Più leggo, più sono schifato: stamattina mi sono svegliato pensando al generale Roberto Speciale. Cercavo di ricordarmi che fine avesse fatto.
Speciale era il generale della Guardia di Finanza che usava i voli dell’arma per scopi non solo personali, ma anche assurdi: la Repubblica, nel maggio 2007, scoprì un video in cui si vedeva Speciale andare allegramente per le nevi di Bolzano con un aereo dello Stato. Fin qui, nulla di strano, è in buona compagnia, se pensiamo a Mastella, che andò al GP di Monza del 2007 con un aereo di Stato, solo a titolo di esempio (il lusso a carico dei contribuenti è pratica, per quanto ignobile, molto diffusa ai piani alti). Ma Speciale, in quell’occasione, superò tutti i record di indecenza: un volo è stato addirittura utilizzato per trasportare pesce fresco da Pratica di Mare a Bolzano. D’altronde, gustare del pesce fresco sulle montagne del Trentino non è cosa di tutti i giorni. Un lusso che, a quanto pare, il contribuente deve permettersi per soddisfare questa gente.
Io non mi sto inventando niente: ripeto quanto dice la Corte dei Conti, la quale ha accertato tutte queste cose (maggiori dettagli qui).
Se non che, Speciale è stato candidato alla Camera dei Deputati ed eletto per il PdL in Umbria. Non solo questo signore spreca i soldi dei contribuenti, ma adesso gli pagheremo anche uno stipendio, che magari userà (semmai dovesse venire condannato, cosa alquanto difficile) per pagare il risarcimento per i suoi sprechi. Insomma, siamo noi a pagare noi stessi.
Speciale, inoltre, è in buona compagnia: Totò Cuffaro, ex governatore della Sicilia e recentemente condannato a cinque anni per favoreggiamento alla mafia, condanna che ha festeggiato addirittura offrendo dei cannoli, è stato eletto senatore nelle fila dell’UDC (il partito dei cattolici di nome ma non di fatto come Casini, divorziato e risposato, o Mele, che, pur sposato, allegramente andava a prostitute con annesso coca party). Entrambi (e non solo) potranno utilizzare la sostanziale impunità parlamentare per evitare pericolose condanne, oltre che utilizzare il proprio potere derivante dall’incarico per lo stesso fine (magari cancellando per legge la mafia o dichiarando legale retroattivamente lo spreco di denaro pubblico, chissà…magari stabilendo per legge che ogni parlamentare ha diritto a un aereo privato o comunque al trasporto di pesce e cannoli direttamente dal mare o dalla pasticceria preferita).
E a proposito di aerei, non è mica finita qui: via Faccio Cose Vedo Gente, leggo un articolo molto interessante. Avete presente i trecento milioni che Prodi, per fare un favore alla cordata italiana di Berlusconi, ha prestato ad Alitalia per permetterle di sopravvivere? Bene, quei soldi sono stati presi dai fondi per la ricerca. Mi dispiace, amico mio che hai o che potresti avere qualche malattia di cui si cerca una cura (quindi anche io), il Paese non può fare a meno di una compagnia aerea che doveva fallire anni fa, soprattutto se da quella compagnia possono scaturire profitti per dei privati.
Talvolta io spero che tutte queste persone che hanno certe brillanti idee sull’utilizzo del denaro pubblico, si buschino una simpatica malattia mortale: «caro amico – spero che qualcuno gli risponda – eravamo vicini ad una cura, ma ci hanno tagliato i finanziamenti, i nostri cervelli sono stati costretti ad andarsene altrove, il progetto è stato venduto agli americani e la cura per la tua malattia si è allontanata. Buona morte, dunque». Purtroppo ho imparato che non esiste una giustizia terrena per questi abomini, e che troppo spesso cose del genere capitano solo ai comuni mortali.
Tutto questo è abominevole: l’Italia è uno dei Paesi che spende meno nella ricerca, ma gli italiani, paradossalmente, sono tra i migliori ricercatori del mondo. Sono però costretti ad andarsene all’estero, perché nel proprio Paese i soldi vengono sperperati per trasportare pesce, stipendiare spreconi e favoreggiatori della mafia condannati in primo grado, criminali vari e salvare compagnie aeree ormai fallite da anni per l’interesse di pochi privati e per qualche motivo di orgoglio nazionale. Ma che diamine? Io mi sentirei mille volte più orgoglioso se in Italia si scoprisse una cura per l’AIDS o per i tumori (cura che poi sarebbe commercializzabile con largo profitto economico per il Paese). E poi, questi cervelli vengono coltivati nelle nostre scuole, dunque con le nostre tasse, quindi noi sforniamo cervelli perché Stati esteri li possano sfruttare gratuitamente.
Ma in fondo meglio così, no? Tanto Berlusconi & company se ne vanno in America a farsi curare, magari proprio da un italiano (come nel caso del Silvio nazionale). E l’italiano comune? “Lassa che more”, lascia che muoia, come si dice dalle mie parti.
E a proposito delle mie parti, la Repubblica ha pubblicato un lunghissimo articolo, in cui si ricorda che De Gennaro, il superGianni supercommissario, ha avvisato che da come è messa la Campania, a luglio sarà di nuovo emergenza, con una lievissima differenza: con 30° di temperatura, assolutamente normali in estate, il pericolo di terribili patologie dovute ai cumuli di rifiuti lasciati in strada è dietro l’angolo. I soldi per risolvere l’emergenza ci sono, ma ostacoli in primo luogo politici, sempre secondo quanto dice l’articolo, fanno sì che tali soldi siano sprecati. Come se non bastasse il fatto che paghiamo la Germania perché con i nostri rifiuti vi tragga profitto. Sto seriamente pensando di non tornare in Campania in estate, ci manca solo che contragga il colera. E dire che io sono di quelle parti e lì ci sono parenti e vari amici: figuriamoci come reagiranno i turisti! «Grazie, ma preferiamo andare in Vietnam quest’anno, ci sono meno rischi per la salute»
Ma ditemi voi: sono io che sono diventato pazzo o sono tutte cose dell’altro mondo? E per quale maledettissimo motivo in tv cose del genere non le sento? Sarà mica che l’informazione è controllata per davvero?