L’arte di acrosticare

Ho visto, qualche giorno fa in metro, il manifesto dell’UDC: Pierferdinando Casini aveva sulle spalle una bambina. A destra un acrostico, composto da tre parole le cui iniziali erano proprio UDC. Ho pensato che qualcuno si sarebbe divertito a modificarli, scrivendoci su a penna o con la bomboletta. Il gioco era troppo ovvio.

Non avevo pensato alla creatività di Paul The Wine Guy: ha creato un generatore di manifesti dell’UDC. Si inseriscono le tre parole con iniziali U-D-C ed ecco generato il tuo cartellone dell’Unione di Centro.

Si va da “Un Divorziato Cattolico” a “Ubbidisci! Dio Comanda!”, passando per la fatidica “Una Domanda: Cuffaro?“.

Da Spinoza si stanno scatenando nei commenti: dev’essere bello mettere in evidenza le contraddizioni di un partito che predica bene (Dio, casa e famiglia) e razzola schifosamente (squillo, cocaina, divorziati, mafiosi, conflitti d’interesse con Caltagirone e chi più ne ha più ne metta).

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