Niente leggi italiane per il Vaticano (a parte l’otto per mille e l’esenzione dall’ICI, ovviamente)

Leggo da la Repubblica che la monarchia assoluta del Vaticano, dopo ottant’anni, non recepirà automaticamente le leggi italiane (praticamente in Vaticano e Italia ci sono le stesse leggi). I motivi addotti sono tre:

  1. Troppe leggi (ma è così da ben più di ottant’anni);
  2. La mutevolezza della legislazione civile (ma forse il Vaticano preferirebbe avere una società civile cristallizzata al 1600, invece di una che si evolve);
  3. La possibilità che nell’ordinamento italiano vengano introdotti principi che non collimano con i principi cattolici (ma, come spiega l’articolo stesso, la «recezione automatica che si presumeva come regola, solo eccezionalmente rifiutata per motivi di radicale incompatibilità con leggi fondamentali dell’Ordinamento canonico» e casi simili: quindi nel [remotissimo] caso che l’Italia adotti qualche legge a favore degli omosessuali, o che regolamenti l’eutanasia, l’aborto e cose simili, il Vaticano già avrebbe potuto dire no).

Per questi motivi questa mossa di Benedetto XVI mi appare priva di senso. Anzi no. Una frase successiva afferma: «più di un motivo sembra giustificare quest’ulteriore cautela nella recezione della legislazione italiana, rispettata nella sua propria sovranità, ma chiamata nello stesso tempo a rispettare e a confrontarsi con quella vaticana».

Insomma, non solo regaliamo l’otto per mille al Vaticano (che ricordiamolo, è un paradiso fiscale) e non prendiamo la giusta ICI che le attività commerciali vaticane italiane ci dovrebbero (grazie Silvio per questa discriminazione contro gli italiani), ma le nostre leggi della Repubblica devono pure rispettare gli usi e costumi di una monarchia assoluta?

Il provvedimento preso da Benedetto XVI è inutile; l’Osservatore Romano lo riprende per far parlare di sé (la pubblicità non fai mai male); e ci ricorda che le leggi di uno Stato formalmente laico devono sostanzialmente adeguarsi ai principi di una religione.

Voi credete che lo Stato della Chiesa sia morto e sepolto. Vi sbagliate!

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4 Comments

  1. Città del Vaticano è uno stato indipendente: non si capisce dove sia il problema, possono regolarsi come vogliono.

  2. Città del Vaticano è uno stato indipendente: non si capisce dove sia il problema, possono regolarsi come vogliono.

  3. @VDT: Ciao e grazie per essere passato: il problema è che quando le leggi italiane fan comodo a loro, le rispettano fino al midollo; quando è il contrario (vedi il recente taglio agli istituti privati, prontamente ritirato), ecco gli strali della Chiesa. Loro possono tranquillamente scegliere di non volere le nostre, il problema è che siamo noi a non poter scegliere le nostre e ad avere le loro.

  4. @VDT: Ciao e grazie per essere passato: il problema è che quando le leggi italiane fan comodo a loro, le rispettano fino al midollo; quando è il contrario (vedi il recente taglio agli istituti privati, prontamente ritirato), ecco gli strali della Chiesa. Loro possono tranquillamente scegliere di non volere le nostre, il problema è che siamo noi a non poter scegliere le nostre e ad avere le loro.

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