Allora, noi abbiamo una legge che regola i referendum che già fa schifo di per sé (il quorum, per esempio…in Azerbaijan basta il 25%, ma è un altro discorso). Poi però mi escono dei ministri della Repubblica italiana, tipo Roberto Maroni, che non conosce le leggi.
Allora questo imbecille mordicaviglie, visto che si chiede di accorpare europee e referendum il 6 e 7 giugno per risparmiare 400 milioni, aveva avuto il lampo di genio: accorpiamo il referendum con il ballottaggio del 21 giugno, così risparmiamo 80 milioni di euro e troviamo il compromesso. (Aggiorno: l’idea originale era però di La Russa (tutti e due su trasmissioni La7, curioso).
Peccato che l’articolo 34 della legge 352/1970, che regola i referendum, ne impone lo svolgimento fra il 15 aprile e il 15 giugno.
O questo tizio non conosce le leggi, o pensa a una bella legge che modifichi la legge sui referendum.
Ci mancava solo la legge “ad referendum”…
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