Grazie a valepert, ho scoperto questo articolo della BBC riguardo Alitalia. Lo sintetizzo in poche frasi:
- Manager talmente intelligenti da creare regole assurde invece di occuparsi di strategia per mantenere Alitalia a galla (sono manager di nomina pubblica, al 90% idioti per definizione);
- Non c’è un colpevole della crisi Alitalia: negli ultimi dieci anni, nessun politico o dirigente ha fatto nulla;
- La politica ha deciso di non decidere (ma la politica non serviva a questo?);
- La finestra per privatizzare proficuamente Alitalia è stata superata ormai da tempo, e quello che si doveva fare anni fa non è stato fatto.
L’articolo poi prende beatamente in giro l’Italia.
Tutte cose che già sapevamo: ne avevo già scritto giorni fa.
Solo che oggi qualcuno (sempre lui, che volete farci) ha affermato che la sinistra non ha fatto nulla per risolvere questa crisi. Questo qualcuno continua a dimenticare che la finestra favorevole l’ha avuta lui, i suoi consulenti americani l’avevano subito ammonito di vendere Alitalia quando era premier. Ha avuto cinque anni, mentre il governo Prodi del 1996 aveva avviato una seppur timida privatizzazione. Ora Alitalia è carta straccia.
Non dimentichiamo poi che Berlusconi qualche settimana fa ci ha deliziato con la notizia della cordata italiana per salvare Alitalia, notizia che ha praticamente fatto saltare il titolo in Borsa (da notare che i francesi di AirFrance, oggi, si sono premurati di non diffondere il risultato del CdA su Alitalia per non turbare il titolo in Borsa). Cordata che ora sembra essere scomparsa.
Infatti Berlusconi preferisce paragonarsi un po’ al Papa e un po’ a Gesù Cristo (si veda la fonte in fondo al post). Torna ad affermare che il Partito Democratico è formato da comunisti (mentre l’evidenza dimostra che non è più neppure un partito di sinistra); afferma che non esiste il conflitto di interessi (noi gli crediamo, nevvero?); dice che le donne di destra sono più belle (oltre a ribadire di essere sessista e che Berlusconi le donne le vede solo in posizione orizzontale, la frase dimostra quanto quest’uomo cerca di somigliare a un pagliaccio); spara che vuole licenziare Soru (il governatore della Sardegna che voleva appioppare una tassa alla sua megavilla in Sardegna…siamo passati alle vendette personali, come se non bastasse l’uso che già ha fatto della politica…).
Ok, abbiamo assodato che, in generale, dice cazzate. Il programma è forse più serio?
Negli ultimi minuti ha affermato che ha in mente l’abolizione dell’Ici, la detassazione degli straordinari, il bonus bebè a 1500 euro, un nuovo piano per l’edilizia popolare. Belle proposte, ma, oltre al fatto che favorirà più chi ha grandi case (come Berlusconi, ad esempio) l’abolizione dell’ICI non comporterà granché per cittadini, anzi forse peggiorerebbe le loro condizioni di vita. Infatti i soldi che non entrerebbero più nelle casse dei Comuni dovranno essere presi altrove. Magari con nuove concessioni edilizie, per trasformare le città in giungle di cemento. Oppure con nuove tasse, oppure con la compressione della spesa (meno soldi alle scuole, ai servizi pubblici in generale); e quanto al bonus bebè, come si concilia con l’affermazione del pomeriggio di Berlusconi, che riteneva che la vittoria di Veltroni avrebbe aumentato la spesa pubblica? Il bonus bebé a 1500 euro non l’aumenterebbe? Ok, si è contraddetto o è stato frainteso, come al solito, aspettiamo le dichiarazioni di Sandro Bondi che correggeranno il tiro: arriveranno domani, visto che oggi Bondi era impegnato a dire che le schede elettorali, stampate come la legge voluta da Berlusconi prescrive, non sono buone. Un altro che si interessa dei problemi del Paese.
Vorrei un futuro in cui i giornali inglesi non ci prendono per il culo. Se continuiamo ad avere pagliacci sulla scena politica, anche una repubblica delle banane avrà più dignità di noi. L’Italia deve ripartire, e per farlo deve togliersi il macigno che da quindici anni ne frena lo sviluppo.
(fonte)
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