Il decreto interpretativo contrasta con la legge e la Costituzione

Con questo articolo vorrei dare il mio contributo per inquadrare il decreto interpretativo varato ieri notte dal governo all’interno della situazione giuridica italiana. I riferimenti principali sono la Costituzione e la legge 400/1988. La legge 400 del 23 agosto 1988 fu varata per riordinare le competenze del governo, in applicazione dell’articolo 95 ultimo comma della…

Perplessità

Premetto che non ho visto la trasmissione “In 1/2 ora”, quindi mi baso sulle ricostruzioni giornalistiche (La Repubblica, Corriere, Il Giornale). Ma alcune frasi di Angelino Alfano destano la mia perplessità. La prima è: [sul legittimo impedimento] una indagine giudiziaria e tutto quanto ne consegue non possono intaccare l’autonomia e la sovranità del Parlamento e…

Stop and go pure a sinistra: la comunicazione berlusconiana secondo D’Alema (repost)

Scusate il repost, ma per un problema tecnico l’articolo si fermava dopo due paragrafi. Le parole del lìder ombra del Partito Democratico, Minimo D’Alema, che spiega a noi comuni mortali la bellezza dell’inciucio (alias compromesso) e la successiva smentita del Baffetto nazionale, mettono in ombra una strategia comunicativa già nota, perché usata, con successo, nel…

Il problema del presidenzialismo all’italiana

Uno degli argomenti che dominano la scena politica (immeritatamente, a mio avviso, non è una questione prioritaria) è la riforma dell’ordinamento costituzionale che prevede il passaggio da una Repubblica parlamentare a una presidenziale. È un argomento complesso, che non può certo essere trattato in un post domenicale, ma voglio appuntare alcune cose a riguardo, a…

Benvenuto assolutismo, benvenuta impunità

La Giunta per le Autorizzazioni della Camera ha salvato dall’arresto Nicola Cosentino, casalese accusato da un manipolo di pentiti di essere il referente politico di clan camorristici (va poi detto che è sposato con la figlia di un boss). Cosentino, va ricordato, oltre ad essere deputato della Repubblica, è anche sottosegretario all’economia e presiede il…

Se condannato, non si dimette, dice: ha ragione, non serve

Giusto due parole per chiarire una cosa: se Silvio Berlusconi venisse condannato in qualche processo (cosa di cui non sono sicuro, se non per un processo per cui non è stato ancora richiesto il rinvio a giudizio), non avrebbe bisogno di dimettersi. Con ogni probabilità, infatti, scatterebbe per lui in modo automatico una pena accessoria…

Il lodo Alfano e l’assorbimento dei vizi

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il lodo Alfano. Fra i vari vaneggiamenti tirati fuori dal centrodestra per attaccare la Corte ce n’è uno relativo a una questione di diritto, tirato fuori dal cappello del ministro della Giustizia Angelino Alfano. Possiamo riassumerlo così: «la Corte Costituzionale ha ribaltato la propria decisione del 2004, perché noi…

Perché il lodo Alfano è incostituzionale. In pilloline.

Domani la Corte Costituzionale sarà chiamata a giudicare la legge Alfano (nota come lodo, ma che non ha proprio niente del lodo). È probabile che saranno presenti solo 14 giudici su 15, il che rende plausibile pensare a tre possibili esiti: approvazione, bocciatura e rinvio a data da destinarsi. In ogni caso, l’Espresso dovrebbe curare…