Kakà rimane al Milan e Berlusconi ne dà l’annuncio. So che dirlo a cose fatte può sembrare scontato, però lo sapevo: Berlusconi quei soldi li avrebbe presi più che volentieri (visto che negli ultimi anni, a causa delle borse, ha perso un sacco di soldi), però i suoi consulenti gli avranno certamente fatto notare che vendere a un arabo per risanare il bilancio significa rimangiarsi quanto detto qualche tempo fa, che non bisogna vendere agli arabi, eccetera. Insomma, una grande figura di…che Berlusconi avrebbe fatto lo stesso, se solo Kakà non ci avesse ripensato. Berlusconi non diede ascolto ai suoi consulenti su Alitalia nel 2002, quando lo scongiuravano di vendere, figuriamoci se l’avesse fatto stavolta.
Quel che mi chiedo, piuttosto, è se valga ancora la legge farlocca che “regolamenta” in conflitto di interessi (la legge Frattini, mi pare si chiami). Ma credo che prima o poi il milanismo diventerà religione di Stato: i cardinali, tra l’altro, già sono vestiti di rosso e nero, no?
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