Mi sono arrivati in contemporanea due post, uno di Nicola Andrucci su Linea Gotica, il secondo di Paul the Wine Guy. Entrambi sul medesimo argomento: in che modo la stampa italica ci delizia di notizie, sia per oggi che per domani.
Andrucci si occupa delle importantissime notizie che campeggiano su alcune home page di “grandi webgiornali”. Ne elenco alcune:
- Il Cavaliere dedica alle donne “Femmena” sarà nel CD con Apicella (sezione politica di Adnkronos);
- Amici, il monologo della discordia (TgCom);
- Facebook, Silvio batte tutti ha 40mila sostenitori (Libero Feltri, ma non dicono che ci sono gruppi con oltre 80mila iscritti che lo odiano);
Prego notare: notizie inutili, indegne della prima pagina (ma TgCom deve pubblicizzare le trasmissioni Mediaset spacciandole per notizie, visto che l’etica non è più di moda) o addirittura presentate in modo distorto (che sulla rete non tutti sono rincoglioniti dalla tv).
Paul, invece, ci presenta la scaletta dei telegiornali di domani, che sembrerà stata scritta, a reti unificate, dal direttore di Schifo Aperto. Passi il discorso di Napolitano (è ancora presidente di questa Repubblica), ma il Papa e il direttore sono fenomeni di costume solo italiani; va bene i feriti e i morti di Capodanno (che tutto sommato a me quelli che si fanno male raccogliendo petardi a terra e giocando con bombe fuori norma, ben sapendo che è una follia, mi mettono allegria darwiniana), ma tutto il resto, insomma, è più o meno inutile. Chissà se ci infileranno anche qualche notizia da Gaza (non mi risulta che sia capodanno né per gli arabi né per gli israeliani in guerra) oppure sul fatto che domani potremmo non avere più gas (o meglio, dovremo usare le riserve). Che insomma, sarà pure capodanno, ma il mondo gira lo stesso (ma magari quelle notizie diffondono pessimismo, e Silvio avrà posto il veto alla loro diffusione, chissà).
E, sia chiaro, anche io preferivo il concerto di Capodanno di Vienna con Marcia di Radetsky annessa.