Con la mozzarella non siamo alla frutta

Dopo i blocchi di Corea del Sud, Giappone e Russia, arrivano le prime conferme: nelle mozzarelle c’è una «limitata quantità di diossina».

Primi risultati della sostanziale anarchia che c’è stata in Italia (un po’ grazie alle mafie, un po’ grazie al malgoverno).

Per anni la camorra ha utilizzato (e continua a utilizzare) il territorio campano come discarica.

Per anni la politica campana ha lasciato che le ecomafie gestissero i rifiuti al posto loro.

Queste non sono che le prime avvisaglie. Ben altro ci aspetta, se non prendiamo le dovute contromisure.

La politica si disinteressa costantemente del lungo periodo, per un motivo semplicissimo: «Le generazioni future non votano», eppure prima o poi il lungo periodo diventerà presente.

Tutta una classe dirigente, di destra e di sinistra, a livello regionale e nazionale, non sono stati in grado di gestire la questione dei rifiuti per quasi vent’anni.

Una volta l’immobilismo italiano ha avuto un lato positivo: Bassolino, Prodi e Berlusconi, tutte queste persone hanno preso in mano la questione rifiuti, tutte queste persone non sono riuscite a risolverle e tutte queste persone cominciano a pagare i propri errori, almeno a livello morale.

La mozzarella non è che l’antipasto…

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