Foster non ha sgarrato. 🙂