Mi è capitato di vedere oggi (non so su quale trasmissione di Rai Due) un dibattito sui costi della politica, che vedeva fra i protagonisti un certo Carlo Giovanardi (ben noto alle cronache per varie idiozie passate che non voglio neppure elencare). Questa faccia di ca**o, a chi diceva che i politici costano troppo, ha…
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[Pillole di storia italiana] Il primo governo di centrosinistra (e l’emergere dell’Italia eversiva)
Settimo appuntamento con le pillole. Le altre sei le trovate qui. Moro Presidente del Consiglio. Nel dicembre 1963 Aldo Moro forma il suo primo governo, che ricomprende, oltre alla Democrazia Cristiana (DC), il Partito Socialista Italiano (PSI), il Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI) e il Partito Repubblicano Italiano (PRI). La formazione del quadripartito non è…
[Pillole di storia italiana] Le riforme del primo centrosinistra: Moro tessitore d’Italia
Nel corso del quinto appuntamento con le pillole di storia italiana, fatta salva la trattazione del miracolo economico, siamo arrivati al gennaio 1962, quando Fanfani si apprestava a formare il suo quarto governo, con il sostegno del Partito Socialista Italiano, che si era quindi stabilmente inserito nell’area dei partiti di governo. Come al solito, se…
[Pillole di storia italiana] La svolta a sinistra e il miracolo economico
La scorsa settimana siamo fermati alla fine della seconda legislatura, quando le elezioni del 1958 replicarono quelle del 1953, ovvero non diedero al Paese una maggioranza stabile. Anche la terza legislatura si apre con il sistema alla travagliata ricerca di un nuovo equilibrio. L’instabilità della DC. A seguito delle elezioni del 1958, la Democrazia Cristiana,…
Berlusconi: “la TV mi prende in giro!” Peccato che i dati dell’autorità per le telecomunicazioni dimostrino il contrario…
Ieri il nostro amatissimo Silvio Berlusconi se n’è uscito fuori con un’altra delle sue bugie. Ha detto: Domenica ero a casa, ho trovato sei programmi [RAI] in cui mi prendevano in giro, oltraggiandomi. Intanto sarebbe interessante sapere quali fossero questi sei programmi: dato che YouTube ha buona memoria, e Berlusconi è un personaggio che non…
Levi annuncia di volere stralciare internet dalla sua riforma dell’editoria
Un veloce aggiornamento (che non c’ho tempo 🙂 ) sul progetto di legge Levi “ammazzablog“. Sul sito del Partito Democratico Ricky Levi interviene sulla questione che non ha mancato di scatenare polemiche: Levi afferma che «prima che il progetto di legge venga offerto alla discussione parlamentare in un testo definitivo, cancellerò dal testo il breve…
[Economics for dummies] Difesa del libero mercato: come funziona, perché talvolta non funziona e come farlo funzionare
I precedenti appuntamenti sull’economia in parole semplici li trovate qui. Durante il recente G20 (o G22) il presidente uscente George W. Bush ha difeso il meccanismo del libero mercato, ponendolo come base per la rinascita dell’economia a seguito della crisi economica. Qualcuno ha obiettato che è proprio il libero mercato la causa della crisi che…
L’ultima novità nella politica italiana
Vi ricordate Massimo D’Alema? Qualcuno lo chiama Baffetto o Baffo di Ferro. Bene, questo signore è stato presidente del Consiglio italiano (in due governi, i D’Alema I e II – sperando sia l’ultimo) dal 21 ottobre 1998 al 25 aprile 2000. Ebbene, Massimo D’Alema è stato l’ultimo presidente del Consiglio che sia stato una novità.…
Nonsense all’italiana: non funziona la sanità? Censuriamo i blog!
Oggi esaminiamo due casi che dimostrano quanto i politici non capiscano un cazzo. Abbiamo visto qualche giorno fa la riproposizione della famigerata legge Levi, la quale, per dirla in breve, prevede l’iscrizione obbligatoria ad un registro per la stragrande maggioranza dei blog e dei siti internet. Chi non si iscrive, rischierà di essere accusato di…
Cicchitto e i numeri, Veltroni e Obama: Mannheimer ha ragione, ci fanno schifo tutti
Il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto torna a lanciare la guerra dei numeri («erano solo 300mila»), […] e a ricordare la vittoria elettorale berlusconiana («nulla fa pensare che i rapporti di forza espressi dall’urna si siano modificati»). Ovvero abbiamo ancora almeno il 47% dei consensi. la percentuale di chi dichiara di valutare positivamente…