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Cavaliere, per piacere, si vergogni ancora

Mentre tutta Italia festeggiava l’arrivo dell’Expo 2015 a Milano, cercando di dimenticare la campagna elettorale, Alitalia, l’inflazione e la diossina, la solita voce stonata fuori dal coro continua a volere spaccare l’Italia (e non solo).

Silvio Berlusconi (sempre lui) ha affermato dopo la vittoria di Milano: «Non è merito del presidente del Consiglio»  e della sinistra in generale.

Romano Prodi (PD), Roberto Formigoni (PdL) e Letizia Moratti (PdL), pur da schieramenti diversi, festeggiavano assieme una vittoria per il Paese, una vittoria che avrebbe potuto unire l’Italia; ma non poteva mancare lui, il sabotatore d’Italia che vuole il male degli italiani, a guastare la festa. E a dividere gli italiani, perché gli fa comodo che noi ci sbraniamo fra noi, distraendoci dai veri problemi del Paese, di cui lui è una grossa fetta.

Sempre più Berlusconi mi appare come un bambino capriccioso e vanesio: Cavaliere, perché non l’ha detto PRIMA della vittoria che non sarebbe stato merito della sinistra? Non si preoccupi, rispondo io: perché in caso di sconfitta non avrebbe potuto dire che era colpa della sinistra. Lei cerca solo una scusa per attaccare i suoi avversari: tanto che le importa, a fare le spese della sua assente dialettica sono solo gli italiani, mica lei, che continuerà a cementificare la Costa Smeralda e a possedere (chissà perché) una delle poche (forse l’unica) aziende da anni in attivo in Italia (ci sarà forse un collegamento con la discesa in campo?).

Anche lei sa benissimo che questa è una vittoria del sistema Paese, non della sinistra o della destra, perché entrambi gli schieramenti hanno lavorato assieme per costruirla. Ma lei vuole demolirla, perché la concordia le impedirebbe di continuare a fare il male che ha fatto a questo Paese, perché con la concordia c’è progresso, e progresso significa demolire il castello di carte che lei ha costruito a furia di battute di dubbio gusto, menzogne, attacchi e legge ad personam. Lei vuole distruggere l’Italia, e lo ha dimostrato anche questa sera. E mi basta vedere certe performance (e certe facce di altri leader mondiali) per capire che lei è totalmente inadatto alla politica: perché la politica è nata per unire e migliorare, non per dividere e fare i propri interessi.

Cavaliere, per piacere, si vergogni.

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