Per fortuna McCain non è diventato presidente

Ieri parlavo di una proposta all’esame del Senato statunitense, che ho giudicato inutile e vecchia.

Il Senato sta continuando l’esame e la correzione dello Stimulus Bill: oggi il partito repubblicano ha tentato di votare un emendamento faraonico, volto a rendere permanenti enormi quantità di tagli alle tasse, varati da George W. Bush.

Se questo emendamento fosse passato, sarebbe andato a farsi benedire tutto il piano anticrisi USA. L’emendamento, detto in soldoni, era un tentativo di sabotaggio ai piani di Obama, che avrebbe dovuto fermare tutto l’intervento della macchina statale, lasciando che il mercato trovi da solo una soluzione e che il bilancio statale finisse divorato in un buco senza fondo.

Fra i votanti, noto che fra i YEA c’era anche il senatore dell’Arizona, già candidato per il GOP contro Obama, John McCain. Ammetto di aver sudato freddo, ripensando che questi ha rischiato di diventare Presidente.

L’emendamento DeMint è stato bocciato: solo i repubblicani hanno votato compatti (meno cinque) per il sì. Hanno tentato, insomma, di infierire sul cadavere dell’economia americana a scopi politici, ma per fortuna non ci sono riusciti.

La conclusione non può che essere ovvia:

Non c’è molto spazio per accordi bipartisan, quando l’87,8% dell’altro partito è totalmente irresponsabile.

Una conclusione che vale anche per l’Italia, e non solo per il pacchetto anticrisi nostrano. Non si possono fare accordi con gli irresponsabili. Tutto il contrario di quanto sta facendo il Partito Democratico italiano.

Via | Paul Krugman

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